L’avvicinamento a un dicembre birrario che promette scintille non passerà certo inosservato per gli appassionati italiani, che già nei prossimi giorni potranno sollazzarsi con un gran numero di eventi, tutti di ampio spessore. Iniziamo allora dall’Italia Beer Festival, che da venerdì 19 a domenica 21 novembre sbarcherà per la prima volta a Torino, città che solo recentemente sta scoprendo, non senza fatica, la birra artigianale. La manifestazione sarà ospitata all’interno del Palavela, in via Ventimiglia 145 (ingresso cancello nord).
La lista degli espositori è costituita da produttori dell’Italia settentrionale: Bacherotti, Bad Attitude, Bauscia, Civale, Croce di Malto, Henquet, Inconsueto, Lungo Sorso, La Piazza, Rurale, San Paolo, SorA’laMA’, Un Terzo. Come da formula collaudata, non mancheranno i laboratori di degustazione a cura di ADB Piemonte: corso di degustazione per neofiti (venerdì alle 18,00, sabato alle 16,30 e domenica alle 17,30), abbinamento birre – cioccolato Vacchieri (sabato alle 14,00), abbinamento birre Loverbeer – formaggi.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni potete consultare il sito dell’Associazione Degustatori Birra.
Nel week-end successivo andranno in scena due grandi eventi. Molto particolare è quello organizzato presso il Birrificio Fermentum, una 4 giorni (da giovedì 25 a domenica 28 novembre) chiamata Carrobiolo in Fermento. La manifestazione è stata organizzata per raccogliere fondi per la biblioteca del Convento dei padri Barnabiti di piazza Carrobiolo a Monza. Il birrificio Fermentum è infatti ospitato all’interno del convento e produce la birra del Carrobiolo, che è un’autentica birra monastica italiana. La biblioteca possiede, tra le tante rarità, anche centinaia di incunaboli che necessitano di un posto sicuro in cui risiedere.
A esclusione della cena del giovedì, tutti gli appuntamenti di Carrobiolo in Fermento sono gratuiti, lasciando al buon cuore dei partecipanti la possibilità di una donazione spontanea. La già citata cena di giovedì sera sarà incentrata sulle creazioni dello chef Roberto Andreoni, ma per noi appassionati il clou sarà venerdì al teatro Villoresi (ospitato all’interno del convento) con un rinfresco con le birre Carrobiolo e di altri due produttori brianzoli: Hibu e Menaresta. Durante la serata sarà proiettato in anteprima il film Beer Wars (con sottotitoli in italiano) e ci sarà la gradita presenza di Kuaska che, tra le altre cose, guiderà i presenti alla scoperta della nuova birra Carrobiolo: l’invernale OG 1111. Tra gli altri eventi segnalo ulteriori proiezioni di video a tema e la presentazione della Guida di Slow Food ad opera dell’amico Luca Giaccone. Insomma davvero una manifestazione speciale, di cui trovate i dettagli nella locandina qui a fianco.
Concludiamo infine con la seconda edizione de L’isola che non c’è, evento organizzato dalla Locanda del Monaco Felice e dalla Compagnia del Luppolo. Venerdì 26 e sabato 27 novembre troverete nella piazza di Susio (BG) un tendone riscaldato con birre italiane stagionali. L’elenco dei produttori è costituito sia da nomi affermati che da birrifici decisamente più giovani: Babb, Bi-Du, Orso Verde, Via Priula, Civale, Ducato, Endorama e Hibu.
Non mancherà un banco ombra di “alexiana” memoria 🙂 , la musica dal vivo e l’ottima cucina della Locanda. Se ne volete sapere di più consultate La Bussola della Birra. Buone bevute!
Cascinazza in Fermento? Occhio al titolo…
peccato , speravo in qualche altro espositore a torino.
poco male , qualcosa di interessante c’è e quindi per chi va….penso che ci vedremo al palavela!
Anch’io speravo in qualche espositore in più a Torino.
Premetto: io ho partecipato ad Alessandria e a Milano più di una volta, ma forse il concetto di “ITALIA Beer Festival” andrebbe un pò ristretto…
@Andrea(se posso)
A cosa alludi con: Torino sta scoprendo solo recentemente e “non senza fatica” la birra artigianale ?
