Iniziamo la settimana con la solita carrelata di nuove birre straniere, che periodicamente affollano i siti di notizie birrarie. Partiamo allora dagli Stati Uniti, dove tanto per cambiare i birrifici più rinomati stentano a restare con le mani in mano. E’ il caso della Brooklyn Brewery di Garrett Oliver, che ha annunciato la futura produzione della Manhattan Project, considerabile come l’anello di congiunzione tra la birra e il cocktail. Alcuni anni fa, l’esperto Davide Wondrich rivelò a Garrett la classica versione del famoso cocktail Manhattan, che al posto del bourbon prevedeva whisky di segale, vermouth rosso e liquore. In poco tempo divenne il cocktail preferito dal birraio americano, al punto che oggi ha deciso di riproporlo sotto forma di birra.
La Manhattan Project sarà quindi una robusta birra di segale, realizzata con l’aggiunta in infusione di erbe e spezie varie (bucce d’agrumi, genziana, cannella, noce moscata, coriandolo, chiodi di garofano) e maturata in botti di whisky di segale. Per dare un tocco di stravaganza che assolutamente mancava, è prevista anche una piccola aggiunta di ciliege amare. Il risultato sarà una birra da aperitivo, ma che si abbinerà anche a piatti di selvaggina, in particolare anatra. Il tenore alcolico sarà rilevante: 7,5% alc.
La Left Hand ha invece pronte due nuove birre: Fade to Black e Warrior IPA. La prima è una Foreign/Export Stout da 8% gradi alcolici; la seconda, a discapito del nome, non è l’ennesimo esempio di produzione monoluppolo, visto che oltre al Warrior prevede il ricorso a Golding per il dry hopping.
Passiamo a un produttore americano molto abile che sta imparando a farsi conoscere anche in Italia: Hair of the Dog. Nelle scorse settimane il birrificio ha annunciato una nuova produzione, la Michael, che sarà una Flemish Ale creata in memoria di Michael Jackson. La birra in verità fu realizzata a gennaio 2007, ma è rimasta a riposare in botti di rovere e di sherry fino ad oggi.
Vista la stagione, non poteva mancare il lancio di una nuova birra di natale. Nella fattispecie si tratta della Frosted Frog Christmas Ale di Hoppin’ Frog, una produzione natalizia che, come da tradizione, è realizzata con l’impiego di spezie diverse: cannella, zenzero e noce moscato. Il tenore alcolico sarà immancabilmente elevato, pari a 8,6%.
Prima di spostarci in Europa, riporto la notizia che la New Belgium, il terzo birrificio artigianale degli Stati Uniti, ha stabilito i nuovi artwork per le etichette delle sue birre. Lo stile è piuttosto controtendenza: non sono presenti illustrazioni particolarmente d’effetto, piuttosto il nome del prodotto appare a grandi lettere ed è accompagnato da un semplice disegno abbozzato.
Per quanto riguarda il vecchio continente, cominciamo dalla Norvegia, dove il birrificio Nøgne Ø ha in serbo tre nuove birre per la sua serie Dark Horizon: la Dark Horizon 3rd Edition, con note di liquirizia più marcate; la Red Horizon, prodotta con lieviti di sake, molto fruttata e capace di toccare i 18% gradi; la Sweet Horizon, con un aroma piuttosto dolce e la bellezza di 14% gradi alc.
Simpatica infine la notizia riguardante la Biere de Rouche, la nuova birra ufficiale dello Standard Liegi, famosa squadra di calcio militante nel campionato belga. Prodotta dalla Brasserie du Val Dieu su commissione della stessa società sportiva, questo prodotto non è solo un’operazione commerciale, visto che siamo di fronte a un’alta fermentazione rifermentata in bottiglia. Se volete saperne di più, vi rimando al blog In.Birrerya dove trovate anche delle note degustative al riguardo.