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Birra del Borgo medaglia d'oro al Mondial de la Biere 2009

logo_mondial_de_la_biere_montreal_20091Nella settimana appena passata si è tenuta in Canada una delle manifestazioni birrarie più importanti del Nord America: il Mondial de la Biere. Da mercoledì 3 a domenica 7 giugno gli oltre 80.000 visitatori hanno potuto assaggiare più di 450 produzioni brassicole provenienti da tutto il mondo. Nonostante il periodo di crisi internazionale, il festival ha registrato un incremento del 15%, andando ben oltre le previsioni. In questo contesto, la birra artigianale italiana ha ricoperto il ruolo di grande protagonista.

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La notizia più importante è che la Reale Extra della Birra del Borgo ha vinto la medaglia d’oro nel contest abbinato all’evento, che ogni anno incorona i migliori prodotti della manifestazione. Quest’anno è stato assegnato un premio di platino alla migliore birra in assoluto e 10 medaglie d’oro ad altrettante produzioni di particolare rilievo. Come accennato, tra quest’ultime appare anche la Reale Extra. Si tratta di un risultato eccezionale, se si pensa che solo un’altra birra tra quelle premiate non è canadese (la Imperial Red della Rogue) e che quella di Leonardo Di Vincenzo è l’unica proveniente dall’Europa.

Che l’Italia sarebbe stata protagonista già lo si era appreso dalla lista delle birre presenti e dalla composizione della giuria. Nella prima infatti, oltre alle birre della Birra del Borgo, erano presenti anche quelle di Baladin, Karma, Torrechiara, Brùton, Ducato e L’Olmaia… insomma una squadra di tutto rispetto che ha rappresentato degnamente i nostri colori al Mondial de la Biere. La giuria – come già riportato Mondobirra – era invece guidata da Teo Musso di Baladin, che ha avuto quindi l’onore di condividere l’esperienza con giudici provenienti da tutto il mondo.

Per la cronaca la medaglia di platino è andata alla PIR del birrificio Le Saint-Bock di Montreal, mentre tra le medaglie d’oro si riconfermano la Brasserie Dieu du Ciel! e Le Trou du Diable (quest’ultima addirittura con due birre premiate). La lista completa è disponibile qui. Il successo della manifestazione ha convinto gli organizzatori a prevedere per il 2010 un giorno in più nel programma, mentre dal 16 al 18 ottobre dello stesso anno di terrà a Strasburgo la prima edizione europea del festival, che già promette di diventare uno degli appuntamenti più interessanti nell’agenda di tutti gli appassionati.

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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40 Commenti

  1. Ieri mia moglie ha vinto il 1° premio ad una gara di torte tra famiglie in occasione di una bella gita con figli organizzata dalla scuola. Peccato che la giurata a cui spettava il parere finale abbia indirizzato sulla nostra torta il premio più alto ( la ns torta era davvero buona ) piuttosto che su quella che effettivamente avrebbe meritato di vincere in quanto la signora in questione è la rappresentante della classe frequentata da nostra figlia.. Lei contenta e felice per il premio dato anche se non meritato ad una mamma della sua classe, noi vittime a disagio di una pazza malata di protagonismo intenta a far gioco di squadra non richiesto.. Meditate gente meditate !

    n.b. Leonardo fa davvero delle ottime birre, ma quando c’è il cuneese di mezzo…

  2. Beh, ma qui non ha proprio vinto il primo premio. E’ una delle 10 medaglie d’oro, dopo quella di platino. Dici che comunque …..

