L’articolo del venerdì di Cronache di Birra è solitamente destinato a presentare i prossimi eventi birrari in Italia. Il pezzo di oggi non si sottrae a questa consuetudine, ma coincide anche con l’ultima uscita prima di Natale. L’impostazione dunque è promiscua: alla fine del pezzo trovate i dettagli di due manifestazioni in programma in questi giorni – Mercat Artijanal in Sardegna, cominciata ieri, e l’edizione invernale del Vasto Beer Festival, che si terrà la prossima settimana – ma ne approfittiamo anche per farvi gli auguri. Auspichiamo che possiate passare le festività in serenità con le persone a cui volete bene, ricordandovi che la birra, soprattutto se di tenore alcolico elevato, sarà una preziosa alleata quando sarete costretti a interagire con parenti o conoscenti noiosi e insostenibili. Dunque mangiate tanto e bene, ma bevete anche tante cose buone!
Prima di passare ai due eventi citati poco sopra, come lo scorso anno vi lasciamo con un breve racconto natalizio creato dall’intelligenza artificiale. Questa volta abbiamo chiesto a ChatGPT di riscrivere A Christmas Carol di Charles Dickens con la birra artigianale come elemento centrale della storia. Ecco il risultato:
Era la vigilia di Natale nella nebbiosa Londra, e il vecchio Ebenezer Scrooge, un burbero e avaro birraio artigianale, stava lavorando nella sua birreria fredda e buia. L’odore pungente del luppolo aleggiava nell’aria, e le taniche di birra invecchiavano nei loro angoli scuri. Scrooge, con il suo cappotto logoro e il naso sempre rivolto all’elaborazione di nuove ricette, non aveva tempo né interesse per le gioie del Natale.
La sera di Natale, mentre Scrooge stava contando le sue monete davanti a una pinta di birra amara, fu visitato dallo spirito di Jacob Marley, il suo ex socio birraio. Marley, incatenato da catene fatte di casse vuote e tappi di bottiglia, lo avvertì del destino che lo attendeva se non avesse cambiato strada. Scrooge, tuttavia, sdegnoso, non prese sul serio l’avvertimento.
Durante la notte, Scrooge fu visitato da tre spiriti della birra natalizia. Il primo spiritello, lo Spirito delle Birre Passate, lo condusse a rivedere le sue giovani avventure nel mondo della birra artigianale. Vide se stesso, apprendista entusiasta, assaporare le prime creazioni e condividere momenti di gioia con amici e colleghi.
Il secondo spirito, lo Spirito delle Birre Presenti, lo portò in una taverna locale, dove la gente rideva e brindava alla felicità della stagione. Scrooge notò che la sua birreria, una volta viva e accogliente, era diventata fredda e deserta. Gli spiriti mostravano il presente, il lamento degli operai che lavoravano instancabilmente mentre lui contava ancora le sue monete.
Infine, lo Spirito delle Birre Future lo portò in un futuro in cui la birreria di Scrooge era stata abbandonata, le taniche arrugginite e le ricette dimenticate. Nessun riso, nessuna risata. Scrooge si trovò solo di fronte al triste destino di un birraio che aveva perso la passione e il calore umano.
Al risveglio, Scrooge era cambiato. Si precipitò nella birreria, lanciò via la sua vecchia pinta amara e iniziò a preparare una nuova ricetta. Aprì le porte della sua birreria a tutti, donando birra e calore umano a chiunque ne avesse bisogno. Scrooge divenne un generoso mecenate della birra artigianale, risvegliando il suo spirito natalizio e riportando la gioia nella sua vita e nella vita degli altri.
Da quella notte in poi, la birreria di Scrooge fu rinomata per le sue creazioni straordinarie e la generosità che offriva. L’eco delle risate e dei brindisi risuonò attraverso le vie di Londra, e la birra artigianale divenne il veicolo della trasformazione di Scrooge, diffondendo la gioia del Natale in ogni bicchiere.
Non resta che passare agli eventi birrari e rinnovarvi i nostri migliori auguri. Buone feste!