La panoramica di oggi sulle nuove birre italiane si apre con un gradito ritorno, quello del birrificio Crak (sito web). Il produttore veneto in passato ci ha abituato al lancio di novità assolute con frequenza costante, ma negli ultimi mesi questa tendenza si è decisamente affievolita, quantomeno se escludiamo le varianti di birre già presenti in gamma. Lo scorso 5 novembre, invece, è stata presentata l’inedita Pizzapils Margherita (5%), una Pilsner in chiave moderna luppolata a freddo con varietà Citra. Il nome è geniale e nel suo gusto nazionalpopolare ricorda un altro successo di Crak, sebbene la pizza non c’entri nulla in termini di ingredienti – cosa che potrebbe sembra assurda, ma neanche troppo. Invece il riferimento è alla bontà e all’immediatezza del nostro piatto nazionale, concetti che il birrificio ha voluto declinare in forma brassicola creando una Pils “croccante” e profumata, semplice e appagante allo stesso tempo. Inutile specificare che durante il party di presentazione la Pizzapils Margherita è stata proposta in abbinamento a quattro diverse pizze.
Un birrificio che continua nella sua febbrile attività è il torinese Edit, che di recente ha annunciato una novità assoluta e due “mezze novità ”. La new entry si chiama Dusk Daze (4,2%) e si ispira alla tipologie delle Dry Stout, presentando un profilo aromatico contraddistinto da note tostate, di caffè e cioccolato fondente. Nonostante il corpo esile colpisce per una discreta morbidezza al palato, che farebbe supporre l’impiego di avena; invece il grist è composto da solo malto d’orzo, mantenendo quindi una certa fedeltà con la tradizione irlandese. Per il Natale, invece, Edit ha pronta la Mare Christmas (8,6%), una Tripel brassata con l’idea di creare un “panettone liquido” grazie all’aggiunta di canditi e uvetta. È in pratica una rivisitazione de La Buona di due anni fa e come quella birra anche questa è realizzata per supportare la onlus digitale 1 Caffè. L’altra mezza novità è la versione autunnale della Glitch Slap (6,5%), prodotta con luppolo fresco e capace di aggiudicarsi un bronzo nel recente concorso a tema di Unionbirrai.
Occupiamoci finalmente di uno stile generosamente luppolato per introdurre l’ultima nata in casa Alder (sito web). Questa volta la fonte d’ispirazione per il birraio Marco Valeriani sono state le spiagge assolate della California, dove è possibile bere straordinarie Double IPA vista oceano. L’idea è stata di riproporre le stesse sensazioni in una birra: la Pismo Beach (8%) è realizzata proprio sul modello delle muscolari American IPA della West Coast, con una solida base fermentescibile ottenuta con soli malti tedeschi e una piccola percentuale di zucchero per alleggerire la bevuta. La luppolatura è un complesso mix di varietà americane: troviamo Amarillo, Centennial, Cascade e Simcoe, oltre a piccole quantità di Citra e Mosaic. Una birra importante ma facile da bere, con un profilo che richiama il pompelmo, i fiori e la resina di pino.
E oltre a uno stile luppolato non poteva mancare una collaborazione, dunque presentiamo la recente novità del romano Jungle Juice (sito web), realizzata in partnership con il palermitano Ballarak (sito web). La Senhor Porteiro (5,5%) è una Coffee Porter messa a punto grazie al supporto di Aliena Coffee Roasters, torrefazione capitolina che ha fornito il caffè brasiliano proveniente dalle piantagioni del SÃtio Senhor Niquinho. L’ingrediente speciale, usato a freddo in “dry beaning”, si lega alle note tostate dei malti Brown e Roasted, arricchendole con sfumature di fava tonka e mandorla. Il colore non è nero, bensì marrone scuro con riflessi rubino, mentre il mouthfeel avvolgente non entra in conflitto con la bevilibilità , che risulta facilissima in piena tradizione britannica. Se amate le birre prodotte con caffè di qualità tenetela sicuramente d’occhio.
Cambiamo totalmente genere per raccontare la birra che il birrificio varesino 50&50 (sito web) ha presentato circa due settimane fa. La novità è stata battezzata Jolene (6,5%) e appartiene alla categoria delle Farmhouse Ale: è una birra funky, contraddistinta da un carattere che potremmo definire “rustico”. Il lievito belga è inevitabilmente il protagonista della ricetta, con un contributo aromatico che al naso ricorda le spezie e la scorza di limone e in bocca vira più su frutta a pasta gialla. La birra è di colore leggermente ambrato e la base maltata serve a sostenere il lavoro del lievito, nonché a fornire supporto con un venatura che ricorda la crosta di pane. La Jolene risulta facilissima da bere, anche grazie a un finale secco che ripulisce il palato e invita subito a un altro sorso.
Concludiamo la carrellata odierna con due novità annunciate di recente dal birrificio toscano Chianti Brew Fighters (sito web). La prima si chiama La Giampiera (3,5%) ed è una leggerissima Berliner Weisse brassata con l’aggiunta di pere e zenzero. Chiara e leggermente velata anche per la presenza di frumento, La Giampiera è una birra in cui la spiccata acidità conferisce freschezza e contrasta le note dominanti degli ingredienti speciali. Secca e fragrante, è una birra che potremmo pensare adatta soprattutto alla stagione estiva, ma che si presta molto bene quando semplicemente si ha voglia di rinfrescarsi con un prodotto non banale. La seconda novità è invece L’Ubalda (6,3%), una West Coast IPA che il birrificio definisce “divertente e sensuale”. Il luppolo è naturalmente protagonista con intense note di resina, frutta tropicale e scorze di agrumi, mentre il corpo setoso precede una chiusura secca e amara che garantisce alti livelli di bevibilità .