  3. Difficilmente ho conosciuto persone più appassionate di Leonardo nel suo settore.
    Lo ricordo appassionato homebrewer al concorso al Derry’s pub, molti anni fa ( 2003 o 2004 ?) Per organizzare questa cosa,a Roma, era passato attraverso il rifiuto del proprietario di Stazione Birra, che prima gli aveva promesso il locale per il concorso e poi glielo aveva negato all’ultimo momento perchè gelos del suo know how ( è acqua passata, oggi Fabio, attuale birraio e proprietario è un appassionato che condivide e scambia informazioni con tutti). A Roma è Leonardo che ha tracciato questa strada, prima di ogni altro.
    Chi sarebbe andato a Rieti, Borgorose per la precisione, perchè questi sono i soldi che hai, a sobbarcarsi 150-200 Km al giorno per un’impresa improbabile, perchè è facile vederla adesso, quasi rientrata nella normalità, ma qualche anno fa ? Quante volte era depresso e voleva vendere tutto?
    Tutte le birre create ? Qualcuno conosce il mazzo che si è fatto ? Quando è andato fuori strada distruggendo la macchina per la stanchezza ?
    E la nascita del bir&fud ? Quando mi parlava del progetto, mica era scontato il successo che ha avuto!!
    Avete mai provato ad assaggiare con lui ? La profonda conoscenza e cultura del settore che vi riesce a trasmettere è impressionante e non nasce dal nulla , ma da anni di viaggi, confronti e sacrifici.

    Trovo assurdo e frutto di un ambiente malato dove tutti vogliono giudicare senza fare un cazzo, e senza capire nulla, tutte le critiche che gli vengono mosse e non solo a lui.

    Ho espresso il mio parere sull’associazione ad AB ed io stesso non la condivido, e penso ci sia tutto il diritto di criticare quest’adesione, grave a mio avviso, ma bisogna rimanere in termini civili, e non dire bestialità senza conoscere nulla come sta accdendo.
    Trasportato al Nord lo stesso discorso vale per Teo.

    Chiedo ad Andrea di moderare come ha sempre fatto

  4. Beh nessuna intenzione di sminuire il grande lavoro di Leonardo, semplicemente esistono al mondo persone che pur essendo state davvero grandi per limmenso contributo dato in passato possono avere esaurito per motivi diversi l’entusiasmo e lo spirito iniziale che li muoveva e le faceva rendere uniche. Queste persone vanno lasciate andare per la loro strada senza rimpianti e senza voltarsi mai indietro, questo è quanto mi sentirei di dire a chi come Leonardo credo abbia ancora tanta passione ed energie da spendere per la birra artigianale italiana. O forse mi sbaglio ?

  5. Ok tedesco questa è una tua opinione espressa con toni e termini corretti, e se ne può parlare… il tuo primo commento (che forse per un mio errore è ancora là) è molto diverso

  6. Scusatemi se ultimamente mi intrometto troppo, ma inizio ada evere il dubbio di essere deficiente, viste le scelte che ho fatto…Invito sempre ad attendere e criticare le cose a giochi fatti, soprattutto la collaborazione tra Teo e Leo che sto vivendo di persona. Ho scelto Teo personalmente per proporgli un nostro progetto, l’ho scelto perchè l’ho sempre stimato, non solo dal punto di vista di “bottegaio”, ma anche da appassionato…Ruolo quest’ultimo che spero non mi tolga nessuno.
    Potrò sbagliare, ma se così non fosse il progetto (che non mi sembra assolutamente dittatoriale da parte sua, anzi…) darà vita a un locale interessantissimo, almeno per Roma. Cioè…Me la vivo ogni giorno con gente che chiede l’impossibile al locale, sto vivendo un’esperienza ottima sul livello UMANO con Teo, dispiace sentire tanti preconcetti, soprattutto quando si parla dell’attuale nulla. Così facendo si tirano fuori solo invidie e rancori e niente diventa costruttivo, aricioè…Sembra solo di sentire colleghi invidiosi perchè non hanno avuto le idee di Teo, perchè non prendiamoci per i fondelli: chi di voi non avrebbe fatto le scelte di Teo avendone la possibilità (parlo di accrescimento di azienda). Io di invidie ne sento da ogni dove e ne sono avvezzo nel mio mondo, la produzione artigianale non ne è esente, ed è un grosso fattore di mancanza di crescita, in Italia soprattutto.

