Il titolo del post si riferisce in particolare all’ultima birra nata dall’ingegno e l’abilità di Agostino Arioli: la IP-BI (il nome è ancora provvisorio), ovvero l’Imperial Pils made in Birrificio Italiano. Come il nome dello stile suggerisce, si tratta di una versione più “decisa” di una semplice pilsner, visto che il livello alcolico e le caratteristiche aromatiche sono più incisive rispetto allo standard. Particolarità di questa birra, che all’estratto originale misura 14,5 gradi plato, è l’uso, durante la fermentazione e la maturazione, di quantità massicce di luppolo Tettnanger appena raccolto. Il ricorso a luppolo “fresco” e non secco regala un’aromaticità assolutamente nuova: la IP-BI “si presenta al naso non molto intensa e piuttosto fruttata, ma appena in bocca sprigiona un retrolfatto sontuoso di fiori e un malto coi fiocchi”.
La IP-BI è stata prodotta in quantità ridotte poiché si è trattato di un esperimento, tant’è che gli unici (pochi) fusti sono stati disponibili solo presso il birrificio stesso. Il risultato è stato tuttavia così convincente da spingere lo staff a programmare un’intera cotta per il prossimo anno. Chissà se tutti i produttori in Italia seguono questa giusta trafila…
Oggi invece torna al Birrificio Italiano la Extra Hop, una delle birre di punta dell’azienda. Si tratta di un’ottima pils, che qualcuno (birraio compreso) preferisce persino all’ammiraglia della casa, la TipoPils. Ogni anno Agostino seleziona i migliori luppoli e sceglie la varietà da usare per l’Extra Hop: quest’anno la preferenza è ricaduta sul Tettnanger, qualità che spicca per la propria eleganza.
Se vorrete essere presenti alla “prima” della Extra Hop, potrete partecipare contestualmente alla Festa del luppolo. Sempre stasera si terrà presso il birrificio un nuovo appuntamento di Atelier Birra, in cui si parlerà delle IPA, stile del prossimo concorso per homebrewer Lurago XMAS (evento di cui parlerò nei prossimi giorni).
Provata!
L’Imperial Pils, intendo.
E’ esattamente come le migliori aspettative te la fanno immaginare (per voi che non l’avete bevuta… ;-p)
Luppolo, luppolo, luppolo…fresco!
Sembra di stare col naso in un campo di fiori primaverile.
E in bocca di imperiale ha solo il grande equilibrio, assolutamente non pesante, riesce a mantenere, incredibilmente, una bevibilità paragonabile all’Extra-Hop, pur facendoti accorgere che c’è più “ciccia”.
Ne hanno fatti tre fusti…marrani.
Ecco, mi ero giusto dimenticato di chiedere se qualche fortunato l’aveva assaggiata! Grazie Schigi per il commento e per aver fatto salire la mia “rosicaggine” a livelli fuori parametro 🙂
……….diavolo di uno Schigi…………arriva sempre prima……………e rosico anchio insieme al Turco……………..un abbraccio a tuttedue……………….Cia
Purtroppo mi devo aggiungere al gruppo di quelli che rosicano, non di quelli che l’hanno assaggiata…
Ciao!
Ciao
interessante…e ovviamente curioso di degustare
Potete dare qualche info aggiuntiva ai due “eventi” riportati in fondo all’articolo
“festa del luppolo” e “atelier birra”
Cercato un po’ ma non ho trovato riferimenti..dove,come,quando?open?
grazie
Davide
Ciao
“Atelier Birra” è il nome dato ad una serie di incontri che un gruppo di appassionati homebrewer, Esperienza Birra,organizzano da anni riuniti intorno al Birrificio italiano e ad Agostino. Ogni incontro permette di approfondire temi legati all’homebrewing, tipo stili, fermentazioni, tecniche di produzione ecc. La partecipazione è libera, e spesso i partecipanti bevono le altrui produzioni casalinghe, fungendo da cavie…
Lo stesso gruppo si sta impegnando nell’organizzazione del concorso Lurago Xmas.
Ciao
A.