Martedì scorso abbiamo pubblicato un’interessante panoramica di alcune delle nuove birre italiane saranno presenti a Eurhop, l’atteso festival che prenderà il via domani a Roma. Oggi però riprendiamo il discorso perché dobbiamo aggiungere all’elenco altre produzioni inedite che potrete assaggiare presso gli stand dei birrifici italiani. In quello di MC-77 (sito web), birrificio marchigiano ormai ampiamente apprezzato, troverete ad esempio la nuovissima Mahlzeit (5,5%), una classica Altbier prodotta con malti Pils e Monaco provenienti direttamente dalla Germania, luppoli nobili tedeschi e cechi e il tipico lievito dello stile, ad alta fermentazione ma capace di esprimersi bene anche a basse temperature. La birra è stata presentata il 26 settembre presso la Torre del Luppolo di Pisa, ma sarà regolarmente disponibile alle spine di Eurhop. Lo scorso anno una delle più buone birre italiane presenti al festival fu secondo me un’Altbier (quella di Mastino), chissà che non avvenga lo stesso anche questa volta…
Strizza l’occhio alle tradizionali tipologie europee anche l’ultima nata in casa Birra Perugia (sito web), battezzata Febbre a 90° (3,8%). Il nome, frutta a mio avviso di una bella intuizione, farà accendere sicuramente una lampadina nostalgica agli amanti della cultura anglosassone e a chiunque avrà letto l’omonimo libro di Nick Hornby – o avrà visto la valida trasposizione cinematografica. Il riferimento non è casuale, visto che siamo al cospetto di una classicissima Best Bitter brassata con malto Mild proveniente dall’antica malteria Thomas Fawcett di Castelford, situata nel West Yorkshire. Tradizionale anche il mix di luppoli, con varietà Target, East Kent Golding e First Gold, nonché il lievito London Ale. È una birra leggera ma anche di carattere, con le note maltate che bilanciano elegantemente quelle del luppolo. Assolutamente da provare se amate le atmosfere inglesi!
Eurhop rappresenterà per il birrificio sardo P3 Brewing (sito web) l’occasione per presentare la sua prima bassa fermentazione, chiamata SS 131 (4,8%). Il nome è un omaggio alla strada statale che taglia in due la Sardegna, da nord a sud, ed è stato scelto per suggerire la facilità con cui questa birra si adatta a tutti i palati. Possiamo infatti definirla una Session Lager, cioè una bassa fermentazione estremamente facile da bere, che si contraddistingue per l’equilibrio tra la componente maltata (malto Pils) e quella luppolata (varietà Tettnanger). La ricetta da una parte prende a modello le tradizionali tipologie tedesche, dall’altra non rinuncia ad aggiungere un tocca di modernità. Le Lager sono finalmente tornate sotto i riflettori e la SS 131 è l’ennesima prova di questa tendenza.
Tendenza confermata anche dalla Eva K (4,3%), la novità con cui il birrificio Busa dei Briganti si presenterà per la prima volta a Eurhop. In questo caso torniamo a confrontarci con la tradizione spinta: siamo al cospetto di una Keller Pils realizzata con soli luppoli tedeschi (Hallertau Mittelfruh, Tettnanger e Hallertauer Tradition), ma soprattutto con il ricorso alla tecnica della doppia decozione. Questo passaggio, sempre più raro ai giorni nostri perché allunga sensibilmente i tempi della cotta, permette di creare aromi unici grazie alle interazioni chimiche tra gli zuccheri e le proteine. In aggiunta la ricetta prevede l’uso esclusivo di malto coltivato in loco (Busa dei Briganti è un birrificio agricolo). Il nome della birra è un omaggio a Eva Kant, bionda e sensuale: due aggettivi che calzano a pennello per questa interessante novità a bassa fermentazione.
Concludiamo la carrellata di oggi cambiando totalmente genere e lasciando spazio a una tipologia moderna, o quantomeno alla rivisitazione in chiave moderna di un antico stile europeo. Parliamo della Tropical Distorsion (3,7%), una Berliner Weisse alla frutta che il Birrificio Rurale (sito web) ha creato per celebrare la sua cotta numero 1.000. Secondo le ultime indicazioni del BJCP possiamo considerarla una Catharina Sour: la base è caratterizzata da una morbida acidità proveniente dalla fermentazione lattica, sulla quale si innestano gli intesi aromi di mango e passion fruit. È una birra rinfrescante, profumata, leggera e facile da bere, adatta al piacevole caldo delle classiche ottobrate romane che dovrebbero accompagnarci anche durante Eurhop. Chiaramente potrete assaggiarla in quella sede.
Un’altra novità che porterà MC-77 a Eurhop è la Yakima Trip, un American IPA che omaggia il recente viaggio fatto dai due birrai nella omonima regione americana famosa per le coltivazioni di luppolo.
Grazie per l’integrazione, questa mi era sfuggita
Volevo segnalare che la particolarità della malteria Thomas Fawcett è quella di lavorare il malto con l’antico metodo floor malting. Metodo ormai raro, che comporta una lavorazione artigianale del malto. Il malto artigianale ha, oltre a una resa superiore, delle caratteristiche qualitative non riscontrabili nei malti lavorati a torre o a tamburo, che sono tipi di lavorazione industriale e che sono i malti normalmente impiegati dai nostri artigiani. Penso che questa particolarità meriti di essere evidenziata.
Giusta osservazione. Purtroppo in queste panoramiche non posso scendere troppo nei particolari di ogni ingrediente, ma hai fatto bene a specificare queste peculiarità