    Per arrivare dove sono (e ne sono contento), spesso e volentieri me so turato er naso, ma sono rimasto sempre io. A Leo, se questa è la paura, accadrà lo stesso, al massimo venderà più birra e ci sarà più gente che berrà artigianale, alla faccia di chi la birra non la sa fare. Nessuno è un angelo e siamo tutti bravi a tirare pietre a qualcuno che riesce a fare ciò che noi non sappiamo fare.

    Una birra artigianale italiana ha vinto la medaglia d’oro…Ammazza come siete contenti, eh? Che bel “movimento”!!!

  7. FA ONORE LEGGERE CHE LA BIRRA ITALIANA ABBIA AVUTO UN BEL RICONISCIMENTO! NON RIESCO A CAPIRE TUTTI STI COMMENTI…IL CUNEESE DI MEZZO ECC…PROPIO NON CAPISCO ! MI SEMBRA CHE SE VINCEVA UN ALTRA NAZIONE SI ERA PIU’ CONTENTI! BHO??? COMUNQUE IO SONO ONORATO IN QUANTO BEVO BIRRA SOLO ITALIANA X MIE RAGIONI! E DICO W TEO MUSSO!!!!! E TUTTI I BIRRAI ITALIANI!!!

  8. Lallo, premi quel tasto che c’è a sinistra della “A”, sì, quello lì con disegnato un lucchetto…

    Complimenti a Leonardo (la Reale Extra la conosciamo, E’ BUONA), comunque mi chiedo: ma Teo faceva parte della giuria (con diritto di voto presumo) pur avendo delle sue birre in concorso? Non come attacco personale a lui, semmai come dubbio nei confronti dell’orgnanizzazione del festival…

  9. Magari può interessare sapere che nel 2007, a Montreal per Flaveurs Bieres et Caprices (stessa organizzazione del Mondial de la Biere) la ReaAle di Leonardo aveva vinto il titolo di miglior birra italiana della rassegna (ovviamente non era l’unica italiana presente). Evidentemente a Montreal le sue birre piacciono!
    A proposito, in quell’occasione Teo Musso non era presidente di giuria. Non era nemmeno su suolo canadese.

  10. IMHO nello stesso modo in cui si può dubitare della attendibilità di un riconoscimento ad una birra italiana data la composizione della giuria ( comunque era un Teo Musso su… quanti giurati ? )… allora si può dubitare anche di 9 birre premiate su 11 ( canadesi, in un concorso “mondiale” tenuto in Canada ).

    Tra tutte le birre di qualità in commercio nel mondo.. nelle prime 11 ci sono 9 canadesi ? Mi sembra chiaro che la coincidenza dimostra un po’ di patriottismo da parte della manifestazione, ma va bene. Non ci fidiamo del valore del premio alla Reale Extra ? Sarà stato parte dello “spettacolo”, forse. Comunque ha fatto pubblicità a Birra del Borgo e anche alla realtà artigianale italiana ( unica europea ). Potrei sbagliarmi, sicuramente, ma credo nel complesso avere una birra italiana in una lista di “top 10” sia positivo.

  11. Teo non è stato certo l’unico birraio presente in una giuria di un concorso internazionale, accade spesso e volentieri, Agostino Arioli e Garrett Oliver sono i primi esempi che mi vengono in mente, ed avere giurati italiani è altro onore e crescita per tutti.

    Non credo ci sia da dubitare sulla valenza di questo premio anche come contesto di prestigio per l’intero movimento. In questo momento ho la consueta manciata di appassionati esteri che si divorano la suddetta Extra, la Urtiga e la Tipopils, a nessuno di loro salta in testa di provare Oerbier o Lou Pepe alla spina, perchè ora le birre italiane sono la “sensazione” del momento..Pensa che risate si farebbero a sentire di certi starnazzamenti da cortile di casa.

