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Cultura birraria e geografia: regioni reali o immaginarie legate alla birra

Ammettiamolo: se non fosse stato per la birra, non avremmo mai acquisito alcune nozioni relative ad altri settori. Ad esempio rimango sempre affascinato dalle conoscenze geografiche che mi ha regalato la nostra bevanda: esistono città o regioni che non avrei mai conosciuto (figuriamoci visitato!), se non avessi approfondito la storia della birra e il suo legame con alcune culture locali. Oggi chiunque apprezzi le fermentazioni spontanee avrà sicuramente sentito nominare il Pajottenland; dubito però che lo conosca chi non condivide la stessa passione. In quanto beer lover sentiamo spesso parlare di Franconia, di New England o di Cascadia, ma poco sappiamo sulle reali caratteristiche di queste regioni. Alcune esistono da un punto di vista amministrativo, altre sono solo immaginarie. Alcune si estendono per centinaia di chilometri, altre sono circoscritte a un territorio molto ristretto. Ecco allora cinque profili di altrettante regioni famose per la birra, ma che difficilmente troviamo sui libri di geografia.

Franconia (Germania)

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Cominciamo dalla regione tedesca famosa per le sue birre affumicate e per conservare le antichissime tradizioni della cultura brassicola locale. Saprete chiaramente che la Franconia si trova in Germania, ma dove esattamente? In linea di massima può essere considerata la parte più settentrionale della Baviera, ma in realtà i suoi confini non sono ben definiti. Non è considerata infatti un’unità in senso politico o amministrativo, tanto che si estende ben oltre i limiti del suo Land di appartenenza: è costituita non solo dalle tre circoscrizioni bavaresi Unterfranken, Oberfranken e Mittelfranken (rispettivamente Bassa, Alta e Media Franconia), ma anche da un parte del circondario di Eichstatt, dai circondari della Turingia meridionale e da due regioni del Baden-Wurttemberg. In senso più ampio, dunque, è una regione immaginaria, definita attraverso il dialetto, il suo stemma bianco e rosso e persino le chiese, che hanno tetti dalla forma più appuntita rispetto a quelli del resto della Baviera.

Oltre a essere la regione con la più alta concentrazione di birrifici al mondo (in rapporto alla sua estensione), la Franconia è un luogo dal grande fascino. Il centro economico e culturale è Norimberga, situata nella Media Franconia e abitata da mezzo milione di persone. Possiede un aeroporto internazionale, motivo per cui un viaggio in Franconia comincia facilmente da Norimberga. Ma è impossibile non citare anche Bamberga (poco meno di 70.000 abitanti), fondamentale per la storia culturale e brassicola dell’intera regione. In questi anni ho scritto spesso di Bamberga, quindi è inutile ricordare perché è così attrattiva (o dovrebbe esserlo) per tutti gli appassionati di birra. In questa sede ricordo semplicemente che lo splendido centro storico è stato decretato dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Concludiamo la parte sulla Franconia ricordando che non sono rare le istanze di autonomia dalla Baviera: a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 furono raccolte abbastanza firme per l’indipendenza, che però non venne concessa.

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Pajottenland (Belgio)

Difficilmente sapremmo che al mondo esiste una regione con questo nome se non esistesse il Lambic, la birra a fermentazione spontanea tipica di una parte del Belgio. Il Pajottenland (ma si può scrivere anche Payottenland) è un territorio agricolo molto fertile, situato a sudovest di Bruxelles tra i fiumi Senne e Dendre, nel Brabante fiammingo. In realtà include anche l’hinterland della capitale, poiché comprende una parte dell’agglomerato urbano di Anderlecht. Come per la Franconia, anche i confini del Pajottenland non sono stabiliti in maniera precisa: alcune definizioni abbracciano anche i territori dei comuni di Affligem, Asse e Denderleeuw. È un regione dalla superficie piuttosto contenuta e proprio questo elemento rende ancora più esclusivo il Lambic e gli altri stili da esso derivanti.

