Che Teo Musso, fondatore del birrificio Baladin, sia un individuo dalla creatività infinita è ormai assodato. Proprio questa caratteristica lo rende una personalità amata e odiata allo stesso tempo: tra gli appassionati c’è chi accoglie ogni sua novità a braccia aperte e chi al contrario bolla le sue iniziative come semplici operazioni commerciali. Ovviamente c’è anche chi cerca di analizzare ogni progetto in modo equilibrato e che valuta il suo operato generale rapportandolo alla qualità delle sue birre, senza condizionamenti esterni.
Che apparteniate a una categoria o a un’altra, sappiate che al Baladin hanno in programma grandi novità… e finalmente si torna a parlare di birra. Le ultime notizie del birrificio di Piozzo avevano infatti riguardato argomenti “collaterali”: il lancio di bibite analcoliche, l’apertura di un locale a New York, la presentazione del formato da 25cl, persino profumi e collaborazioni musicali. Sapere che si torna a parlare di novità più strettamente birrarie non può che far piacere, soprattutto se pensiamo che l’ultima birra ex novo risale a quasi un anno e mezzo fa – la Open, che peraltro non hai mai fatto breccia nel cuore degli appassionati.
Il primo aggiornamento importante proveniente da Piozzo è l’inagurazione di Cantina Baladin, con il quale il produttore piemontese si lancia nell’affollato segmento delle maturazioni in legno. E lo fa in grande: l’ex pollaio dei genitori, che fino a qualche tempo fa ospitava il vecchio impianto produttivo, è stato convertito in una grande barricaia. Il locale ospita la bellezza di 160 barrique e qualche tonneau concessi da alcune delle aziende vinicole più conosciute d’Italia, come Antinori, Borgogno, Caprai, Donna Fugata, Castellare, Monterossa e via dicendo. L’obiettivo è di utilizzarli per affinare due nuove birre firmate Baladin – che saranno disponibili solo verso autunno 2011 – entrambe “dedicate alle classiche anime del vino: i vini rossi e i vini bianchi”.
La Cantina Baladin sarà inaugurata sabato 1 maggio a Piozzo (CN) durante l’evento Open Day 2010. Trattasi di una giornata dedicata all’incontro tra operatori del settore birrario e aziende fornitrici di servizi e prodotti vari (imbottigliamento, etichettatura, produzione, ecc.). L’inaugurazione della cantina è prevista alle 17,00, mentre alle 19,00 ci si sposterà all’Open Baladin di Cinzano. Per ulteriori informazioni potete consultare il sito Beverfood.
Le altre novità riguardanti il birrificio di Teo Musso arrivano dal blog Birra Zen. Innanzitutto a Torino, presso l’Angolo dei Sapori (via della Rocca 1), bisogna segnalare la disponibilità di birra Baladin sfusa. Questa modalità di acquisto permette ovviamente di abbattere il costo per il consumatore finale, aspetto piuttosto interessanti visti i prezzi della birra artigianale italiana. Se volete saperne di più, rimanete sintonizzati con Birra Zen.
La seconda novità riguarda la nuova birra Nelson, prodotta – come facile immaginare – con il luppolo Nelson Sauvin. Le informazioni al riguardo sono ancora poche, di certo non si tratta di una novità assoluta, dato che la “moda” di impiegare questo particolare luppolo neozelandese ha già conquistato diversi birrifici italiani e stranieri (senza guardare all’estero, ricordo al volo Grooving Hop di Toccalmatto, La30 di Bauscia e la versione 2010 della Reale Anniversario).
Farinetti imperversa sempre di piu’ , ma era prevedibile….sono pero’ davvero curioso di assaggiare il prodotto finale!
iL FORMATO DA 25 PER ACCONTENTARE LE TASCHE ?
Penso che l’idea della birra sfusa sia davvero buona (anche se certo non l’ha inventata Baladin). La prima dopo tante discutibili… 😀
Il formato da 25 per variare l’offerta e non essere obbligati a struggersi di mettere in frigo una bottiglia che seriamente non si ha voiglia di finire !
A seconda del prezzo finale.
E la birra sfusa, detersivo sfuso, riso, legumi, cereali alla spina it’s the Auchan way !
Io supporto.
A parte ovvie perplessità riguardo la perdita di carbonazione derivente da inesperte mescite e quindi succesive sterili lamentele u_u
http://www.giann.net/wp-content/uploads/alimentari_alla_spina.jpg
Do it yourself is not a crime !
Attualmente la birra “sfusa” è molto in voga tra i produttori americani; non solo quelli piccoli ma anche medi.
Evitando gli eventuali imbottigliamento, trasporto e magazzino, si dovrebbe garantire un prodotto quasi ottimale. almeno in teoria. Senza tener conto dei costi d’acquisto minori.
A me sembra un’ottima idea. Certo, bisogna avere i produttori vicino.
@ Indastria: il produttore vicino c’è 😀 almeno per il mio negozio siamo in fase di studio del prodotto con Leo. Lo faremo qui o al nuovo negozio sulla Tuscolana, ora vediamo come procedono lecose vi terrò informati, sono 3 anni che se ne parla forse è il momento giusto!
@ Patrick: oramai non se inventa più niente nessuno ma c’è sempre il primo che la “ripete” e gli altri a valanga!
@ Mirko “Lo faremo qui o al nuovo negozio sulla Tuscolana” Quale ?
