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Le Muse del Birrificio Italiano e l'Alma di Gilac

musa-estateNell’articolo di oggi andremo a scoprire due nuove birre italiane, che si caratterizzano per la loro singolarità: la Musa Estate del Birrificio Italiano e l’Alma di Gilac. In riferimento alla prima, negli scorsi giorni il birraio Agostino Arioli ha pubblicato sul suo blog un post molto interessante che spiega la genesi e il processo produttivo che si nasconde dietro questa nuova creazione. Innanzitutto non si tratta si una singola nuova birra, ma di una linea completamente inedita, prodotta con una particolare variante al metodo detto “second runnings”.

Le birre realizzate con questo metodo sono tradizionalmente definite “small beers” o “small ales” e possono essere considerate come “birre di risulta”. Il motivo è presto spiegato: sono prodotte dal filtrato di una precedente cotta, al quale successivamente vengono aggiunti lieviti, luppolo ed eventualmente altri ingredienti. In parole povere le trebbie risultanti dalla produzione di una birra “standard” vengono lavate con acqua e ciò che ne deriva è la “base” per una nuova birra. Spero di aver illustrato correttamente il processo, diversamente corregetemi pure!

Questa tecnica è conosciuta nel mondo brassicolo da secoli. In particolare, come descritto da Alberto Laschi su in.byrreria, i monaci nelle abbazie erano soliti arrivare persino a due derivazioni successive di una birra di partenza: quella originale si chiamava “prima melior”, dalla quale venivano ricavate la “secunda” e la “tertia”, quest’ultima destinata ai poveri perché meno pregiata. La tecnica è applicabile solo partendo da produzioni piuttosto alcoliche, che possiedono una concentrazione di zuccheri e destrine tale da permettere successivi “lavaggi”: ovviamente più è alto il grado alcolico, maggiori lavaggi sono possibili.

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Il merito di Agostino Arioli è stato quello di variare questa tecnica con un dettaglio non trascurabile: nel caso delle Muse non sono previste successive bolliture. Grazie a una serie di tecniche ingegnose quanto creative, Agostino riesce a riutilizzare il filtrato senza dover bollire il mosto. Questa soluzione è in parte spiegata anche dal fatto che il lavaggio delle trebbie viene effettuato a 70°, risultando così già pastorizzato.

Attualmente al Birrificio Italiano è disponibile la Musa Estate, derivata dal mosto di Amber Shock (che misura 7% di alcool). Il processo naturalmente porta alla creazione di birre molto leggere, tanto che questa nuova produzione ha un livello alcolico intorno al 3% vol. Inoltre Agostino ha aggiunto una quantità ragguardevole di scorza di pregiati limoni della costiera amalfitana e una parte del succo degli stessi: la Musa Estate è quindi una birra al limone!

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Ma come spiegavo inizialmente, la tecnica sarà impiegata per la realizzazione di una linea specifica, chiamata appunto Muse. Le Muse saranno quattro e porteranno i nomi delle relative stagioni, sebbene la ricetta potrebbe cambiare anche radicalmente da produzione a produzione. E’ possibile quindi che la prossima Musa Estate non abbia nulla a che fare con i limoni!

Il ricorso a questo metodo produttivo innanzitutto permette di ridurre gli sprechi e riutilizzare gli elementi di scarto. Poi consente di confrontarsi con una tecnica nuova, rappresentando perciò una sfida non indifferente per un birraio così creativo come Agostino. Infine permette di produrre birre a basso contenuto alcolico, una tipologia sulla quale si stanno buttando tanti birrifici e che potrebbe rappresentare la prossima moda del movimento brassicolo internazionale.

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alma-001Chiuso l’ampio discorso Birrificio Italiano, passiamo al birrificio Gilac, che, durante la fiera Granta fera del valadess del prossimo fine settimana, presenterà la sua nuova Alma, birra prodotta con miele di castagno. L’evento in questione è proprio dedicato alle tipicità locali, il cui tema è la castagna declinata in tutte le sue versioni. In anteprima sarà anche presentata la gelatina di birra ottenuta dalla particolare fusione tra Alma e vino moscato, da abbinare a formaggi di media e lunga stagionatura, erborinati e a pecorini di fossa. La degustazione della nuova birra sarà gratuita per l’intera durata della fiera.

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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26 Commenti

  1. @lallo : mi sà che arrivi tardi.

    cmq per la precisione , la musa viene fatta con il filtrato della A.S. ma non si riesce a ottenere grosse produzioni, delle trebbie che fanno il mosto “mejor” di A.S. , infatti scrive Agostino si otterranno “solo” 250 litri per volta, quindi è molto probabile che saranno distribuite solo nel Birrificio almeno all’inizio.

    cmq credo che visto che le prossime muse non hanno ancora un nome si potrebbe indire un concorso.

    che ne dite di muse-ruola ?.xd

  2. a proposito di nuve birre …prima di andare in ferie sono stato al bidu’ da mister vento e ho assagiato la matilde ….alla camomilla! buona buona! tranquy non fa’ addormentare! che poi la camomilla ha un effetto tranquillante molto blando…casomai sara’ il contrario! vero!

