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Nuove birre da Baladin, Dada, Stavio, Birranova e (forse) Decimoprimo

Ieri abbiamo parlato di una nuova (importante) birra belga, oggi invece torniamo in Italia per dare un’occhiata alle ultime novità dei nostri birrifici. Come vedremo, le collaboration brew dominano la scena, seguendo un trend che da noi è ormai in voga da qualche anno. Se per alcune di esse è corretto parlare di collaborazione in termini produttivi – perché nascono dal lavoro “sul campo” di diversi birrai – in altri il rapporto che si instaura è più a livello progettuale che pratico. E’ il caso di quelle produzioni realizzate in esclusiva per i locali o per le associazioni, che oggi rappresentano un vero e proprio fenomeno. La prima birra di cui andiamo a parlare rientra proprio in questa categoria: si tratta della Fèrmete, prodotta da Baladin in collaborazione con i ragazzi di Birrando… gustando.

La Fèrmete rientra nell’antico stile delle Altbier, inusuali alte fermentazioni tedesche tipiche della città di Dusseldorf. E’ di colore arancio carico e discretamente opalescente; il corpo è medio, mentre al palato dominano le note maltate prima del finale delicatamente amaro. E’ una birra particolare per Baladin: in primis perché mi sembra la prima collaborazione in assoluto con un’associazione, in secondo luogo perché il birrificio qui si misura con uno stile di origine tedesca, benché ad alta fermentazione. Se volete provare la Fèrmete, dovrebbe essere ancora disponibile presso il Nibada di Montebelluna (TV).

Anche la seconda birra di oggi è una collaboration brew, ma questa volta tra due birrifici. O meglio, tra un birrificio e una beer firm. Il primo è il Dada di Correggio (RE), la seconda Aleph Birra. Dal loro incontro è nata la Giacinto Panela, una Belgian Weizenbock – che non so cosa possa significare 😛 – da 6,8% alc., realizzata con l’impiego di zucchero di canna colombiano. E’ disponibile in bottiglie da 75 cl e l’etichetta è il frutto del solito splendido patchwork made in Dada.

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Chiuso il discorso collaborazioni, passiamo a birre “normali”. Partiamo con la Nartra (4,5% alc.), ultima creazione del birrificio Stavio. E’ ispirata alle Golden Ale inglesi, sebbene le varietà di luppolo impiegato siano tutt’altro che anglosassoni. Per il dry hopping è infatti utilizzato Styrian Goldings, mentre le note di frutta tropicali che caratterizzano il palato arrivano direttamente dall’impiego di Citra. Il risultato è una birra da bere a secchiate come il nome suggerisce – “n’artra” in romano – che Natale dell’Elfo Pub di Perugia descrive così:

Chiara, parte con delle note di fieno e spezie grazie al dry hopping di Styrian Goldings, in bocca invece arriva il Citra tutta frutta tropicale che si combatte il territorio con il mielino leggero del malto pils e pale, il finale è secco e amaro ma non troppo e l’unica casa che riesci a dire è: NARTRA!

Infine, come riporta Bere Birra, anche i pugliesi Birranova e Decimoprima hanno in serbo interessanti novità, accomunate dal “mistero” che vi aleggia intorno. Dopo l’esperienza della Twit, Birranova ha infatti ripetuto la diretta di una sua cotta inedita, che si avvale dell’impiego di uva rossa, deraspata e pigiata direttamente nei tini. Queste tutte le informazioni di dominio pubblico, per il resto spazio alle semplici congetture. Angelo ipotizza la creazione di una birra con il contributo di mosto d’uva durante la bollitura, da lanciare presumibilmente a novembre per la ricorrenza di San Martino. Che abbia ragione lui?

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Una foto di alcune zucche pubblicate dal birrificio Decimoprimo è stato invece il pretesto per fantasticare su una possibile Pumpkin Ale in arrivo dal produttore di Trinitapoli (BT). In effetti l’ortaggio non ha molti usi nell’arte brassicola se non proprio la creazione di birre nello stile citato, tipico delle tradizioni birrarie degli Stati Uniti. Anche in questo caso staremo a vedere…

Avete provato qualcuna delle birre qui menzionate? Ovviamente sono curioso di sapere il vostro parere!

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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5 Commenti

  1. mah … in realta’ la panela è gia in giro da un po’ … anzi le ultime bottiglie stanno diventando pezzi da collezione … 😉 … in ogni caso aspettiamo l’ok del governo colombiano per rimetterne un’altra cotta in giro …. ciao a tutti

    • Ti dirò, dai commenti su facebook immaginavo non fosse una primizia, ma non avendone mai parlato ho preferito comunque scrivere due righe

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