Nelle ultime settimane i birrifici italiani hanno sfornato un’infinità di nuove birre, al punto che il post odierno di aggiornamento non basterà per coprirle tutte. A maggior ragione partiamo subito a spron battuto la Street Hop, ultima creazione del laziale Free Lions. Nata in collaborazione con il Barley Wine, la birra è dedicata al progetto M.U.Ro., l’affascinante “museo” di arte urbana recentemente nato nel quartiere romano del Quadraro. Pensata per accompagnare il visitatore tra i murales dell’itinerario artistico, la Street Hop (4,8% alc.) è una Pale Ale single malt, realizzata con luppoli Victoria, Centennial, Columbus e Poralis, oltre a un generoso dry hopping con varietà Mosaic e Cascade. La presentazione è fissata per martedì 21 ottobre alle 21,00, ovviamente presso il Barley Wine. Dettagli sul sito del locale capitolino.
È invece il blog Malto Gradimento a svelarci i segreti della Ciuski, novità che insieme alla Plain ha recentemente rimpolpato la gamma del lombardo Extraomnes. Il protagonista della ricetta è lo zenzero, usato sia candito che fresco per caratterizzare una base che si ispira alle classiche Belgian Ale. Il particolare ingrediente regala freschezza e aromaticità alla birra, oltre a una leggera ma intrigante piccantezza. Il nome è un omaggio al “gatto spaziale” Doraemon e ai suoi “ciuski”, cioè piccole cose magiche che risolvono i problemi. Un po’ come la birra del resto 🙂 . La Ciuski dovrebbe essere disponibile proprio in questi giorni.
Finora abbiamo parlato di birrifici relativamente giovani, ma ancora più giovane è il sardo P3 Brewing, che circa un mese fa ha lanciato la sua quarta birra. Si chiama Riff (4,5%) e può essere definita una Session White Ipa, cioè una IPA molto bevibile, prodotta con una percentuale di frumento e (in questo caso) una speziatura da Blanche. La base fermentabile è costituita da malti Pale e Caramalt, il già citato frumento (maltato e in fiocchi) e avena (in fiocchi). I luppoli invece sono di diversa provenienza: Fuggle, Styrian Golding, Willamette e Citra. Merita una menzione la bellissima etichetta, che segue lo stile di quelle delle sorelle maggiori della Riff. Come la precedente di Extraomnes, è una birra rinfrescante e facile da bere, ancora adattissima a questo scampo d’estate che molti di voi stanno sperimentando.
Scampolo d’estate che rischierà di protrarsi fino a novembre, mese che negli ultimi anni è stato testimone dell’iniziativa sociale Movember. Nato dall’associazione internazionale omonima, il progetto punta a sensibilizzare l’opinione pubblica su temi di salute maschile (come il cancro alla prostata e ai testicoli) invitando i suoi partecipanti a farsi crescere i baffi durante il mese di novembre. Ma cosa c’entra tutto ciò col mondo birrario? Semplice: come segnala Fermento Birra, il birrificio La Buttiga ha deciso di creare una birra per l’occasione, battezzandola proprio Movember e devolvendo tutti i proventi all’iniziativa internazionale. Per la cronaca la Movember è realizzata in collaborazione con i Lyons di Piacenza (squadra locale di rugby) e appartiene allo stile delle American Pale Ale.
E concludiamo con una birra prettamente autunnale, ultima arrivata nella gamma del Birrificio Artigianale Veneziano. Si chiama Pimpi ed è una robusta Pumpkin Ale (7,,2%) per la quale sono state impiegate due qualità di zucca (delica e violino), per un totale di 22 chilogrammi di frutto (in parte caramellato) su 600 litri totali di mosto. La ricetta parte dal pseudo-stile statunitense, ma svestendolo di tutto il “superfluo”, in particolare la classica aromatizzazione con cannella e chiodi di garofano. La spezia utilizzata è invece il coriandolo, usato per bilanciare il gusto di zucca che il birraio Rudy ha voluto valorizzare. Ovviamente il luppolo serve solo per equilibrare la parte dolce (35 IBU).
La sete di questi giorni vi ha spinto a provare qualcuna delle suddette birre in anteprima? Opinioni al riguardo?