Oltre a essere una nazione meravigliosa, il Belgio rappresenta un caso di convivenza etnica e linguistica unica al mondo. Solitamente questo aspetto è identificato dalla contrapposizione tra le comunità fiamminga e vallona, ma spesso ci si dimentica che nel paese esiste un’altra piccola comunità linguistica, quella germanofona. Quest’ultima, che è riconosciuta ufficialmente come le altre due, ha sede nella città di Eupen e si concentra nella zona sud-est del Belgio, nelle regioni a ridosso del confine con la Germania (tecnicamente è ancora Vallonia). Conta circa 75.000 abitanti e comprende appena nove comuni, eppure vanta la stessa semi-autonomia di Fiandre e Vallonia: possiede un consiglio, un organo legislativo ed un governo esecutivo. Ve ne parlo oggi perché dalla prossima settimana sarò proprio a Eupen per partecipare in qualità di giudice all’undicesima edizione del Brussels Beer Challenge. Per me sarà la prima volta che mi capiterà di andare in Belgio e sentire parlare tedesco!
Il Brussels Beer Challenge non ha certo bisogno di presentazioni, essendo ormai uno dei più importanti concorsi birrari d’Europa, se non del mondo. I numeri sono lì a dimostrarlo: quest’anno saranno valutate 1.800 birre da un centinaio di giudici internazionali, che assegneranno i riconoscimenti in base alle circa 90 categorie previste dal concorso. Le iscrizioni sono in linea con il record storico del 2021 (1810) e dimostrano un costante interesse per il contest belga nonostante il periodo di incertezze economiche. Chiaramente la nazione più rappresentata sarà il Belgio (410 birre da 120 birrifici), ma la partecipazione dal resto del mondo è molto alta. Non mancherà una folta rappresentanza italiana, con i nostri birrifici che confermano anche quest’anno la loro predilezione per un concorso che ha sempre regalato grandi soddisfazioni. L’obiettivo sarà migliorare il record di medaglie dello scorso anno (33 di cui 11 d’oro).
A tal proposito ricordo una delle grandi novità previste dal Brussels Beer Challenge 2022: l’assegnazione del Trofeo Cronache di Birra alla migliore birra italiana iscritta al concorso. La creazione che avrà totalizzato il punteggio più alto riceverà questo riconoscimento speciale, che sarà consegnato nel corso di una cerimonia ad hoc di cui sveleremo i dettagli più avanti. Il birrificio premiato inoltre parteciperà a uno degli appuntamenti ufficiali della Italy Beer Week 2023 e potrà inserire la propria birra in una box speciale firmata Brussels Beer Challenge che sarà acquistabile su 1001 Birre dopo la cerimonia di premiazione. Trovate tutti i dettagli su questa iniziativa nell’articolo che abbiamo pubblicato per l’occasione a inizio settembre. Ricordo infine che il Brussels Beer Challenge è un concorso partner dell’IGA Beer Challenge, i cui assaggi si sono tenuti qualche giorno fa.
Se come me amate le statistiche, il concorso belga ne ha comunicate di molto interessanti. Una delle categorie più “popolose” dell’edizione 2022 sarà quella delle Tripel, con oltre 100 produzioni iscritte. In un’epoca in cui dominano le luppolate di stampo moderno, è confortante sapere che a tenere botta è uno dei più importanti stili tradizionali del Belgio. Valutare questa difficile tipologia brassicola sarà molto interessante, anche perché le circa 60 Tripel prodotte dai birrifici di casa dovranno confrontarsi con le restanti straniere, provenienti soprattutto da Francia, Paesi Bassi, Finlandia, Stati Uniti, Cina, Svezia e Ucraina. La famiglia delle birre affinate in legno si conferma in crescita, mentre le nazioni rappresentate saranno ben 41. Da tenere d’occhio la categoria 8.7, quella denominata “Italian style Grape Ale”: sarà interessante verificare chi finirà sul podio, ma intanto è apprezzabile la scelta dell’organizzazione di mantenere l’aggettivo “Italian” nel nome.
Passerò quindi gran parte della prossima settimana in Belgio, valutando birre e scoprendo una regione del paese che ancora non conosco – in passato ne ha scritto parzialmente Niccolò Querci. Tornerò in Italia giusto in tempo per preparare gli ultimi dettagli per l’evento con Porta Bruciata e Italian Hops Company: un seminario online sul luppolo che rientra nella serie Italia a sorsi di Formazione Birra. L’appuntamento ha segnato il tutto esaurito e sono convinto che sarà un’esperienza unica per tutti i partecipanti. Ma prima toccherà al Brussels Beer Challenge, quindi vi lascio con una curiosità: fu proprio la comunità germanofona a presentare la domanda per rendere la cultura brassicola del Belgio uno dei patrimoni mondiali dell’Unesco. La richiesta fu accettata nel 2016, cosa che invece non era avvenuta per quella tedesca tra anni prima. In pratica la Germania fu beffata dalla Germania belga.
[…] Come anticipato qualche giorno fa, la scorsa settimana si è tenuta l’undicesima edizione del Brussels Beer Challenge, uno dei più importanti concorsi birrari d’Europa. A dispetto del nome, la sede cambia ogni anno: un paio di edizioni si sono effettivamente svolte nella capitale, ma in realtà negli anni l’iniziativa si è tenuta in diverse città del Belgio, come Anversa, Liegi, Lovanio e Mechelen. Quest’anno si è spostata nella regione denominata Ostbelgien, o Belgio orientale, dove risiede la terza e più piccola comunità linguistica del paese, quella germanofona. Gli assaggi si sono tenuti presso Eupen, piccolo comune al confine con la Germania e sede istituzionale della comunità locale. Personalmente ho avuto l’onore di partecipare al Brussels Beer Challenge in qualità di giudice – è stata la mia quarta presenza assoluta – opportunità che mi ha anche permesso di conoscere una parte del Belgio che ancora non avevo visitato. Come sempre, infatti, il concorso è stato per noi esaminatori un mix di assaggi ed esperienze presso birrifici e altri luoghi della zona. […]