  12. Appena letto il titolo e notato il numero di commenti, mi aspettavo di trovare una sfilza di complimenti per il birraio e per le sue creature, che ho avuto la possibilità di provare solo in bottiglia e mai direttamente a borgorose, mi meraviglia davvero questo complottismo, e pensare che qualche tempo fa ero stato accusato io di accessive pippe mentali…
    Complimenti a Leonardo per il successo ottenuto, soprattutto dopo i sacrifici sopportati, testimoniati da Paolo, e anche il birrificio Karma, uno dei preferiti tra le mie nuove scoperte!

  13. Grandissimo Leonardo!!!
    Mi ricordo ancora il fusto di EXTRA che ci siamo scolati a Lurago a Gennaio!! Buonobuonobuono!!!! C’ho in effetti un pò di astinenza da ReAle…
    Ancora complimenti!!!
    A.

  14. io non la farei tanto lunga… chiaramente un concorso dove 9 su 11 birre migliori del mondo sono canadesi non può avere una valenza episcopale. ciò va detto per serietà. la prima domanda che mi sorge è: qual’era l’elenco delle birre partecipanti? ovvio che dal valore dei partecipanti deriva il valore dei premi. secondo: secondo quali criteri si è valutato? stile? macrocategoria? (mi risulta non per stile, come si desumerebbe dai risultati)

    senza queste informazioni mi pare inutile spennarsi, sono parole al vento. magari la Reale Extra ha fatto le scarpe alla Pliny, che ne sappiamo?

    resta il fatto che, al di là del valore buono o stellare del concorso (di sicuro non è una pagliacciata, chiariamo), al di là pure delle varie polemiche sull’adesione ad AB, credo che Leonardo meriti i complimenti di tutti per il lavoro svolto ed il risultato raggiunto. io non sono entusiasta dell’adesione ad AB, ma non vedo che c’entri con l’oggetto del post, tantomeno credo che Teo Musso abbia l’aurità per influenzare una autorevole giuria internazionale. quoto quindi l’ultimo intervento del Colonna, precisando che se fossi lì con i sedicenti appassionati esteri divorerei tutte e 5 le spine perché l’orgoglio nazionale non deve sconfinare nel campanilismo…

  15. Visto che non lo fa nessuno, complimenti a Leonardo e a Teo, senza di loro la birra artigianale Italiana sarebbe stata un’altra cosa, senza di loro la birra artigianale Italiana nel mondo non la conoscerebbe nessuno.
    Lo so non sono perfetti, hanno fatto delle scelte che a noi non piacciono molto, ma comunque hanno fatto la storia della birra artigianale Italiana.

  16. @Turco
    mi ricordo una volta di Kuaska che parlava di questo concorso sottolineandone le peculiarità rispetto ad altri, principalmente quella per cui la valutazione non veniva effettuata rigidamente per stile (come ad es. nella World Beer Cup). penso anche io le birre in concorso fossero tutte quelle presenti, il nocciolo sarebbe sapere quali…

  17. Sì ma da che mondo è mondo un concorso strizza l’occhio alle birre di casa, basti pensare proprio al World Beer Cup da te citato o anche lo stesso European Beer Star (in cui si affermò la Verdi del Ducato). Certo qui la percentuale di birre canadesi è impressionante, ma a ben vedere non c’è niente di particolarmente strano

  18. Beh, io sono semplicemente orgoglioso se un birraio italiano riceve riconoscimenti all’estero.
    Penso che tutti coloro che hanno a cuore la birra artigianale italiana abbiano da rallegrarsene.
    Complimenti a Leonardo e alla Reale Extra!

