Nel 2021 festeggiano i venticinque anni di attività due birrifici che hanno scritto la storia del movimento brassicolo nazionale: il Birrificio Lambrate (sito web) di Milano e il Birrificio Italiano (sito web) di Limido Comasco (CO). Non poteva dunque mancare una birra celebrativa creata in collaborazione, che è stata presentata in anteprima assoluta lo scorso weekend durante il Pils Pride. Si chiama Hard Boiled 25 (5%) e potremmo definirla un’American Lager, sebbene la descrizione ufficiale eviti appositamente qualsiasi riferimento stilistico. A ogni modo siamo nell’universo delle basse fermentazioni, il grist è composto da soli malti tedeschi mentre la luppolatura è ottenuta con varietà statunitensi (Idaho 7 e Comet). È una birra leggera, scorrevole, pulita e intrigante, dall’animo estremamente “sessionabile” come suggerisce lo slogan in etichetta (“Birra… easy living”). Se non siete riusciti ad assaggiarla al Pils Pride vi basterà attendere solo qualche ora, poiché sarà disponibile da domani sui soliti canali del Birrificio Lambrate.
Molte delle caratteristiche della Hard Boiled si ritrovano nella new entry del birrificio Liquida, che tuttavia appartiene alla categoria delle Session IPA. Un’Estate Amara (4,5%) è una birra luppolata di stampo moderno, che esalta il contributo aromatico di due varietà relativamente giovani, ma già leggendarie: il Citra, di provenienza USA, e il Nelson Sauvin, tipico della Nuova Zelanda. I luppoli sono usati ricorrendo all’ormai immancabile tecnica del double dry hopping e conferiscono un carattere deciso a una birra comunque molto facile da bere, leggera e rinfrescante. Inutile sottolineare che la ricetta è stata studiata appositamente per la stagione estiva, alla quale la creazione di Liquida cercherà di offrirci sollievo pur mantenendosi molto elegante. L’Estate Amara è già regolarmente disponibile.
Per il birrificio Bonavena l’antidoto al caldo in chiave brassicola è invece rappresentato dalla Marvelous Passion (4,5%), one shot inedita presentata a fine maggio. È definita una American Fruit Sour Ale e la ricetta è piuttosto articolata. Si parte da una base composta da malto d’orzo, segale e avena che viene fermentata con lievito Lachancea thermotolerans, responsabile della produzione di acido lattico (dunque si ottiene una birra acida senza il ricorso a lattobacilli), in sinergia con un normale Saccharomyces (varietà Conan). I luppoli sono due (Sabro e Ekuanot) e a inizio fermentazione viene aggiunta purea di frutta. Oltre che a bordo piscina, il birrificio suggerisce di berla a colazione o anche post lavoro dopo l’attività fisica. Insomma, la Marvelous Passion è una birra corroborante e tonificante, contraddistinta da una fresca acidità e un profilo aromatico dalle mille sfaccettature.
Occupiamoci di un’altra collaborazione introducendo la terza “puntata” dell’ormai consolidato sodalizio tra i birrifici Blond Brothers (sito web) e Bellazzi (sito web), già testato in passato con Santi e Madonne e Rabat e Tallin. La nuova collaboration brew è stata battezza Miss Kveik (5,3%), un nome che suggerisce l’impiego del “miracoloso” lievito di origine norvegese. Lo stile di partenza però non è rappresentato dalle tradizionali Farmhouse scandinave, bensì dalle moderne IPA, che il Kveik è in grado di caratterizzare grazie alla sua pulizia e al suo profilo aromatico peculiare. La Miss Kveik è dunque una luppolata di stampo moderno con note agrumate e rustiche, che si accompagnano a un amaro deciso ma mai invadente. La birra è stata presentata sabato scorso contemporaneamente in una ventina di locali italiani.
A proposito di collaborazioni, questa soluzione produttiva è centrale nella gamma di Cask Irpinia Barrel (sito web), cantina brassicola che ricorre spesso a partnership con birrifici italiani. La nuova Hoppy Sour Ale è infatti realizzata insieme a Birra Carrù (sito web), da cui proviene la Golden Ale che è stata poi affinata per sei mesi in botte con l’aggiunta di lattobacilli e limoni freschi di Tramonti (SA). Il risultato è una birra profumata e rinfrescante, dove il limone gioca un ruolo da protagonista e aumenta il potere dissetante della birra, esaltato da un’elegante acidità . Anche questa ovviamente è una produzione pensata appositamente per l’estate ed è interessante notare come ogni birrificio interpreti questa “necessità ” a suo modo e secondo le proprie consuetudini produttive.
E a tal proposito il nome della ultima nata in casa Antikorpo Brewing (sito web) non lascia spazio a fraintendimenti. La It’s all Cool in the Pool (4,5%) è infatti una Session IPA scorrevole ma non sfuggente (anzi in bocca risulta addirittura setosa), luppolata con varietà Nelson Sauvin e Citra – eh sì, ancora loro due! Come da copione il profilo aromatico è dominato da note di agrumi (arancia vaniglia, kumquat), frutta tropicale (passion fruit, guava) e sfumature resinose (timo selvatico, olio essenziale di salvia), mentre al palato si apprezza un piacevole equilibrio tra la componente dolce e quella amara, con una vena leggermente sapida a fare da trait d’union e utile per esaltare la potenza dissetante della birra.