@Slevin
A nessun accadimento in particolare 🙂 Torino è da sempre legata più al vino (sai che novità) e la birra fatica un po’ a emergere, almeno rispetto ad altre realtà italiche. E’ una riflessione nata chiacchierando con i ragazzi di Stato Liquido, che la città la conoscono bene da questo punto di vista 🙂
@slevin: cosa intendi andrebbe ristretto? Perche’ non ci sono birrifici da tutta Italia? Abbiamo addirittura lo svizzero 🙂 Bacherotti e’ centro italia, per la presione. Noi invitiamo tutti, ovviamente essendo in piemonte e per la prima volta e’ normale che ci siano molti birrifici della zona. Facendo oramai festival in tutta italia ciascuno cerca quello di maggior interesse e, forse, vicinanza.
Ribadiamo poi che numero dei birrifici e’ limitato sempre per permettere a loro di fare cassetto.
Forse il fatto che ci siano “pochi” espositori e non i + noti è addirittura un bene, per il fatto che Torino sia molto indietro lo dimostra la mancanza di locali e beer shop dedicati alla birra (eccezion fatta x stato liquido e eataly)
magari la cultura birraia farà breccia anche in sabaudia, speriamo!
Scusate il ritardo…
@Turco: in effetti in Piemonte c’è una grande cultura del vino, anche se Torino in realtà “importa” i vini del Piemonte di cui è capoluogo, ma vini della città piuttosto che della provincia rinomati sono pochi.
Chi in città oggi spinge la cultura della birra forse vede il vino come un concorrente, ma personalmente penso che la cultura del buon bere in generale che già c’è sarà a medio termine alleata della birra, una volta che un certo tipo di pubblico comprenderà la forza e la qualità della Birra vera. Vedi il tuo post di qualche giorno fa dove citavi l’interesse crescente da parte della ristorazione verso la birra e l’abbinamento ad essa dei cibi. Vedi la bassa provincia di cuneo, terra di grandi vini, nella quale la cultura della birra è approdata negli anni novanta, convive in piena salute col vino ed è in ascesa!
Vero infine che se facciamo un parallelo con Roma, Torino non vive la stessa realtà birraria…ma penso nessun’altra città d’Italia oggi e forse mai…
@adb:
In effetti il concetto di ITALIA festival è coerente col fatto che questa manifestazione ha più appuntamenti per l’Italia, in città molto distanti
Un pò meno, sempre analizzando esclusivamente il nome, se si considerano i partecipanti come numero e blasone.
Poi è vero che la scelta prima di voi organizzatori di limitare il numero di espositori, poi di alcuni birrifici di partecipare solo ad alcune date può avere un senso legato alla sostenibilità della manifestazione piuttosto che l’interesse di un certo birrificio di presenziare in una certa area geografica.
A parte tutto: non mancherò!
Mi auguro sia la prima di tante date fortunate!
Torino e la birra? nemo propheta in patria…
Vero che il Piemonte è zona di grandi vini (ma la Lombardia no? la Toscana?) vero anche che ottimi birrifici esistono in Piemonte (Baladin, Loverbeer, Birr.Aosta – dai è Piemonte…-, Pausacaffè…), ma non partecipano all’IBF.
Loverbeer è presente ad un laboratorio! 😉
@birra zen:
ah beh meno male!
certo uno stand era meglio, ma un lab è meglio che niente! 😉
IBF torino…direi bene!
Piccolo , raccolto e quindi poco dispersivo , clima familiare , molte birre di buona qualita’ con alcuni picchi e purtroppo le solite (ma davvero poche) conferme in negativo.
Ho scoperto con piacere la Punto di Fuga di Civale (natalizia al miele molto fine ed elegante) e il birrificio Lungo Sorso , del quale non conoscevo le produzioni , ma dove ho potuto bere dei validi prodotti.
Molto affabile e disponibile il birraio , al contrario di altri incompetenti e sboroni.
Rurale e San Paolo non hanno bisogno di grandi conferme.
Nota a margine : i panini , seppur non a buon mercato , erano da urlo!!!
Bravi tutti e arrivederci all’anno prossimo!
che buona la SpeziAle di lungo sorso e sopratutto che grandi quelli di bad attitude!
Tutto esaurito all Italia beer festival per la prima volta a Torino, ringrazio tutti i torinesi per la riuscita del festival ma sopratutto Adb Piemonte che e stata fondamentale per la riuscita della manifestazione.