Annunci

Vendesi impianto completo con sala cotte da 250 litri

Vendesi impianto per produzione di birra completo per passaggio...

Mastro birraio senior con lunga esperienza cerca un impiego in un birrificio italiano

Sono Alexandru Moisa, Chimico-Mastro Birraio Senior e consulente con...

Vendesi misuratore fiscale del mosto per birrificio

Vendesi misuratore fiscale del mosto per birrificio. Marca Krohne...

Decreto Ristori bis e nuovi codici ATECO: qualche spiraglio per i birrifici italiani

In un periodo in cui il settore della birra artigianale è forzatamente fermo, bisogna guardare al mondo della politica per cercare le notizie più importanti. È un momento difficile per tutti gli operatori attivi nella filiera e dunque eventuali sostegni economici statali possono rappresentare una boccata d’ossigeno non indifferente. Negli scorsi giorni abbiamo riportato le dichiarazioni di alcune associazioni di categoria, concentrandoci in parte sul Decreto Ristori dello scorso 27 ottobre. Un decreto che non solo ha sollevato diverse perplessità da parte dei diretti interessati (pub e locali), ma che ha escluso totalmente i birrifici. Sebbene la ratio alla base di questa decisione sia comprensibile – l’industria birraria non è stata costretta a chiudere neanche durante lo scorso lockdown – è chiaro che l’analisi non prende in considerazione il particolarissimo status in cui operano i microbirrifici italiani, la maggior parte dei quali dipende quasi esclusivamente dal canale horeca. In questo momento di grande emergenza bisogna ammettere che le cose cambiano velocemente, anche a seguito di repentini aggiustamenti, e oggi possiamo affermare che per i birrifici italiani c’è qualche spiraglio in più.

Nella notte tra venerdì e sabato scorsi è stato approvato il Decreto Ristori bis, un provvedimento da 2,8 miliardi che prevede nuovi aiuti alle aziende operanti nelle zone più colpite dall’emergenza sanitaria (regioni arancioni e rosse). In realtà il decreto prevede anche lo stanziamento di 340 milioni di euro per garantire l’esonero del versamento dei contributi previdenziali a favore dei birrifici. Queste le dichiarazioni del Ministro Teresa Bellanova:

Nel consiglio dei ministri di questa notte col Decreto Ristori 2 abbiamo stanziato ulteriori 340 milioni di euro per garantire, anche per il mese di dicembre, l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali delle imprese, operanti su tutto il territorio nazionale e appartenenti alle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, comprese le aziende produttrici di vino e birra.
In questa fase così difficile il sostegno alla filiera della vita, alle imprese, alle lavoratrici ed ai lavoratori che vi sono impegnati è imprescindibile.

- Advertisement -

Nel frattempo Unionbirrai si sta muovendo per spiegare alle istituzioni la particolare situazione che stanno vivendo i birrifici artigianali. Come accennato in apertura, è un’operazione complessa ma imprescindibile se si vuole auspicare che i sostegni previsti al canale horeca siano estesi anche ai produttori. Tuttavia sembra che ci siano margini per sperare che l’azione di Unionbirrai sortisca l’effetto sperato, come annunciato su Facebook dalla stessa associazione:

Dopo una settimana di intenso lavoro presso i Ministeri interessati, al fine di rappresentare le istanze dei Piccoli Produttori Indipendenti di Birra Artigianale, oggi possiamo comunicare l’apertura di un tavolo di discussione propositivo circa l’inserimento del codice Ateco 11.05.00, ovvero produzione birra, fra le attività beneficiarie del contributo a fondo perduto previsto all’art.1 del D.L. 28/10/2020 n. 137 “Decreto Ristori”.

Non è escluso che la vicenda viri in positivo in tempi relativamente brevi, poiché, come sottolineato da La Pinta Medicea, l’articolo 1 del Decreto Ristori prevede espressamente che possano essere individuati ulteriori codici ATECO rispetto a quelli stabiliti in prima istanza, a condizione che appartengano a categorie danneggiare dalle restrizioni applicate di recente. Sarebbe un altro piccolo aiuto al settore, non certo decisivo ma comunque importante.

- Advertisement -

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

Ultimi articoli

Il tradizionale racconto di Natale birrario per augurarvi buone feste

La vigilia di Natale è solitamente un giorno di...

Il fondatore di Ratebeer ne annuncia la chiusura: da febbraio addio al sito di rating birrario

Con un breve messaggio sul forum del sito, la...

Come nasce la grafica di una lattina? Il processo creativo di Jungle Juice

Oggi il mercato italiano della birra artigianale è una...

La Primatia di Birranova trionfa al concorso Xmas Beers di Unionbirrai

La quarta edizione del concorso Xmas Beers, organizzato da...

Newsletter

Al bancone è la nostra newsletter quindicinale con notizie, iniziative ed eventi sulla birra artigianale.

Seguici

28,406FansMi piace
14,386FollowerSegui
6,210FollowerSegui
272IscrittiIscriviti

La Primatia di Birranova trionfa al concorso Xmas Beers di Unionbirrai

La quarta edizione del concorso Xmas Beers, organizzato da Unionbirrai e dedicato alle birre natalizie in tutte le loro incarnazioni, si è concluso con...

Nella Legge di bilancio una svolta epocale per le accise sulla birra

All'inizio di novembre avevamo introdotto la consueta discussione annuale sulle accise con una notizia incoraggiante: la Commissione Agricoltura alla Camera aveva infatti espresso parere...

Nuovi loghi, etichette e identità visive per Birrificio Veneto, Radiocraft e Free Lions

La birra artigianale in Italia sta vivendo un momento di stallo, se non di difficoltà. È a tutti chiaro che il periodo di crescita...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui