Apriamo la panoramica di oggi sulle nuove birre italiane con una collaborazione tutta siciliana tra due importanti esponenti della locale scena brassicola. Da una parte c’รจ il Mosaik, che da cinque anni- il quinto compleanno รจ stato festeggiato durante la recente Settimana della Birra Artigianale – porta avanti una grande attivitร di evangelizzazione birraria nella cittร di Catania; dall’altra il Birrificio Alveria (sito web) di Canicattini Bagni (SR), attivo dal 2015 e che rappresenta una delle migliori realtร della regione. Dal loro incontro รจ nata la Grasshopper (6%), una Strong Bitter snella caratterizzata da una buona secchezza e da una piacevole mineralitร . ร piuttosto aderente al modello di riferimento, con note biscottate e di caramello che lasciano spazio a sfumature fruttate, floreali ed erbacee dei luppoli Target e Challenger. Perfetta per il servizio a pompa, la Grasshopper รจ stata effettivamente realizzata a sei mani poichรฉ Dorothea e Fabio del Mosaik sono anche homebrewer.
Passando a tipologie meno classiche รจ impossibile non imbattersi in Hazy IPA all’italiana. La prima arriva nientemeno che dallo storico birrificio Almond ’22 (sito web), che sabato scorso ha ufficialmente rilasciato la sua nuovissima Hop Tnt (5,7%). ร definita una NEIPA/APA, presumibilmente per intendere che il concetto “New England” รจ sviluppato su una ricetta a metร strada tra un’American IPA e un’American Pale Ale. Vale la pena notare che a livello di grist non appaiono aggiunte spesso utilizzate per enfatizzare la torbidezza alla vista (frumento) o la morbidezza al palato (avena): gli ingredienti sono i quattro classici (a parte lo zucchero) ed รจ un aspetto difficilmente riscontrabile in altre New England IPA prodotte fuori dalla loro zona di origine. Insomma, questa Hop Tnt รจ piuttosto interessante, considerando anche che proviene da un produttore raramente attratto dalle mode del mercato.
La seconda NEIPA della rassegna di oggi nasce invece dalla collaborazione tra il laziale Eastside (sito web) e il lombardo War (sito web). Si chiama Zeta Reticoli (6%) come il sistema stellare binario localizzato a circa 39 anni luce dalla Terra, anche se ho il sospetto che sia una citazione musicale di uno dei pezzi piรน conosciuti del gruppo indipendente Meganoidi. Riferimenti a parte, siamo al cospetto di una New England IPA in cui protagonista รจ chiaramente il luppolo, usato nelle varietร Mosaic e Sabro (quest’ultimo molto in voga al momento). Aspettiamoci quindi una bomba di frutta tropicale e un corpo decisamente vellutato. In questo caso la ricetta prevede una percentuale di frumento non maltato a integrare il classico malto d’orzo.
La terza NEIPA di giornata arriva invece dal birrificio Kashmir, sebbene in questo caso sarebbe il caso di definirla una Double NEIPA. La Mainarde Double (8%) รจ infatti una sorta di upgrade della Mainarde: il tenore alcolico รจ visibilmente piรน alto, ma le caratteristiche della tipologia si ritrovano tutte. Interessante la luppolatura, che in bollitura prevede l’impiego di coni di Columbus e in dry hopping (doverosamente “double”) le varietร Citra e Mosaic (10 g/L). Il malto base รจ Maris Otter, ma รจ integrato con fiocchi d’avena, avena maltata e frumento maltato. Infine il lievito utilizzato รจ l’immancabile Vermont, che prende il nome proprio dalla regione in cui si รจ sviluppato questo stile.
La Mainarde Double non รจ perรฒ l’unica novitร a firma Kashmir, perchรฉ proprio nei prossimi giorni dovrebbe uscire l’inedita Black Monk (8%). In questo caso siamo al cospetto di una Baltic Porter fermentata a bassa (lievito California Lager) e dal profilo leggermente affumicato: la base fermentescibile prevede infatti una percentuale di malto Smoked, oltre a Pils, Monaco, Aromatic, Chocolate e fiocchi d’orzo. Il risultato รจ una birra complessa, cremosa e ben equilibrata, in cui le classiche tostature emergono con decisione ma senza apparire astringenti. Una valida alternativa per questo ultimo scampolo di inverno.
E concludiamo come avevamo iniziato, cioรจ con un’altra collaboration brew. La Pilx (6,4%) รจ stata presentata ufficialmente a metร febbraio ed รจ il frutto del lavoro in concerto tra il Birrificio Sant’Andrea (sito web) di Vercelli e Diciottozerouno (sito web) di Oleggio Castello (NO). La ricetta รจ quella di un’Imperial Pils, quindi una versione piรน decisa di una classica Pils sia in termini di contenuto alcolico che di gusto (una maggiore componente amara bilanciata da un profilo maltato piรน pieno). Di colore oro carico e sormontata da una schiuma marmorea, รจ una birra che si mantiene facile da bere e che gioca sull’equilibrio delle varie componenti, ma che si adatta anche a questo periodo dell’anno in cui il caldo รจ ancora lontano.