Negli ultimi anni la scena internazionale della birra artigianale si รจ spostata decisamente verso prodotti molto particolari, realizzati con aromatizzazioni inusuali o con ingredienti non ortodossi. Una conseguenza di questo fenomeno รจ la relativa normalitร con la quale oggi vengono accolti stili meno diffusi. Prendiamo le Gose, ad esempio: in passato una birra del genere sarebbe sembrata una stranezza nell’offerta di un birrificio italiano; ora invece appare una scelta molto piรน regolare, soprattutto se confrontata con le follie di certe ricette. Non sorprende perciรฒ che un birrificio lineare come Hammer abbia recentemente annunciato una Gose come novitร di fine estate: si chiama Hirsch (4,5%) ed รจ molto fedele al modello originale, prevedendo l’aggiunta di coriandolo, lattobacilli e, ovviamente, sale marino. ร disponibile proprio in questi giorni in tutta Italia.
ร invece nel segno dell’originalitร l’ultima nata in casa Baladin, che sarร presentata sabato 22 settembre nel corso del Salone del Gusto. Si tratta di una nuova incarnazione della Xyauyรน, la pluripremiata invenzione di Teo Musso caratterizzata per le sue evidenti ossidazioni, con cui il birrificio di Piozzo sposa la cultura alimentare giapponese. La Xyauyรน Kioke, infatti, prende il nome dalla classica botte in legno utilizzata dai tradizionali produttori di salsa di soia del paese del Sol Levante, in cui la birra riposa a lungo. Partner in questa interessante idea รจ Yasuo Yamamoto (Yamaroku Shoyu), che nel 2013 decise di apprendere l’arte della costruzione di queste splendide botti. Per un assaggio in anteprima e il racconto di tutto il progetto non basta che attendere ancora qualche giorno.
Restiamo nell’ambito delle soluzioni originali, ma per spostarci sull’aspetto puramente tecnologico del processo produttivo. Qualche giorno fa il birrificio umbro Flea ha annunciato la prima birra al mondo realizzata con aria, grazie a un sistema brevettato della startup Veragon di Perugia. Come spiegato da Claudia Ceci, il macchinario sfrutta un procedimento giร sperimentato in alcuni villaggi dell’Africa e dell’Asia, nonchรฉ sulle piattaforme petrolifere: estrae acqua dall’aria, la depura e la mineralizza, rendendola disponibile per la cotta. Il risultato รจ Sans Papiers (4,8%), una birra chiara ad alta fermentazione, realizzata con malto italiano e dal gusto secco ed equilibrato. Per saperne di piรน su questo interessante esperimento vi rimando al sito web della birra.
Costante delle panoramiche sulle nuove birre sono le collaborazioni, talvolta numerose come nel caso della Bi-common (5,5%). Alla sua creazione hanno partecipato quattro birrifici della provincia di Biella:ย Elvo di Graglia, Un Terzo di Pralungo, Jeb di Trivero e Beer In di Portula. Realizzata per la recente manifestazione Bolle di Malto, questa collaboration brew รจ ispirata alle California Common, antiche birre della West Coast americana (anche dette Steam Beer) caratterizzate per essere brassate con lieviti a bassa fermentazione usati con temperature da alta. La particolaritร a livello organolettico รจ una delicata nota affumicata che va ad arricchire il giร complesso bouquet aromatico.
E concludiamo con la Moscatella (6,5%) del Birrificio del Vulture, che la birraia Ersilia D’Amico ha pensato appositamente per l’estate. Si tratta di una Saison dai profumi insoliti, aromatizzata con salvia di Sclarea – anche detta salvia moscatella, da cui il nome della birra – fornita dal Podere Malvarosa di Melfi (PZ). La base fermentescibile si contraddistingue per una percentuale di malto di segale in aggiunta a quello d’orzo, mentre al gusto finisce secca ma con un amaro molto contenuto (25 IBU). Le caratteristiche lasciano immaginare una birra appagante ma anche molto rinfrescante, perfetta anche per questo scampolo finale d’estate.