  3. Ho assaggiato la Musa, la ho trovata piuttosto delicata e gradevole, viste le temperature una birra così leggera si fa apprezzare.
    La sera dopo, trovandomi sempre lì a cena la ho ordinata di nuovo, infatti, anche se non è stata di certo l’unica birra della cena. Un buon aperitivo, specie con i crostini di pane con il caprino che portano per accompagnarla.
    Il BI è sempre un Signor locale. 🙂

  4. danzukk….ti invidio! io sono stato poco fa’ al birri,ma la musa era finita! che rabbia! mi sono consolato con le classiche birre de b.i. e la prima buonissima!!! poi di questi tempi al birri c’e la cassisona d’asporto!!

  5. x lallo
    presa, presa la Cassissona… 🙂
    Però se posso dirlo, non ho apprezzato tantissimo la Prima.
    Forse non è il mio stile preferito… la Bibock e la Tipopils però sono sempre nel mio cuore! <3

  6. @schigi

    grazie per la pubblicita gratuita,e per i tuoi commenti diffamatori nei confronti dell’azienda per la quale lavoro.

    dovresti misurare ciò che scrivi prima di difamare prodotti che non conosci e nei quali un azienda ha investito onestamente i suoi soldi.

    ti commenti da solo, e occhio che sei in un territorio molto pericoloso qui non puoi cancellare le cagate che scrivi.

  7. Pisti, dai, gli stai pure a rispondere?
    Credevo che solo rarissimi sempliciotti oggigiorno credessero che dietro ad un prodotto finito, etichettato, confezionato ci fosse l’idea e il lavoro di una persona sola che si sveglia et VOILA’! Ti tira fuori tutto fatto.
    Va bè che di ingenui ce ne sono parecchi in giro. Figurati che il disegnatore che ha disegnato tutte le vignette del Cucciolone di quest’anno non lo dice in giro per non sentire i digiuni di marketing che credono che sia colpa sua che non c’è più Eldoleo…
    Torniamo alla Musa, và.

  8. sulla diffamazione:

    […] Per quel che concerne il diritto di critica, invece, definito come libertà di esprimere giudizi, valutazioni e opinioni, la dottrina e la giurisprudenza prevalente ricostruiscono le stesse condizioni adattandole alla peculiarità del caso. In particolare, sul requisito della verità, se la critica riguarda un fatto è necessario che soltanto quello sia vero, *non potendosi pretendere ontologicamente la verità su opinioni e valutazioni*.

    grazie a dio

  9. @SR

    caro sr, tra diritto di critica e insulto , c’e’ una gran bella differenza, che pare tra le vostre fila ormai dimenticata.
    la citazione che fai è una tirata di zappa nei tuoi/vostri piedi.

  10. Troll – nel gergo di Internet, e in particolare delle comunità virtuali come newsgroup, forum, mailing list, chatroom o nei commenti dei blog – è detto un individuo che interagisce con la comunità tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente stupidi, allo scopo di disturbare gli scambi normali e appropriati. Spesso l’obiettivo specifico di un troll è causare una catena di insulti (flame war); una tecnica comune consiste nel prendere posizione in modo plateale, superficiale e arrogante su una questione già lungamente (e molto più approfonditamente) dibattuta, specie laddove la questione sia già tale da suscitare facilmente tensioni sociali (come un’annosa religion war). In altri casi, il troll interviene in modo semplicemente stupido (per esempio volutamente ingenuo), con lo scopo di mettere in ridicolo quegli utenti che, non capendo la natura del messaggio del troll, si sforzano di rispondere a tono. Dal sostantivo troll si derivano, sia in inglese che in italiano, forme come il termine trollismo (inteso come il verificarsi di tale fenomeno nelle web-community), il verbo trollare (“comportarsi come un troll”) o essere trollato (“cadere nella trappola di un troll” rispondendo a tono alle sue provocazioni).
    Un troll particolarmente tenace e fastidioso può effettivamente scoraggiare gli altri utenti e causare la fine di una comunità virtuale. Se un troll viene invece ignorato (in genere la contromisura più efficace), solitamente inizia a produrre messaggi sempre più irritanti ed offensivi cercando di provocare una reazione, per poi abbandonare il gruppo.

  11. @Pisti (mi piace come ti chiama la zucca)

    Dove hai visto qualcosa di diffamatorio?
    Esprimo un giudizio sul packaging di un prodotto che vendi, del tutto lecito…
    Per me sono obbrobriose.
    Ma sarà una intelligente strategia di marketing.
    Non conosco chi beve quelle robe, magari a loro piace.