Ormai i produttori di vino abbandonano il Barrique, non è più di moda, invece i produttori di birra ci si buttano…
@ Lopenso: beh si sul vino se ne trovano parecchi, sulla birra ci lavoreremo sodo, secondo me i fustini da 5 litri per le feste sono perfetti 😀
@lorec: stiamo lavorando per voi! 😛 Era già in progetto siamo in fase di lavori per il posto. Poi vi dico, prima dell’estate dovremmo aprire con la stessa formula, cibo serio+ birre serie+ ipotizzo homebrewing (l’altro ragazzo lo vuole fare da 1 anno)+…non vi levo la sorpresa.
Ciaooo Mi.
@ Mirko
Tipo Domus Birrae diciamo?
Certo che con tutti questi incroci di nomi, soldi, persone non ci si capisce più una fava (visto che tra poco è il primo maggio).
@Superciccio: Tipo il bir&fud beershop (che già ho 🙂 e si chiamerà sempre bir&fud 😛 birre artigianali da tutto il mondo non solo italia.
Stamo a annà OT o a Fave & pecorino. A presto, Mi.
Ecco, il caso volle. Solo 18 ore dopo, in un alimentari di milano che comunque cura lo scaffale, cosa vedo ?
http://img442.imageshack.us/img442/5262/dsc00152ez.jpg
e sinceramente faccio di rimangiarmi il discorso sul variare l’offerta.. e pure le storie di ecosostenibilità.. il senso di 25 cl di Isaac.. per tre etti di vetro ? Bih. Bah.
@Mirko Grazie.
Grande Teo.
quando assisteremo a un closed 2010?
Perché no facciamo una bottiglia da 5cl per tutte le tasche?
Ci manca solo più lo Zucchero Baladin, la pasta Baladin e il dentifricio Baladin.
la pasta baladin esiste gia.
Si, ma la pasta è quella di Gragnano, per ora non ancora marchiata baladin. Se fa il dentifricio, gliene compro subito un bancale
già marchiata baladin dal 2007
Grazie dell’informazione, comunque aspetto il dentifircio
beh una cosa ovvia sarebbe il vino baladin (o esiste già?)
cavoli presso molti birrifici si possono già trovare birre sfuse a “portar via” non vedo perchè se lo fa Teo Musso c’è da fargli un articolo, io a Verona con il mio bel bottiglione da 2 litri, da 5 se faccio festa o da litro se me lo bevo da solo, me lo vado a ricaricare ogni qual volta ne ho voglia e da almeno 3 anni a questa parte, senza costi di etichette vetro o altro e bevo molto bene, sano, artigianale e senza spendere follie.
Va bene che c’è da ringraziarlo per moltissime cose riguardanti il mondo brassicolo ma mi sembra che si stia un pelo esagerando.
Per quanto riguarda la birrificazione in botti di rovere , castagno o altri legni nobili… è solamente un ritorno alle origini, prima dell’avvento dell’acciaio fermentazioni e stoccaggi avvenivano in legno ma come sempre se a farlo è il solito noto se ne parla 😉
E le bottiglie da 25cl? andrebbe bene se fosse vuoto a rendere, con il vuoto a perdere è solamente uno spreco del vetro, altroché impatto ambientale 0
Comunque tanto di cappello al cervello mai fermo
@ Paolo il dentifricio lo aspettano in molti, gusto xiauyu a 30 euri a tubetto 😉
giampa
@giampaolo
Se non te ne fossi accorto il riferimento alla birra Baladin sfusa è un accenno in un post che parla di tante altre cose. Non c’è alcun articolo dedicato…
ho visto Andrea, bellissimo articolo solo che come hai detto tu e riporto una citazione “lo rende una personalità amata e odiata allo stesso tempo: tra gli appassionati c’è chi accoglie ogni sua novità a braccia aperte e chi al contrario bolla le sue iniziative come semplici operazioni commerciali”
Come detto prima grande mente al lavoro, è stato grazie al personaggio che la birra italiana ha raggiunto i livelli qualitativi odierni ma dall’altra parte della medaglia oramai stanca sentire che ogni cosa che fa è una “vecchia novità” 😉
null’altro
Giampa
Ma infatti ho raccolto in un solo post 3 o 4 novità dal birrificio, mai avrei pensato di dedicare un intero articolo al formato 25cl, alla birra sfusa o ai rumors su una nuova birra con Nelson Sauvin. Stesso discorso in passato per le iniziative collaterali alla birra.
Ci si riempe sempre la bocca di di ecosostenbilità in maniera davvero ipocrita come spesso fa la politica: Farinetti pubblica pagine intere per Eataly di prodotti a km. 0 bla bla bla poi alla fine che fa: l’acqua Lurisia ( che è sua ) la manda in tutto il mondo, la birra Baladin ( sua pure questa ) la fa nel formato monodose da 25 cl pure senza etichetta nella versione Open per poter dire le solite menate sull’ambiente come potete vedere dal link http://2.bp.blogspot.com/_aKU236djwTM/S9AhOn3dHxI/AAAAAAAABMw/jim3wIW9rtY/s1600/24552_110294558996556_100000480368427_191135_5219194_n.jpg
L’importante è fare business, tanto noi allocchi siamo lì in adorazione..
@Extra
> Ecco, il caso volle. Solo 18 ore dopo, in un alimentari di milano che comunque cura
> lo scaffale, cosa vedo ?
> http://img442.imageshack.us/img442/5262/dsc00152ez.jpg
Dove le hai trovate a milano?
Ma la birra sfusa è sgasata?
Oppure viene spinata gasata come da una normale spina?
E i contenitori? Dovranno essere non troppo grossi e comunque capaci di tenere la pressione!
E la spinatura? CHISSA’ QUANTA SCHIUMA!
@ anon
qui > http://www.drogheriadeponti.it/