  19. @Turco
    se un concorso è serio, viene fatto alla cieca. e se è alla cieca, non strizza l’occhio a nessuno! che assist che mi hai fatto… 🙂 se hanno vinto così tante birre canadesi vuol dire che sono dei buoni prodotti e che probabilmente c’era una preponderanza di tale nazione

    questo, come già detto, nulla toglie al valore del riconoscimento ricevuto da Leonardo. ma per onestà intellettuale va però sottolineato che ogni concorso va inquadrato nel proprio contesto

  20. In concorso credo ci siano state 100 – 130 birre, per la maggior parte del Quebec con un livello medio di qualità direi alto. Non è stato un concorso a stili, ogni birra veniva giudicata senza conoscerne lo stile e non confrontata con altre. Personalmente sono contento che abbia vinto una birra italiana perchè porta lustro a tutto il nostro movimento nazionale, quando ho portato a casa la medaglia all’Eropean Beer Star ho detto lo stesso.
    La Re Ale Extra se l’è meritata proprio, era davvero buonissima! Complimenti a tutto lo staff della Birra del Borgo.

  21. @SR
    Sì ma con questo discorso anche gli altri che ho citato non sono seri… comunque vabbè discorso senza fine, l’importante è che l’Italia birraria si sia fregiata di un bel riconoscimento!

  22. @Turco
    mi sa che non ci siamo capiti… sono tutti concorsi seri: WBC, MDB, EBS, GBBF, GABF e anche BDA… concorsi fatti con tutti i crismi, con giurie autorevoli, con metodologie diverse e (presumo, non mi sono documentato su tutti) alla cieca. concorsi diversi l’uno dall’altro appunto. per metodo e partecipanti. a me in genere piacciono i concorsi. se non conosco i prodotti mi servono per scoprirne di nuovi (tipicamente ai festival), se li conosco mi servono per avere conferme o smentite, o anche solo come curiosità. per chi partecipa è sicuramente uno strumento di marketing, ma non da meno una soddisfazione, un riconoscimento del proprio lavoro ed un nuovo stimolo. non è un caso ovviamente che Giovanni e Leonardo abbiamo conquistato questi premi, di sicuro non sono che i primi di una serie

  23. Be intanto complimenti a Leonardo, non c’era certo bisogno di un concorso per sapere se la sua birra era buona o no!.
    Ma anche di Leonardo mi è capitato di acquistare qualche bottiglia marcia , capita.
    Quindi Capisco cosa dice Tedesco, e condivido il suo pensiero, in più aggiungo, ragazzi qui c’e’ il rischio di avere piu concorsi di birre se si continua così ,che senso ha?.
    È autorevole una giuria che premia come migliori birre al mondo 9 birre canadesi su 11?, è fuordidubbio che la risposta è NO!.
    Quindi a prescindere dalla qualità della birra di Leonardo, e a prescindere dall’orgoglio nazionale è ovvio che questi concorsi prendono il tempo che trovano e se usati male non fanno altro che disinformare le persone.
    Per fare un esempio.
    Nel mio settore io ho preso un premio mondiale come miglior prodotto di categoria in un concorso mondiale, di cui se ne fanno 1 in tutto il mondo e impattano zero sul prezzo di listino del prodotto, anche dopo una vittoria.
    Nel vino invece avere un premio di prestigio impatta moltissimo sul prezzo del prodotto, se Tedesco è preoccupato perché con l’arrivo di queste medaglie le ns. birre costeranno ancora di più, e verranno considerate prodotti extra lusso, ha assolutamente ragione!.

  24. Complimentissimi a Leonardo.
    La sua Reale Extra è una delle migliori birre italiane in assoluto ed oltretutto per le sue caratteristiche credo che sia la numero uno in Italia come “Animale da Concorso”.

    Per alimentare una polemica che mi sta a cuore….;-)) un’altra medaglia da appuntarsi “a gratis” sul bavero… da ASSOBIRRA:

