Nell’ultimo mese i birrifici italiani hanno sfornato la consueta caterva di nuove birre, di cui oggi andremo a scoprire una parte. Partiamo allora da Turan, birrificio laziale in forte crescita, che recentemente ha lanciato la Revolution (5% alc.). Si tratta di una Golden Ale perfetta per l’estate, che gioca sull’eleganza e sull’equilibrio tra i toni di malto e di luppolo, senza rinunciare tuttavia a un carattere deciso e ben definito. Morbidezza, freschezza e gusto pieno sono le caratteristiche di questo ottimo prodotto, che ho avuto modo di assaggiare non molti giorni fa al Blind Pig di Roma. A proposito di Turan segnalo anche il restyling delle etichette, che finalmente assumono un’identità ben precisa e una maggiore riconoscibilità .
Si chiama invece Breaking Hops l’ultima nata in casa MC-77, giovane azienda che ultimamente ha compiuto dei veri passi da gigante a livello qualitativo. La nuova creazione appartiene allo stile delle Double IPA, quindi aspettatevi una birra forte (7,2%) e generosamente luppolata. Simpatica l’etichetta, che rivela l’omaggio alla serie tv di culto Breaking Bad… vi ricorda qualcosa? 🙂 Viene così presentata dai ragazzi dell’MC-77:
La nostra prima collaboration beer, prodotta insieme al Dott. White. Abbiamo messo a punto la formula di un nuovo acido (Alpha) potentissimo per risolvere ogni problema di regolazione di conti! Siete avvisati, fate i bravi o questa birra verrà usata contro di voi.
A proposito di birre muscolari, non si può non inserire in questa categoria l’Imperial Zest (8,5% alc.), lanciata nelle scorse settimane dal birrificio Extraomnes. Può essere considerata un’evoluzione della normale Zest, ottima Saison/Specialty Ale dal profilo aromatico tendente agli agrumi (scorza di limone in primis). Qui chiaramente troverete un corpo più strutturato, per una birra meno ovviamente meno scorrevole della sorella maggiore, ma ugualmente complessa e intrigante. A Roma e Milano è già disponibile da diversi giorni, ma ormai credo che abbia raggiunto anche altre città italiane.
Torniamo proprio nella Capitale per parlare della nuovissima La Rock, birra realizzata da Stazione Birra con il supporto di Radio Rock, ma che avrà vita propria come marchio a sé stante. Il nome e le aziende coinvolte fanno capire che è un prodotto rivolto agli amanti della musica, ma non solo. A livello produttivo può essere associata alla tipologie delle Strong Ale anglosassoni per il grado alcolico (7,5%), sebbene rispetto al modello di riferimento presenti una decisa aromatizzazione rhum e vaniglia. Al momento dovrebbe essere disponibile solo su Roma e dintorni, mentre se ne volete sapere di più vi rimando alla pagina web di La Rock.
Concludiamo con una carrellata delle novità pugliesi, per la quale, come sempre, devo ringraziare il puntualissimo Angelo di Berebirra. Partiamo dai I Peuceti, che a inizio aprile hanno lasciato la loro quarta birra. Si chiama Murgiana e si ispira alle Saison belghe, o quantomeno alle interpretazioni più alcoliche dello stile (in questo caso 7,2%). Realizzata con malto biologica, punta ovviamente alla freschezza e a profumi e gusti vivaci. Da segnalare anche la bella etichetta disegnata dall’artista Francesco Ferrulli.
Sono invece due le novità provenienti dal birrificio Birrapulia – il produttore più “tedesco” della regione – che prosegue nella scelta di indicare lo stile di appartenenza delle proprie birre attraverso il loro nome. La Vienna (6,3% alc.) si ispira quindi a questa rara tipologia a bassa fermentazione, inventata da Antoine Dreher e in passato assai diffusa in molte zone d’Europa. Oggi resiste nella sua Austria e – curiosamente – in alcuni luoghi del Messico, ma per fortuna diversi birrai amano ancora confrontarsi con questo stile. L’altra novità è la Pilsner, orientata più alla versione tedesca di queste birre che a quella originale boema.
Chi tra voi ha assaggiato qualcuna delle nuove birre qui presenti?
La RocK?
“LA ROCK ha il sapore dello stare insieme: il piacere della condivisione amplifica il gusto, sorso dopo sorso, nota dopo nota. Musica per il palato.
LA ROCK mette il piacere al primo posto, anche nel dovere.
Che si ascolti musica, che si sia da soli o in compagnia, nel lavoro o nel tempo libero, il suo gusto sprigiona benessere e libera la voglia di vivere.”
7.5°….
Fighissimo il cane di Extraomnes con corona. scettro e ammantato di ermellino 😉 !
Beh …noi abbiamo appena fatto la Ryevolution….. magari prima andare su Microbirrifici .Org o Rate beer …sarebbe cosa giusta…..chissà quanti doppioni con tutti sti Birrifici….
Assaggiata la Breaking Hops oltre che buona è una conferma a quanto scrive anche Andrea in merito ai passi da gigante a livello qualitativo, compiuti ultimamente da MC77.
😉
Ho avuto modo di assaggiare la Imperial Zest al May.B Rome. Extraomnes, inutile dirlo, è una sicurezza ed il grado alcolico (8,5%) non si nota affatto.
Imperial ZEST spina e7o bottled? A Milano dove? Necessariamente BQ?