  12. @pistillone

    vorrei citare a memoria giorgione ma la memoria fallisce… lo emulo: sono a malapena amico mio, quindi le mie fila contano me stesso a volte, più spesso nessuno. pare pleonastico quotare schigi e ricordarti che obbrobrio non è un insulto né un fatto falso e che “non potendosi pretendere ontologicamente la verità su opinioni e valutazioni” risulta un legittimo giudizio, da me condiviso visto che in generale se voglio comprare una bottiglia di classe non mi interessa che dentro ci sia della grappa e viceversa. se hai qualcosa contro gli interventi di schigi (un nome a caso eh!) sei pregato di rivolgerti a lui nelle sedi informatiche dove avviene il fatto. idem per quanto riguarda me. in questo post io leggo un pist…illone che si scompone, intimida e ventila velate minacce alla lettura di obbrobrio e volevo farti notare quanto la cosa sia patetica e ridicola

  13. Per favore finiamola con questa parentesi per nulla attinente con l’argomento del post. Come ho detto a Pistillone, quella di Schigi la vedo come una semplice opinione, di contro Schigi potrebbe evitare queste uscite OT provocatorie. Grazie a tutti per la collaborazione.

  14. @gatto & volpe.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Pinuccio_Sciola

    questa è la persona che ha creato quello che voi indicate come “obrobrio”.

    La cosa curiosa è che se provo a cercare schigi su wikipedia appare il nulla, e questo dovrebbe far riflettere da quale pulpito arriva la critica.

    Non avendo tempo da perdere con personaggi della vostra risma che passano il tempo a provocare e insultare il prossimo liquido il tutto con “non menate il can per l’aia”, l’intervento di schigi è stato fatto esclusivamente per provocare visto che completamente al di fuori del argomento del blog di Turco,e da parte mia visto con evidenti toni offensivi.
    il bello è che la persona che provoca, insulta e sclera in vari post e blog spargendo guano a più non posso è anche consigliere e portavoce di una associazione promotrice della cultura birraia ! .

    Come la promuovi questa cultura caro schigi?, spargendo guano per la strada ?

    Detto questo ti sto solo dicendo di meditare su quello che scrivi o fai con le tue costanti e puerili provocazioni, visto che tiri in ballo persone che non conosci e in questo caso un Azienda più che rispettabile.

  15. vorrei solo far notare, prima di adeguarmi al saggio consiglio del Turco ed evitare ulteriori sbroccate degli interlocutori, che il mio intervento aveva come fine lo stigmatizzare l’irritante, fastidiosa, fastidiosissima moda italica degli ultimi tempi in voga anche nel mondo della birra di replicare ad ogni critica accessa, ad ogni punzecchiata (NON offesa), con la parola DIFFAMAZIONE e ventilando azioni legali. a me il caso Tyrser non ha fatto ridere per niente. tantomeno pistillone. figuriamoci Zucchina che non sa manco fare le battute

  16. Scusa, SR ma ti è sfuggita la minaccia di Schigilax di mandare la postale a Turco per una mia battuta, qualche giorno fa? Non ti ho visto così sollecito su quel blog.
    Se pistillone deve mandare la postale a Schigilax per una battuta deve aspettare che abbiano smesso di ridere sulla faccenda del guttalax, che credo sia lo scherzo più vecchio e telegrafato dai tempi di Meucci ad oggi, non c’è bisogno che ne parli io perchè il mondo ne venga a conoscenza.
    Lodevolissimo l’intento di scoraggiare, irridere o mostrare quanto sia inutile paventare azioni legali e ritorsioni. hai perfettametne ragione, infatti spiegalo al tuo amichetto però. Se hai bisogno di rinfreschi alla memoria, leggiti il thread sull’addio alla pinta.

  17. @zucca

    allora vuol dire che non hai capito la mia battuta in quel post. che non era una solo battuta. avevo avuto modo di dire a schigi di persona due settimane prima del post del guttalax che il suo timore per “alterazioni” lo trovavo futile e infondato (una minchiata se preferisci). riguardava proprio la birra oggetto della foto. lui invece è molto sensibile a questi rischi. ognuno è fatto a modo suo, lo trovi intollerabile?

    soprattutto: ogni volta che scrivo una cosa devo sempre raccontarti la storia della mia vita e delle persone con cui interagisco? mollami. ti ricordo in ogni caso che di mestiere non faccio il moderatore del blog del Turco, che intervengo quando mi pare a me e che rispondo di quanto scrivo io, non gli altri. passo e chiudo

  18. Mah, guarda anche io ho avuto modo di dire a pistillone che non è il caso di prendersela per battute infelici su internet specie paventando cause legali, specie dopo che Schigilax mi ha fatto ridere con le sue.
    Sono contraria quanto te allo sbanderiamento della polizia postale e delle cause legali in un paese come il nostro dove la Postale è già incasinatissima dietro a problemi veri, violenze, stalking, pedofilia. E’ mancanza di senso civico voler smuovere la macchina della giustizia per i propri rodimenti personali quando bisognerebbe lasciare spazio a chi ne ha veramente bisogno.
    Quanto al limitarsi alle minacce sperando di intimidire qualcuno, è inutile. Si sottovaluta l’interlocutore.

    E riguardo alla storia della tua vita non solo non te l’ho chiesta ma neanche me ne importa granchè, se ti sei sentito al centro di attenzioni è un problema di ego; non ne ho rivolte a te ma a quanto da te scritto.

  19. @Jack-o’-lantern

    Bene, ci rivediamo esattamente tra due mesi da oggi.
    Intanto usa le prugne ché sono più naturali.
    O la cassia in canna.

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