L’avvicinarsi delle vacanze natalizie coincide con un incremento delle novità dei nostri birrifici, perché al solito trantran di birre inedite si aggiunge quello per le festività. E partiamo proprio da una kerst inedita, creata da Jungle Juice presso l’impianto de La Fucina, che già dal nome vuole essere un inno alla gioia in vista delle ricorrenze all’orizzonte. La birra si chiama infatti Natale di Merda (non sto scherzando) ed è una Belgian Imperial Stout da 9,6% alc. realizzata con aranciata e cedrata candite della Dolceria Donna Elvira di Modica. La base fermentabile è piuttosto varia (c’è anche avena), le varietà di luppolo impiegate sono tre (Warrior, Willamette e Strisselsplat) e il lievito usato è il Trappist. Si preannuncia una birra molto interessante e l’hashtag collegato #nataledimerda rischia di diventare trend topic in Italia 🙂 .
Nella giornata di ieri lo stesso impianto de La Fucina ha ospitato un’altra cotta inedita, creata proprio dal birrificio molisano in collaborazione con con David Twigg, birraio del polacco Browar Twigg. La birra è stata battezzata Happy Child Hoppy Mild e come si può intuire è una rivisitazione dello stile inglese delle Mild, con un uso più generoso di luppolo. La stessa ricetta sarà riprodotta all’inizio del 2016 presso il birrificio di Cracovia, quando Angelo Scacco sarà a sua volta ospite di David, completando così lo scambio culturale sull’asse Italia – Polonia 🙂 .
Appartengono alla famiglia delle collaborazione anche le tra novità a firma Lambrate. La prima si chiama Nero ed è una Chocolate Stout brassata insieme a Stephen Michel della Mahr’s Brau di Bamberga. La particolarità della Nero è di prevedere un’aromatizzazione con cacao e un affinamento con chips di rovere. Il risultato è una scura di stampo anglosassone piuttosto alcolica (7%) e con un carattere “cioccolatoso” piuttosto evidente. La Pussycat è invece una Golden Lager prodotta in collaborazione con il birrificio olandese Kompaan di Den Haag e speziata con l’aggiunta di nepeta cataria, meglio conosciuta come erba gatta. Occhio a non berla in prossimità di felini!
La terza novità di casa Lambrate si chiama invece Macchèkeller (5%) e appartiene allo stile tedesco delle Keller. Qui la collaborazione non è con un birraio, ma con Manuele Colonna del Ma che siete, uno dei più grandi conoscitori della Franconia birraria – regione in cui le Keller ancora sopravvivono nella loro incarnazione più autentica. La birra sarà disponibile il primo dicembre dalle 19 nei due locali milanesi di Lambrate e ovviamente presso il pub capitolino. Ulteriori informazioni sul sito del produttore meneghino.
Torniamo a parlare di birre natalizie con la I Hop(e) is Noel del birrificio lombardo Hibu, che dovrebbe essere una kerstbier di stampo abbastanza classico. Quindi alta fermentazione, evidente ispirazione belga, tenore alcolico elevato (9,6%), dolcezza evidente e finale secco, con un gusto assolutamente non stucchevole. I luppoli impiegati sono ben nove, appartenenti a varietà sia europee, sia provenienti dal resto del mondo. Il birrificio la propone in abbinamento al suo panettone, creato con arancio e cedro canditi, uvetta sultanina, miele e birra – ovviamente la stessa I Hop(e) is Noel.
I sardi di P3 Brewing hanno invece recentemente annunciato la loro 100 Nodi, che continua nella tradizione dei nomi di stampo marinaresco (ma qui il numero indica anche le unità d’amaro). Si tratta di una Double Ipa piuttosto alcolica (8%), ma che si dimostra facile da bere grazie a un’elevata attenuazione. I luppoli utilizzati sono ben sei (Magnum, El Dorado, Chinook, Simcoe, Mandarina Bavaria, Kazbek), mentre i malti sono “solo” tre (Pale, Cara Pils e Crystal). Non una kerst, ma sicuramente non mancherà di scaldarci nelle fredde giornate invernali.
E concludiamo la panoramica di oggi con la OTP (6%) del birrificio laziale Superbum, che viene definita curiosamente una Oatmeal Ipa, cioè un’India Pale Ale che presenta una percentuale di avena oltre al classico malto d’orzo (Pale, Pils e Vienna). I luppoli impiegati in bollitura rivelano l’anima “americana” di questa birra (Simcoe, Mosaic, Amarillo e Centennial), mentre non manca un dy hopping con varietà Centennial, Columbus e Amarillo.
Curiosi di assaggiare qualche novità in particolare?