Come probabilmente saprete venerdì scatteranno gli Europei 2016 con l’incontro inaugurale tra Francia e Romania. Nei prossimi giorni l’attesa per la competizione calcistica crescerà a dismisura, rappresentando spesso l’occasione per ritrovarsi con gli amici davanti alla televisione per tifare insieme Italia. O anche per organizzare serate a tema. Personalmente ad esempio mi piace seguire le partite della nazionale organizzando una cena ispirata alla cultura culinaria degli avversari – è un’idea che vidi messa in pratica anni fa dal Panda e da altri fondatori di Antidoto. L’aspetto ancor più affascinante è che in occasione degli Europei la birra è spesso uno degli elementi centrali, rappresentando la bevanda principale di molte nazioni partecipanti. Se l’idea vi intriga e volete riproporla anche voi, ecco qualche dritta su cosa mettere in tavola, sia a livello culinario che birrario.
Partiamo dal girone eliminatorio, dove l’Italia incontrerà nell’ordine Belgio, Svezia e Irlanda. Direi che dal nostro punto di vista – che non è prioritariamente calcistico – ci è andata di lusso.
Belgio
Probabilmente è la migliore squadra che potessimo incontrare. A livello birrario ha bisogno di poche presentazioni, essendo uno dei paradisi mondiali della birra, ma la peculiarità più interessante è che possiamo trovare facilmente tanti ottimi prodotti senza dover necessariamente accendere un mutuo, soprattutto se la comitiva è ampia. Con prezzi ragionevoli possiamo accompagnare la partita con bottiglie di Saison Dupont e Rochefort (birre sempre straordinarie), oppure scendere ulteriormente di prezzo (ma anche di qualità) con Duvel o Chimay. Un’eventuale vittoria può essere festeggiata con una Gueuze, tanto per cambiare totalmente tipologia. Ma ovviamente di produzioni facilmente reperibili ce ne sono a bizzeffe e permettono di spaziare tra diversi stili (Blanche, Belgian Ale, Tripel, ecc.). Insomma, con molta semplicità è possibile mettere in tavola un’ottima rappresentanza dell’arte brassicola belga.
A livello culinario il Belgio è altrettanto affascinante. Considerando che bisogna cucinare per tante persone, conviene puntare su piatti “collettivi”, come una tradizionale Carbonade – certo, richiede diverse ore di cottura e non è il massimo della vita in un giorno lavorativo (lunedì 13 giugno). Il Waterzooi lo vedo molto più complicato, mentre un ottimo accompagnamento è rappresentato dalle pommes frites, le classiche patatine fritte. Con esse spesso si abbinano le cozze cucinate in vario modo, ma forse non è la soluzione migliore per una circostanza del genere. Secondo me con Carbonade e patatine fritte si va alla grande.
Svezia
Un po’ meno entusiasmante è il confronto con la Svezia, da entrambi i punti di vista. A livello di microbirrifici è una scena abbastanza interessante, sebbene percepita da noi in calo a causa dei limiti che caratterizzano tutti i movimenti scandinavi. Puntando sui pochi prodotti craft disponibili in Italia, uno dei freni maggiori all’acquisto è il prezzo, non certo paragonabile alle birre provenienti dal Belgio. La cucina svedese non si distingue – almeno per quanto ne so – per piatti celebri in tutto il mondo: in un’occasione come quella che stiamo prendendo in considerazione, forse potete cavarvela con una Janssons Frestelse.
Irlanda
Grazie alla sfida con l’Irlanda di mercoledì 22 giugno si ripropone un’altra ottima accoppiata tra cucina e birra locale, almeno a livello di “prestigio”. Vi sconsiglierei di proporre ai vostri commensali delle ostriche di Galway, a meno che non abbiate un conto in banca paragonabile a quello dei 22 in campo 🙂 . Più adatti e decisamente più a tema sono la Beef and Guinness Pie e lo Stufato alla Guinness, realizzati con manzo e con la tradizionale “scura” d’Irlanda. Ma di piatti ideali per una cena allargata ce ne sono tantissimi: Colcannon, Cheese Pudding, Irish Stew e altri ancora.
Decisamente meno varia la scelta a livello birrario, soprattutto per la reperibilità della birra artigianale irlandese alle nostre latitudini. In patria infatti esistono diversi microbirrifici (difficile credere il contrario) ma sono pochissimi i prodotti (in bottiglia) che arrivano con costanza da noi. Se proprio non volete cedere alla Guinness – che comunque secondo me rappresenta una scelta dignitosa e a prezzo contenuto – potete cercare qualche alternativa nel vostro beershop di fiducia, ma con poche possibilità di riuscita.
Ora vediamo altri accoppiamenti interessanti, che chiaramente potrebbero capitare solo se l’Italia – facciamo gli scongiuri – sarà in grado di superare il turno preliminare.
Inghilterra
Discorso molto simile all’Irlanda dal punto di vista culinario, ma decisamente più vario a livello birrario in termini di reperibilità. Anche qui potrete cimentarvi con una bella Beef pie, ma anche del Fish & chips rappresenta una valida portata. Come accompagnamento vi suggerisco delle baked potatoes, facili da preparare e molto gustose. Come accennato l’offerta birraria in bottiglia proveniente dall’Inghilterra è ampia e varia, così da permettervi sia di puntare sui microbirrifici della new wave, sia di risparmiare qualche euro acquistando produzioni più mainstream.
Germania
La Germania sarebbe una grande nazionale da incontrare nel nostro giochino, se non fosse che la varietà culinaria non è minimamente paragonabile a quella birraria. Difficilmente vi cimenterete nel preparare svariati stinchi di maiale, mentre è praticamente impossibile trovare in Italia i veri wurstel tedeschi. Unica alternativa percorribile sembra essere il Sauerbraten, uno stufato di manzo marinato spesso servito insieme a cavolo rosso e patate (lesse o in forma di gnocchi). Sul lato birrario invece potete davvero spaziare in lungo e in largo, con il vantaggio di andare incontro a quello che è probabilmente il migliore rapporto qualità/prezzo in bottiglia.
Spagna
Non è certo una sfida che scalda i cuori, almeno se non restiamo nel campo puramente calcistico. Nel caso di una sfida con le furie rosse, un’intramontabile Paella potrebbe rappresentare la soluzione culinaria migliore, accompagnandola magari con qualche Tapas (ma in questo caso vi servono tempo e dedizione). Il fronte brassicolo è molto meno avvincente, ma da qualche tempo anche in Italia si trovano i prodotti di alcuni birrifici locali. Il problema è essere sicuri di trovarli in giro…
Repubblica Ceca
Chiudiamo con un’altra patria brassicola d’Europa, sebbene non particolarmente intrigante ai nostri fini. La cucina tipica è un po’ ostica per una veloce preparazione casalinga, tanto che il piatto più accessibile è forse il Vepro knedlo zelo, arrosto di maiale con crauti e canederli. Il goulasch sarebbe la scelta più sensata, ma lo associo con maggiore facilità all’Ungheria (comunque presente agli Europei). Sul fronte birrario purtroppo da noi arriva ben poco e forse l’unica alternativa è virare sulla leggendaria Pilsner Urquell, che trovate anche al supermercato.
Insomma, i suggerimenti per partecipare a questo gioco non mancano di certo. Aggiungereste qualche altra nazionale? Oppure altri piatti o birre che non ho preso in considerazione?
Segnalo la Irish Stout di O’Hara’s come alternativa alla scontata Guinness.
Sì giusta osservazione Michele, meno reperibile ma di ben altro valore