Nei mesi scorsi avevamo documentato una certa difficoltà dei birrifici italiani nei concorsi internazionali, con risultati che erano apparsi sotto le aspettative dopo anni di crescita costante. Fortunatamente da Norimberga arriva una netta inversione di tendenza, grazie alla migliore prestazione di sempre dei nostri produttori in uno dei contest più autorevoli in assoluto: lo European Beer Star. Il bottino è a dir poco ragguardevole: 17 medaglie totali, con ben 10 ori oltre a 5 argenti e 2 bronzi. L’asimmetrica distribuzione dei metalli ci ripaga della sfortunata spedizione dello scorso anno, quando a fronte di 12 medaglie ci aggiudicammo un solo oro. Ma il dato più importante è quello complessivo, perché conferma l’ascesa del movimento italiano nel panorama mondiale: a parte l’exploit del 2013 (13 medaglie e 7 ori), la partecipazione dei birrifici nostrani ha portato risultati in crescita di edizione in edizione, in maniera piuttosto lineare. Una buona premessa, prima di svelare nel dettaglio da quali birre è composto il medagliere tricolore (qui tutte le medaglie in pdf).
Per ragioni emotive è obbligatorio partire con il birrificio marchigiano MC-77, che si è aggiudicato due ori con San Lorenzo (categoria Blanche) e Fleur Sofronia (categoria Herb and Spice). Come vi ho raccontato recentemente, Matteo e Cecilia si trovano in una situazione piuttosto difficile a causa dei danni arrecati al loro capannone dal terremoto di fine ottobre, perciò le notizie provenienti da Norimberga ci rendono doppiamente felici. È una piccola consolazione rispetto alle condizioni nelle quali versa MC-77 al momento, ma è anche uno sprone a non arrendersi perché la strada intrapresa è evidentemente quella giusta. Da sottolineare che la San Lorenzo ha conquistato anche il premio della giuria popolare, mentre sulla Fleur Sofronia… credo di aver esaurito qualsiasi commento: è semplicemente una delle birre “aromatizzate” italiane più vincenti in assoluto. Un risultato eccezionale dunque, anche perché arriva da un produttore relativamente giovane.
Relativamente giovane è anche il birrificio Elvo, un altro dei grandi vincitori dello European Beer Star 2016. L’azienda di Graglia (BI) ha portato a casa tre medaglie, di cui due d’oro. Il posto più alto del podio è arrivato con la Schwarz (categoria German Schwarz) e con la Heller Bock (categoria omonima), mentre la Doppel Bock ha ottenuto un argento tra le Dunkelbock. Da qualche tempo Elvo è considerato uno dei migliori produttori italiani sugli stili di stampo tedesco e questa performance lo conferma in pieno. Senza contare che le due birre piazzate al primo posto hanno preceduto tre prodotti della Germania (e uno olandese) in un concorso organizzato da tedeschi. Insomma, una consacrazione totale.
Due ori sono anche quelli conquistati da Birra Perugia – un altro produttore con pochissime primavere alle spalle! – grazie a due birre davvero meravigliose: Isterica (categoria acide) e Calibro 7 (nella categoria New Style Pale Ale). Da notare che la prima (una delle Sour italiane che preferisco) ha preceduto le birre di due mostri sacri: Bretta Weisse di Firestone Walker (USA) e Rodenbach Grand Cru di Rodenbach (Belgio). Per quanto riguarda la seconda, anche in questo caso c’è poco da aggiungere: la Calibro 7 è una produzione clamorosa, capace di mietere successi in una tipologia quantomai affollata. Un altro grande risultato per Luana Meola, che si consolida ai vertici dell’arte brassicola italiana (e non solo tra le colleghe donne).
Procedendo con gli ori, ne troviamo due provenienti dalla Toscana. Uno è quello del Birrificio del Forte con la Regina del Mare nella categoria Dubbel, l’altro quello del Piccolo Birrificio Clandestino con la Fortezza Nuova nella categoria Scotch Ale. Da notare che l’azienda di Pietrasanta ha conquistato anche un argento tra le Belgian Strong Ale grazie a La Mancina. Continuando con il metallo più prezioso, invece, incontriamo i successi del Birrificio del Ducato con la pluripremiata Wedding Rauch (categoria affumicate) e del Birrificio Antoniano con la Borgo della Paglia (categoria cereali alternativi).
Esclusi gli ori e oltre agli argenti già citati di Elvo e Birrificio del Forte, occorre citare la seconda posizione di Collesi con la Collesi Nera (ancora categoria Dubbel) e quella di Biren con la Philippe (categoria Keller Pils). Quinto argento è quello della Strike APA di Mezzopasso (categoria New Style Pale Ale), giovanissimo produttore abruzzese che presentai in un pezzo risalente ad aprile 2015. Infine i due bronzi italiani sono stati ottenuti dalla Dunkel di Batzen (categoria Keller Dunkel) e dalla Magut di Lambrate (categoria Keller Pils).
Alla luce dei risultati complessivi, l’Italia si conferma terza forza dello European Beer Star nel computo della medaglie totali, preceduta solo da Germania (70) e USA (39) e seguita da Austria (12), Olanda (9), Belgio (8) e altre nazioni. Non sarà facile confermare questo exploit nelle prossime edizioni, ma l’aspetto positivo è che tanti piazzamenti importanti sono arrivati da produttori partiti recentemente. Segno che il nostro movimento sta crescendo con costanza e abbastanza sano, nonostante le tante evoluzioni aberranti che spesso ci colpiscono più delle notizie realmente positive. Complimenti a tutti i birrifici medagliati, bravissimi!