La panoramica di oggi sulle nuove birre italiane si apre con il birrificio Eastside di Latina, che negli ultimi giorni ha annunciato ben tre novità , confermandosi un produttore sempre molto attivo. La prima new entry si chiama Space Girl (5%) ed è un’American Pale Ale di stampo hazy, realizzata con una percentuale importante di frumento e una valanga di luppoli americani. La fermentazione è a opera del lievito London Ale e il risultato è una birra profumata (pesca, frutta tropicale) e vellutata al palato, con un amaro contenuto utile a equilibrare la bevuta. Il nome e l’etichetta sono un omaggio a Lamù, personaggio dei manga di cui erano innamorati molti ragazzi della mia generazione – la birra è uscita il giorno di San Valentino. Sarà invece presentata il prossimo weekend presso L’Elementare di Roma l’Imperial Stout Cono Gelato (12,5%), prodotta in collaborazione con la gelateria Otaleg. La ricetta, che prevede l’impiego di amarene sciroppate e cascara di caffè della torrefazione Rinaldi, è stata ideata per poter essere declinata in forma di gelato. Nel menu speciale che accompagnerà l’evento, infatti, sarà possibile assaggiare il gelato di Cono Gelato in purezza abbinato alla sua birra. Ulteriori informazioni sono disponibili su Facebook.
La terza novità di Eastside è stata annunciata sabato scorso e delle tre è probabilmente la più complessa. Il birraio Luciano Landolfi è partito da una base costituita per il 10% da mosto di uva ottonese, fornita dall’azienda Sete, e poi ha lasciato fermentare il tutto inoculando lievito Belgian Strong Ale. Successivamente ha aggiunto 80 chilogrammi di purea di albicocche e, a fermentazione conclusa, ha attivato una seconda fermentazione con un mix di tre diversi Brettanomyces. Il risultato è l’Another Sunrise (6,6%), un prodotto ibrido in cui le varie componenti convivono in maniera molto elegante. Di colore arancione con una lieve velatura, si contraddistingue per aromi fruttati e floreali, corredati dai toni funky e speziati dei Brett. In chiusura si avverta una freschezza acidula derivante dal mosto d’uva. L’Another Sunrise sarà presentata ufficialmente venerdì prossimo presso lo Sturgis Beerhouse di Brusciano (NA).
Dopo un periodo di pausa, il birrificio Alder (sito web) ha deciso di dare seguito alla sua linea Single Hop annunciando la Simcoe (6,5%), un’American IPA dedicata a uno dei luppoli più iconici della rivoluzione della birra craft. La ricetta è molto semplice e chiaramente immaginata per esaltare al massimo la resa aromatica del luppolo: il grist è costituito da malti Golden Promise, Pils e Cara, mentre responsabile della fermentazione è un lievito di origine inglese. Marco Valeriani ha selezionato diversi lotti di Simcoe del raccolto 2021, utilizzandoli sia a caldo che a freddo e ricorrendo nel caso del dry hopping alla forma Cryo per valorizzarne il contributo aromatico. Come da copione, il Simcoe si manifesta con fragranze di frutta gialla, frutta a bacca rossa, pompelmo e una sfumatura balsamica che sfocia nel tipico resinoso di questa varietà .
Dalla Brianza ci spostiamo in Alto Adige, dove il birrificio Monpier ha pronta in rampa di lancio la nuova versione della sua Gose “selvaggia”, battezzata Wild Gose Mango & Peaches (4,6%). Il nome non nasconde il ricorso a due frutti specifici: il mango siciliano e le pesche bianche, nella misura rispettivamente del 15% e 5%. Questa aggiunta si inserisce sulla base della particolarissima Gose di Monpier, realizzata in chiave tradizionale con una maturazione in botti ex spumante e fermentata primariamente con lievito madre. Oltre ai classico sale e coriandolo, la ricetta prevede anche l’impiego di ginepro e scorze di bergamotto e di arancia amara. Il risultato è una birra di carattere, in cui tutte le componenti (acidità lattica, legno, funky e frutta) convivono in maniera evidente. Questa nuova versione della Wild Gose sarà presentata ufficialmente giovedì 10 marzo in 28 locali distribuiti tra Italia e Austria; l’elenco completo è disponibile sul relativo evento Facebook.
Torniamo a parlare di birre luppolate con l’ultima creazione di Radiocraft (pagina Facebook), birrificio laziale che recentemente ha deciso di confrontarsi con il controverso e sfidante sottostile delle Black IPA. La Black Reaper (5,5%) vuole essere una sorta di gateway beer per questa tipologia che cerca di avvicinare ai neofiti puntando principalmente all’equilibrio tra le due componenti principali: i malti scuri da una parte, i luppoli aromatici dall’altra. Così alle delicate note torrefatti dei primi, che ricordano il caffè e il cioccolato, fanno da contrappunto le sfumature fruttate deli luppoli. Al palato il corpo risulta medio e accompagna il sorso verso una chiusura discretamente amara. La carbonazione contenuta contribuisce a lasciare un effetto “cremoso” durante la bevuta.
E concludiamo con uno stile che farà la felicità degli amanti dei tradizionali stili britannici. In concomitanza con i festeggiamenti per il sesto anniversario, infatti, il birrificio Godog della provincia di Ancona ha prodotto una Mild, battezzata semplicemente Sesto Anno (4%). Come succede sempre più spesso in Italia, la ricetta è pensata per riprodurre fedelmente i tratti distintivi della tipologia: l’acqua è “burtonizzata” (cioè trattata per ricalcare le caratteristiche di quella di Burton-on-Trent), il grist formato da Maris Otter maltato a terra e malti Cara e tostati, la luppolatura ottenuta solo con varietà inglesi. Il risultato è una birra di colore marrone scuro, con un corpo esile ma non sfuggente grazie al carattere impresso dalla tostatura dei malti (c’è anche una lievissima sfumatura torbata). La Sesto Anno è una one shot e uscirà in anteprima nazionale sabato 5 marzo in circa 50 locali italiani, compresa la tap room di Godog dove sarà servita a carboazoto.
[…] (sito web) continua a sfornare versione “fruttate” delle sue produzioni selvagge. Dopo la Wild Gose con mango e pesche annunciata a febbraio, è ora il momento di una versione speciale della Wild Berliner Weisse (4,2%), aromatizzata con […]
[…] di Eastiside si chiama Another Sunset (6,6%) e può essere considerata la sorella minore dell’Another Sunrise, uscita poco più di un anno fa. Anche lei è una sorta di IGA alla frutta: il mosto di birra è miscelato con quello di uve […]