  25. Vedo che comunque non esce il brewer a prendere le distanze da certe scelte. Ha ragione qualcuno nel blog a dire che alla fine al timido birraio fanno comunque comodo il risuonare dei tamburi altrui, in qualche modo ( e sinora è sempre stato così ) qualcosa a casa ha sempre portato. Esistono ormai + di 200 attività intente nella produzione di birra in Italia ma a parte quei 5/6 soliti tutti gli altri ancora non hanno ben capito cosa debbono fare quali strategie mettere in campo e soprattutto se hanno chiaro il fatto che sarà molto difficile così come si propongono sopravvivere al mercato. Sono come il consumatore citato dal Sig. Colonna a cui puoi raccontare quasi tutto, i grandi pionieri in quanto tali possono inventarsi qualsiasi cosa, fare qualsiasi scelta, loro lì zitti un pò non sanno un pò non gli conviene farsi sentire. Penserete mica che i 9 birrifici in Assobirra si stiano sacrificando per portare benefici a tutta la categoria dell’artigianale ? Non credo proprio. Sarebbe anche stata possibile una fusione, si poteva immaginare un’ingresso trionfale in Assobirra qualora ci fosse stata un’unica forte e grande associazione di tutti i birrifici forte dell’esperienza di anni di anni di lavoro e di progetti comuni. E’ stata un’illusione, probabilmente qualche anno fa le intenzioni erano oneste e pure per davvero, ormai però il gioco si sta facendo duro e più grande di loro, i progetti che hanno messo campo sono molto ambiziosi più di quanto possiamo immaginare, i danari non mancano e le operazioni sono solo agli inizi

  26. I complimenti per la Reale Extra vanno a Leonardo, indipendentemente dal premio, come dice Pistillone.

    La mia opinione è che chi si occupa di “gusto” (sia un profumiere, un salumiere, un produttore di tortellini) gioisca di questi premi sempre e comunque, dato che portano in alto il nome del proprio prodotto e quindi la propria opera.

    Io non credo che per le birre possa esistere un “concorso definitivo” sia esso portato avanti per stile, per nazionalità o altro criterio. Cioè non credo che si possa definire quale siano le migliori birre del mondo, o d’ Europa con un concorso. Per quanto bene organizzato il concorso e autorevole la giuria, non stiamo parlando di medaglie d’oro dell’atletica, non c’è una misurazione completa ed univoca, anche se molti “canoni” sono assolutamente misurabili da una giuria di esperti. Il gusto, sono di quest’opinione, genera un’emozione.

    E’ poi certo che ricevere il plauso di persone esperte e competenti è sicuramente un riconoscimento da appuntarsi sul bavero, a ragione. Credo però, conoscendo Leonardo, che il giudice da lui più temuto sia Leonardo stesso.

  27. x gaetano…
    guarda non si tratta d’invidia figurati se qui non si è felicissimi se la birra italiana artigianale sbanca oltre oceano.

    io dico solo speriamo che :
    1-questi lustrini non portino alcuni prodotti a costare ancora di più.
    2-questi lustini siano usati esclusivamente dal punto di vista del marketing.
    3-questi lustrini siano pilotati.

    non credo sia invidia credimi, mi piange il cuore ma devo quotare le parole di schigi.
    alcuni micro sono andati dentro Asso, stranamente asso ha risolto in 4 e 4 otto i problemi dei micro Italiani!,stranamente 9 su 11 delle birre migliori del mondo sono canadesi, stranamente l’unica birra italiana campione del mondo è assobirra.
    è essere invidiosi?, io non credo.

    Non vorrei che i consumatori di birra artigianale si debbano suddividere in ideologie, pro Assobirra o contro Assobirra, non serve a nulla il clima da tifo da stadio o da politica Italiana, non voglio se faccio una critica ragionata , sentirmi dire che è tutta colpa del fatto che sono comunista!.

    e ripeto un brindisi per Leonardo !

  28. x pistillone…

    allora un brindisi a Leo!

    …e poi essere comunista ( e io non losono ) non è un difetto non preoccuparti…..

  29. ho sbagliato scrivendo ma credo che fosse chiaro a tutti :

    2-questi lustini NON siano usati esclusivamente dal punto di vista del marketing.
    3-questi lustrini NON siano pilotati.

    però una cosa positiva l’ingresso del bdb in Asso lo ha fatto, ora UB non può nascondersi sotto una foglia di fico, se vuole sopravvivere deve essere più agressiva e propositiva.

    in attesa di buone nuove

    saluti a tutti 🙂

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