A quasi un mese dall’ultima panoramica torniamo a occuparci delle nuove birre italiane, ripartendo dai due eventi che hanno monopolizzato la prima parte di settembre: il Villaggio della Birra e Fermentazioni. Le novità presenti in entrambe le manifestazioni sono state così numerose che è stato impossibile riassumerle tutte nell’ultimo post, così ad esempio non ho citato la nuova collaborazione tra Simone Del Cortivo di Birrone e Gino Perrissutti di Foglie d’Erba, che sono tornati a brassare insieme dopo un anno esatto dal primo esperimento (la Se bevemo fora la baracca). Questa volta la birra si chiama Lui è peggio di me (5%) ed è un’American Wheat Pale Ale con aromi tropicali e resinosi e leggermente acidula e amara in chiusura.
Il Villaggio della Birra è stato anche il pretesto per presentare una seconda novità di Foglie d’Erba, battezzata Pale Mountains Ale (5%). Si tratta di una Pale Ale aromatizzata con resina di Pino delle Dolomiti e certificata PEFC, marchio che viene rilasciato a tutti quei prodotti che utilizzano ingredienti provenienti da boschi che rispettano determinati requisiti di sostenibilità . Curiosamente sono andato a ripescare un mio articolo del 2009 in cui, presentando il birrificio Foglie d’Erba (credo di essere stato uno dei primi ad averne scritto all’epoca), citai due birre denominate all’epoca Mountain Herb Ale e Mountain Pale Ale. La prima delle due prevedeva l’impiego di resina di Pino Mugo, quindi è probabile che la nuova creazione sia la reinterpretazione di quella vecchia ricetta.
Tornando a parlare di collaborazioni, molto interessante è quella andata in scena negli scorsi giorni presso la sede di Birra Amiata. Probabilmente conoscerete la predilezione dei fratelli Cerullo per stili storici o di nicchia, ebbene in questo caso siamo al cospetto di una Cottbusser, antica tipologia tedesca estinta con l’adozione dell’Editto della Purezza. Oltre agli ingredienti “standard”, infatti, questo stile ad alta fermentazione della città di Cottbus – situata non lontano dal confine polacco – prevede l’aggiunta di avena, miele e melassa. E con chi brassare una birra del genere se non con uno dei più grandi custodi delle tradizioni brassicole della Germania? La Grobus è nata quindi dall’incontro con il mitico Andreas Gaenstaller, arrivato in Toscana direttamente dalla Franconia. Ora non resta che assaggiare questo intrigante esperimento.
Giusto un giorno prima della cotta della Grobus, al The Factory di Roma andava in scena la presentazione della nuova birra di Agrilab. Battezzata Dapaura (4,5%), è un American Pale Ale di colore ambrato, con un ventaglio aromatico dominato da note agrumate delicate e persistenti. Al gusto è ovviamente l’amaro a farla da padrone, sebbene in maniera molto moderata. Il finale secco invoglia a un’altra sorsata. L’etichetta, opera ancora di Adrian Sroka, immortala la titolare Silvia con la divisa delle She Wolves (squadra di Roller Derby) e in lontananza il famoso gazometro di Roma.
Scendiamo ancora e fermiamoci in Puglia, dove il birrificio Birranova negli ultimi mesi ha sfornato addirittura tre birre inedite. Come riporta Angelo su Berebirra, la prima è in realtà la riproposizione di una vecchia ricetta: la Negramara Alt Original segna infatti il ritorno della Alt di Donato Di Palma, presente originariamente nella gamma del birrificio ma poi col tempo soppiantata dalla sorella maggiore Negramara Extra (un’American Brown Ale). La Mister X è invece una Belgian Strong Ale piuttosto “tranquilla” (7%), con aromi fruttati, corpo medio e finale leggermente amaro. La Nova Cervogia, infine, rientra nella famiglia dei Gruyt: birre pesantemente aromatizzate con erbe e spezie varie. In questo caso la ricetta prevede artemisia vulgaris, achillea millefolium, verbena odorosa e melissa.
Che ne pensate di alcune delle novità presentate oggi? Avete già avuto modo di assaggiarle? Oppure siete incuriosite da quelle che saranno disponibili a breve sul mercato?
[…] errati questa è la quarta birra che producono insieme – le prime due furono presentate in altrettante edizioni di Fermentazioni, la terza nell’estate del 2018. La nuova Monälli (6%) – occhio […]