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Sesto anniversario di Cronache di Birra: com’era la birra artigianale sei anni fa

CompleannoDopo i grandi annunci dello scorso anno e la birra celebrativa brassata per l’occasione, questa volta ho preferito mantenere un profilo basso. Molti di voi quindi saranno all’oscuro del fatto che oggi Cronache di Birra festeggia il suo sesto anniversario, ricorrenza che anche nel 2014 cade in piena Settimana della Birra Artigianale – a proposito, come avete passato il primo giorno dell’iniziativa? Come accaduto in passato voglio perciò dedicare il post odierno al compleanno del blog, prima di festeggiare in maniera più concreta questa sera stappando qualcosa di particolare. Sei anni passati a scrivere post quotidianamente sono un’eternità in ogni contesto, figuriamoci in un settore come quello della birra artigianale che in Italia sta ancora muovendo i primi passi. Quel sei allora andrebbe forse moltiplicato per dieci (o addirittura cento) per dare un senso di quante cose sono cambiate nel frattempo. Non ci credete? Continuate a leggere…

Era il 4 marzo del 2008 quando scrissi il primo post di Cronache di Birra. Tanti aspetti della birra artigianale italiana erano diversi da oggi, in primis lo stesso blog che state leggendo in questo momento. Sfogliando i primi articoli mi viene da sorridere, un po’ per la loro ingenuità, un po’ per la forma del sito, ancora alla ricerca di una sua dimensione definitiva. Oggi è uno strumento più maturo che in passato, ma quei tempi mi mancano un po’…

Considerazioni nostalgiche a parte, in effetti sei anni fa il settore era ancora molto lontano da quello che è oggi, nel bene e nel male. Ecco allora alcuni esempi che vi dovrebbero far capire cosa significa tornare indietro al 2008 nel mondo della birra.

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  • All’epoca i microbirrifici censiti sul territorio italiano ammontavano “solamente” a circa 200. Oggi sono più o meno 670 e di questi dovrebbero essere attivi circa 600. In sei anni si sono quindi triplicati, un dato straordinario per una nazione tradizionalmente lontana dalla birra. I dati che ho citato provengono da Microbirrifici.org, che se non sbaglio nacque all’incirca un anno prima di Cronache di Birra.
  • Se i numeri sono quelli, è ovvio che tanti birrifici che oggi diamo per sicurezze quotidiane erano lontani dalla loro apertura. All’epoca ad esempio non esistevano Brewfist, Toccalmatto, Loverbeer, Extraomnes, Foglie d’Erba, B94, San Paolo, BirrOne, Vecchia Orsa, Croce di Malto e, naturalmente, tanti altri. Di collaboration brew italiane ne esistevano pochissime (forse solo una) e il fenomeno delle beer firm era qualcosa di totalmente sconosciuto.
  • Quando Cronache di Birra partì ancora Birra del Borgo era ancora lontana dal produrre la sua prima bassa fermentazione, mentre i birrifici del Belgio stavano iniziando a produrre le prime Belgian Ipa, con risultati altalenanti. All’epoca ancora non esisteva il gigante AB-Inbev: la fusione tra le due multinazionali sarebbe avvenuta solo qualche mese dopo. Nei pub inglesi ancora si poteva fumare. Kuaska collaborava ancora con Unionbirrai.
  • Quando Cronache di Birra partì Brewdog aveva aperto da poco meno di un anno e il 4:20 di Roma avrebbe festeggiato il suo primo anniversario solo qualche mese dopo. Il Camra era molto più preoccupato di oggi per la sorte delle Mild. Paolo Polli doveva ancora aprire il primo dei suoi tanti BQ milanesi.
  • Tante manifestazioni ancora non esistevano, ma il Panil Day era già alla sua settima edizione e Artebirra Pasturana alla sesta, mentre il Birra del Borgo Day solo alla terza.
  • A metà 2008 ci si preoccupava che le birre americane fossero troppo estreme, senza sapere che quelle derive sarebbero presto arrivate anche da noi. Le industriali avevano già cominciato a scimmiottare i prodotti artigianali cercando di catturare nuove fasce di consumo: forse non sapevano che nel giro di qualche anno quella strategia sarebbe diventata una tattica difensiva per fermare il loro declino. I nostri birrifici producevano ancora tante birre alle castagne, che veniva visto (in patria e all’estero) come l’unico stile destinato a diventare “italiano”.
  • La cosa incredibile è che nel 2008 i beershop romani si contavano sulle dita di una mano: oggi credo che rasentino la cinquantina se non oltre. E restando all’ambito capitolino, esistevano ancora i Domozimurghi Romani

Mi fermo qui, questi sono solo alcuni degli esempi che mi sono balzati agli occhi ripercorrendo i primi post del blog. È un onore e un piacere essere qui da sei anni a raccontarvi cosa succede nel mondo della birra artigianale, sperando di riuscire a comunicarvi quella passione che continua a guidarmi dopo tutto questo tempo. E allora non resta che farmi gli auguri 🙂 : buon sesto compleanno Cronache di Birra!

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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46 Commenti

  1. Tanti tanti tanti auguri a Cronache e a te!
    Ho avuto il piacere di festeggiare con te il quinto compleanno con la Cronache di IPA (anche se ammetto di ricordare poco della serata 😀 ) e sono d’accordissimo con te che 6 anni, nel campo della birra artigianale sono una vita e pure più. 6 anni fa non sapevo nemmeno come si potesse pensare di brassare in autonomia e ancora avevo qualche dubbio sulla definizione di “Doppio malto”! Ero un appassionato di belga e conoscevo il luppolo solo come possibile ottavo nano!
    Adesso come adesso la prima domanda che mi sorge è: come sarà la situazione tra altri 6 anni? Quanta fetta di mercato avremo preso? Cos’altro verrà “inventato” in questo senso? Sono curiosissimo per carità, ma allo stesso modo cerco di godermi passo passo tutto quello che questo STRABILIANTE mondo ci dà ogni giorno.
    Basta, mi fermo. Mi stappo una ReAle in kilt presa in loco (e che quindi si sa, vale di più!) in tuo onore e buona settimana della birra artigianale a tutti 🙂
    IN HOP WE HOPE!

    • Grazie Bob. Cosa succederà da qui ad altri sei anni? Chissà, di sicuro ci berremo un bel po’ di birre 🙂 . Buona Reale in kilt!

  2. Auguri e complimenti per l’ impegno e la passione con cui cronache di birra si dedica positivamente alla divulgazione ed alla cultura birraria …….baciamo le mani …….Marino

  3. Auguri a te e al blog ed un augurio a tutti: che il Movimento Birra Artigianale sia guidato sempre da passione e da condivisione!

  4. Tanti auguri a te e alla tua “creatura”, Andrea. Ti seguo da poco più di un anno: ho iniziato a farlo per necessità, adesso è diventato un piacere, e sono sicuro che continuerà ad esserlo in futuro. Ad maiora! 😉

  5. Augurissimi. Ti seguo dagli inizi e condivido pienamente le cose che hai descritto. Continua così mi raccomando…Paolo

  6. Tanti auguri a Cronache!
    E complimenti ancora a te, Andrea, per il tuo contributo costante alla (ricca) informazione birraria

  7. auguri a cronache….io ci sono sempre anche se non scrivo…sono nelle retrovie e vigilo sul blog! ciaoooooooooooooo

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