Oggi riprenderò la vecchia usanza del post leggero del venerdì, che ultimamente avevo un po’ trascurato. Devo dire che concludere la settimana con alcune cavolate curiosità dal mondo della birra è piuttosto “salutare”, un aggettivo che in questo caso calza a pennello. Un servizio in grande ascesa in Europa è infatti rappresentato dai trattamenti spa (oggi va di moda questo termine, io rimango ancorato al vecchio “trattamento di bellezza”) a base della nostra bevanda preferita. La birra usata come ingrediente segreto di creme e unguenti? No, qualcosa di più radicale: un bel bagno di birra, nel senso letterale dell’espressione.
Come racconta l’amico Evan Rail in un vecchio articolo del New York Times, in Germania, Austria e Repubblica Ceca questo servizio è in forte ascesa. Diversi birrifici, oltre a vendere i propri prodotti, offrono la possibilità di sottoporsi a un trattamento a base di birra, spesso in vasche a forma di tini di fermentazione. C’è chi offre un boccale durante la seduta, chi propone week-end completi di “benessere-birra”, chi infila nell’intruglio malto e luppolo fresco. Insomma ce n’è per tutti i gusti.
Ovviamente è possibile diventare home-spa-brewers (scusate… 😉 ) e replicare l’esperienza a casa, comprando qualche decina di litri di birra per riempire la propria vasca da bagno. Potete provare l’effetto di diverse birre, miscelarle tra loro, aggiungere malto, pellets, lievito… l’importante è che dopo il bagno vi ricordiate di farvi una bella doccia 🙂 !
Poi concluso il trattamento, sarà il momento di prepararvi per uscire. Come non spruzzarvi allora qualche goccia di profumo alla birra? Eh sì, dopo i saponi si sono inventati anche questa. Jay Brooks tampo fa parlava di un prodotto creato da un’azienda americana con i grani di risulta della produzione brassicola. Il nome è EOS ed è realizzato dalla Sweet Anthem, esiste nella versione per donne e per uomini.
L’Italia, patria della moda, poteva restare in silenzio? Certamente no, così Teo Musso ha declinato l’idea in un profumo d’ambiente. Come si può dedurre da questo articolo di Dissapore, la fragranza Baladin riporta chiaramente il marchio del birrificio in provincia di Cuneo, è contenuto in una bottiglietta di forma squadrata e tozza. La birra c’entra qualcosa? Questo non l’ho capito…
Se l’argomento di questo post comincia a nausearvi e volete tornare alle rudi atmosfere degli amanti di birra, stasera provate a fare un salto a Serazzano (AL), dove la Locanda del Grue ospiterà la terza edizione delle Birre della Merla. I brutti ceffi presenti vi faranno sentire di nuovo a casa 🙂 .
Appena ho letto il titolo e poi visto le vasche, ho pensato subito a qualche nuova “esperienza Baladin”. Forse sarà il passo successivo? Dopo la fragranza per l’ambiente, anche qualcosa Baladin per la cura del corpo? Per l’appuntamento grezzo delle Birre della Merla: confermo che qui in Piemonte FA FREDDO!
In effetti a Casa Baladin ce lo vedrei bene un bel bagno di birra, sarebbe in linea col resto 🙂
Per la Merla sono cavoli vostri, io rimango qui a rosicare…
credo che la moda del bagno nella birra sia già arrivata anche in italia…
@velleitario
Ah… dove?
andrebbe fatta una ricerca su google…
merano?! e forse c’era anche qualcos’altro
Certe birre sono talmente gasate che sarebbe tipo fare l’idromassaggio
“E’ la stessa identica fragranza, stiamo parlando della stessa identica fragranza!”
all’ Hotel Feldmüllerhof di bolzano (zona)…..
cavoli però…20 minuti….30€!!!! sai quante e che birre che si bevono con quei soldi???? e ti passi in allegria ben più di 20 minuti….
Secondo me il Colonna avrà già sperimentato a casa con la vasca nuova!
Visto che bevendola a scatafascio gli ha provocato qualche problemino epidermico magari così gli passa!
Scherzo patron, a noi piaci così!