Non arrovellatevi per carpire il significato recondito nel titolo in questione: oggi metteremo da parte eventi, tendenze e novità birrarie per lasciare spazio a un articolo piuttosto leggero. Ogni tanto capita di scoprire un nuovo modo di utilizzare la birra e i suoi ingredienti, spesso con trovate decisamente fuori di testa. Recentemente sono apparse alcune notizie che ci obbligano ad aggiornare la lista degli impieghi alternativi della nostra bevanda preferita.
La prima novità arriva dagli Stati Uniti e vede protagonista un’azienda dal nome che è tutto un programma: The Beer Soap Company. Come forse avrete già capito, questa società è specializzata nella creazione di saponette alla birra. La lista degli articoli magari non è numericamente impressionante, ma la selezione delle birre risulta interessante: sono stati utilizzati prodotti brassicoli da tutto il mondo, molti dei quali sono marchi celebri del settore industriale: Guinness, Corona, Sapporo, Tsingtao, Fosters.
Incredibilmente tuttavia, non mancano nomi per noi ben più gradevoli. Come restare indifferenti allora di fronte alla saponetta alla Double Chocolate Stout della Young’s o addirittura alla Porter della norvegese Nogne Ø? E poi ancora Samuel Smith, Hoegaarden, Weihenstephaner… Nel bagno di ogni appassionato non dovrebbe mancare una bella saponetta alla birra, anche se forse per 5 dollari è meglio acquistare la controparte originale fatta di malto e luppolo 🙂 .
Dallo strano uso della birra passiamo a quello di un suo elemento imprenscindibile: la bottiglia. In Thailandia è stato costruito un tempio buddhista completamente realizzato con bottiglie di birra. Il complesso, chiamato Wat Lan Kuad (letteralmente “Tempio del milione di bottiglie”), è composto da una ventina di strutture destinate alle varie attività dei monaci. Se la religione in esame predica il rispetto di tutte le forme di vita, non è difficile comprendere perché sono stati utilizzati oggetti di scarto così invasivi come le bottiglie di vetro.
Leggendo poi la notizia in questione ho scoperto addirittura che nel 1963 la Heineken immise sul mercato delle bottiglie di birra a sezione quadrata da utilizzare come surrogati dei mattoni. Si chiamavano Wobo (WOrld BOttle) e furono inventate dall’olandese John Habraken proprio su richiesta di Alfred Heineken. Come per molte idee rivoluzionarie, il progetto non prese mai piede, probabilmente perché troppo in anticipo sui tempi. Tuttavia fu costruito un muro di prova in Olanda, che fu poi replicato ad Amsterdam nel museo della birra di Heineken, dove si trova tuttora.
A quanto pare l’idea di costruire edifici con le bottiglie è un pallino di Heineken, visto che proprio in questi giorni nella stazione Termini di Roma è esposta una riproduzione in scala del Colosseo completamente realizzata con le bottiglie del produttore olandese. Lo scopo dell’installazione è pubblicizzare la finale della Champion’s League che si terrà nella Capitale il 27 maggio. Peccato che a 50 anni di distanza si sia persa qualsiasi aspirazione ecologica…
Interessante… bisognerebbe però verificare gli effetti di queste saponette. Non è che una volta usciti freschi e puliti da una doccia fatta usando anche queste saponette ci si sente dire “puzzi di birra” ? 😛
Comunque sia sicuramente si sono impegnati.. usare certe birre per fare saponette… mi sembra “estremo” 😀
Pensa invece ai monaci che devono combattere con una tentazione così vicina… 😀
Chissà se è prevista una saponetta con lambic…:-)
Citazione d’obbligo: Episodio Il vecchio e Lisa:
Burns: L’intera centrale è alimentata ecologicamente.
La potenza arriva da vecchi giornali,
i macchinari sono interamente fatti di barattoli usati
e le finestre di vecchie bottiglie di liquore che abbiamo riciclato.
(s’intravede l’ombra di Barney fuori dalle finestre)
(Burns apre la finestra)
Hey! Mi sembrava d’averti già detto
di farla finita di leccare le mie finestre
Barney: Si lo so che me l’ha detto. Infatti quando stamattina mi sono alzato
ho detto -Barney,tu non leccherai quelle..-
(gli sbattono la finestra in faccia e lui continua a leccare..)
deve essere stupendo un bidet alla stout!!!
Finalmente ho una scusa per lavarmi…
Se non erro Teo Baladin ha fatto una crema per le mani alla birra…
Sto pensando seriamente di acquistare una saponetta alla Nogne O, ma poi ho il timore di ritrovarmi sotto la doccia a leccarla piuttosto che usarla per lavarmi 😛