Chi durante i propri viaggi birrari ha avuto la fortuna di visitare De Dolle, sarĂ rimasto affascinato da un luogo senza tempo, una sorta di Paese delle Meraviglie, nel quale è ovunque presente il marchio inconfondibile dei “birrai pazzi”. Il birrificio belga possiede un’atmosfera così unica che, una volta superata la soglia del pittoresco ingresso, la birra diventa l’ultimo dei problemi per un appassionato. Eppure lì, in quel paesetto quasi sperduto, è possibile bere alla spina alcuni tra i prodotti piĂ¹ buoni e originali di tutta la scena artigianale belga. Personalmente ho avuto la fortuna di trovare, tra le altre, una memorabile Lichtervelds, che mi è rimasta impressa per tutto il resto del viaggio in Belgio.
Chi si trova a Roma o nelle vicinanze ha ora la possibilitĂ di rivivere l’esperienza di una De Dolle alla spina grazie al Ma che siete venuti a fĂ , che proprio a cavallo con la Pasqua, ha compiuto una vera e propria impresa, attaccando alcuni fusti di Boskeun. La birra pasquale di De Dolle non necessita di presentazioni: è un prodotto fantastico, quasi mitologico, capace di ammaliare per l’ampio spettro di aromi, per un’esperienza gustativa complessa e appagante, il tutto condito da una superba ricerca di equilibrio, capace anche di nascondere l’alta gradazione alcolica.
Durante le feste ho avuto la fugace possibilitĂ di assaggiare finalmente una Boskeun alla spina e, neanche a dirlo, ne sono rimasto invaghito. Ogni anno è interessante confrontare questi prodotti con le precedenti versioni, cercando di riconoscerne le variazioni (non rare, visto la stagionalitĂ di produzione). Non avendone assaggiata la controparte in bottiglia, non so se sono caratteristiche tipiche della Boskeun alla spina, ma ho notato una amaro piĂ¹ deciso e un alcool celato con ancora maggiore abilitĂ . Si tratta davvero di una birra spettacolare, il miglior modo per brindare durante le festivitĂ pasquali.