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Ovviamente non esistono grandi centri abitati nel Pajottenland. Tra i più importanti, anche per motivi birrari, vanno menzionati Sint-Pieters-Leeuw, Lembeek (da cui deriva il nome della birra a fermentazione spontanea), Beersel, Lot, Dworp, Liedekerke e Halle. Il territorio è quasi esclusivamente pianeggiante e il panorama decisamente rurale. I suoi luoghi (e la vita dei suoi abitanti) sono stati ritratti nelle opere di Peter Bruegel Il Vecchio. È chiaro che per visitare questa zona basta avere come base Bruxelles: dalla capitale ci si può muovere in macchina o anche in pullman.

Alto Palatinato (Germania)

Torniamo in Germania, anzi in Baviera, per parlare del distretto dell’Alto Palatinato (Bezirk Oberpfalz). Può essere considerato il corrispettivo di una provincia italiana e si estende nella parte più orientale del land bavarese, toccando gran parte dei confini meridionali con la Repubblica Ceca. Storicamente corrisponde al Nordgau, una parte dell’antico ducato di Baviera. Non ci sono molte informazioni in più su questa regione, ma andava necessariamente citata perché patria dello Zoigl, l’ancestrale birra “collettiva” di quella parte di Germania. Personalmente ho potuto assaggiarla nel villaggio di Windischeschenbach (poco più di 5.000 abitanti), ma sul sito dello Zoigl sono riportati altri quattro comuni in cui è ancora in vita questa antichissima usanza: Mitterteich (circa 7.000 abitanti), Falkenberg (meno di 1.000 abitanti), Eslarn (circa 3.000 abitanti) e Neuhaus. Per raggiungerla non ci sono molte alternative all’automobile.

New England (Stati Uniti)

Il New England è salito alle cronache birrarie grazie all’ascesa delle IPA torbide che portano il suo nome, tuttavia è una regione molto conosciuta anche al di là dell’aspetto birrario – ad esempio vi dicono nulla i New England Patriots? È formato da sei stati, che occupano la parte più settentrionale della East Coast americana: Maine, New Hampshire, Massachusetts, Vermont, Connecticut e Rhode Island. È una zona con una forte identità, derivante da motivi storici, geografici, economici e culturali. Fu la prima regione degli Stati Uniti a definirsi in quanto tale, rappresentò la culla della letteratura e della filosofia americana e il primo luogo al di là dell’Atlantico in cui si manifestarono gli effetti della rivoluzione industriale. Il clima è peculiare: continentale in termini di temperature, oceanico per le abbondanti precipitazioni e le tempeste marittime.

La città principale è Boston, con più di 600.000 abitanti, e le altre non superano i 200.000. Ciononostante è una regione densamente popolata, con tre stati che entrano nella Top 4 del Nord America in questa speciale classifica. Politicamente il New England è piuttosto all’avanguardia sui temi sociali, almeno in confronto al resto degli Stati Uniti. Da un punto di vista birrario il Vermont è la realtà più interessante, ma anche il resto della regione non è da meno.

Cascadia (Nord America)

Restiamo in Nord America per concludere con la Cascadia (anche chiamata Regione del Pacifico), che in parte coincide con il Pacific Northwest. Da un punto di vista brassicolo è diventata famosa con il momentaneo successo delle Cascadian Dark Ale e, prima ancora, con la diffusione del famoso luppolo Cascade. Non esiste da un punto di vista amministrativo: è bensì una regione immaginaria che comprende gli stati di Oregon e Washington e la provincia canadese della Columbia Britannica. In realtà si estenderebbe oltre questi confini finendo per inglobare parte dell’Idaho, del Montana occidentale, del Wyoming, dello Utah, del Nevada e persino dell’Alaska. Anche in questo caso esiste un’identità molto forte, tanto che ne è stata chiesta più volte l’indipendenza da parte del partito politico che ne cura gli interessi. Le tre città principali sono Seattle (Washington), Portland (Oregon) e Vancouver (Columbia Britannica). È una regione ricca, dove è molto sentito il concetto di libertà personale. È anche una delle zone più interessanti in assoluto per la birra craft del Nord America.

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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4 Commenti

  1. Articolo molto interessante. Aggiungerei anche le zone di Calais per le bière de garde ed il Kent. Chissà, magari qualcuno un giorno si inventerà una padanian pale ale…

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