Autunno è tempo di castagne e, ovviamente, di birre alle castagne. Più volte abbiamo ricordato come questa tipologia di birra è estremamente diffusa in Italia, al punto che in molti (primo fra tutti Kuaska) la hanno elevata a primo e unico stile birrario tipicamente italico. In passato ho addirittura proposto di trovare un nome alla categoria, così da definire queste produzioni in modo univoco e distintivo. Su Microbirrifici.org sono catalogate sotto la denominazione Chestnut, che mi sembra piuttosto valida. A proposito del sito in questione, col suo supporto ne approfitto per offrire una panoramica delle birre alle castagne italiane.
Nel nostro paese ci sono birrifici che hanno dedicato un’importante parte della loro produzione a questo frutto. E’ il caso ad esempio dell’emiliano Beltaine, che vanta ben 4 prodotti a tema (prodotti di spicco, peraltro): Beltaine Doppio Malto, Birra di Natale, Beltaine Bianca e una “ridondante” Beltaine alle Castagne. Anche il toscano Amiata non scherza, visto che nella sua ampia gamma propone la Bastarda Rossa e le sue evoluzioni Bastarda Doppia e Bastarda Tripla, più una sorpresa che conoscerete tra qualche mese. Parlando però di birrifici che hanno legato la propria immagine alla castagna, quello forse più celebre non è italiano, bensì francese: si tratta della birra corsa Pietra, che tuttavia di solito non è considerato un prodotto eccelso.
L’associazione Unionbirrai ha sempre sostenuto questa tipologia di birra, considerandola ad esempio una categoria a se stante nel Premio Birra dell’Anno, il concorso più importante a livello nazionale. Lo scorso anno furono premiate nell’ordine Castegna di Valscura, Falt Truna di Corte di Campiglia, la già citata Beltaine alle Castagne, Caravina del Lariano e Palanfrina di Troll. Il podio dell’edizione precedente (2008) fu invece occupato da due birre di Beltaine, intervallate dalla seconda posizione della Lom del toscano Cajun.
Ma come dicevamo in apertura, gli esempi in Italia sono tantissimi. Eccone allora alcuni: Balù (Almond ’22), Bastarnà (Montegioco), Birolla (Birrificio di Como), Castagnale (Birra del Borgo), Castagnasca (Busalla), Duff (Mostodolce), Gabiana (Menaresta), La Petrognola alle castagne (Petrognola), Nivura (Scarampola), Oktober Chest e Golden Season (Lodigiano), Strada San Felice (Grado Plato). Come accennato, una lista completa e aggiornata la trovate su Microbirrifi.org (sperando che questa volta non ci siano errori 🙂 ): attualmente si contano ben 52 produzioni di microbirrifici italiani.
Come spiegare il successo delle birre alle castagne in Italia? Innanzitutto con l’ampia disponibilità dell’ingrediente principale, che si può utilizzare in diverse maniere: come farina, intere essiccate, secche, in forma di miele di castagno (anche se in quest’ultimo caso sarebbe più corretto parlare di “birra al miele”. Inoltre l’uso di un ingrediente atipico ha assecondato la creatività dei birrai italiani, che spesso desiderano proporre qualcosa di diverso rispetto a un’offerta standard. Infine, l’uso di castagne locali permette di legare il prodotto al territorio, aspetto spesso ricercato dai produttori nostrani.
Benché le birre alle castagne siano molto diffuse in Italia, mi è capitato più volte di recepire il disinteresse di alcuni consumatori per questa tipologia, che invece personalmente apprezzo non poco (se la birra è ben fatta, ovviamente). E a voi piacciono le birre alle castagne? Quali sono le vostre preferite?
Impazzisco per le birre alle castagne! La Palanfrina del birrificio Troll è davvero eccezionale! La Petrognola è meno dolce e ha un retrogusto fumè.
In un viaggio in Belgio,parlando con un birraio locale,mi disse che finalmente in Italia si era creato uno stile birraio e fù citato proprio la birra alla castagna……
ne ho assagiate un buon numero,devo dirè che Birolla è nella mia top personale,per il fatto che usano le caldarroste,e quest ultime sono a mio avviso il modo migliore per avere una birra di castagna dove le due cose si possano fondere armoniosamente,spesso e volentieri in molte birre la castagna è veramente poco presente.
Ho da poco avuto la possibilità di bere (con molto gusto) la birra di castagne del Micro San Gabriel (TV), che fa anche la birra al radicchio rosso e al peperone di Zero Branco (che non ho assaggiato però….).
Consiglio vivamente, anche se non di facile reperibilità….
Well, I have to protest here.
I’m the one who pointed to Kuaska a few years back at the Birra dell’Anno judging in Milan, that chestnut beers were becoming a bit of an Italian specialty ! ;oD
Kuaska would probably confirm this, but please don’t take me too seriously.
What’s important is that there are so many great beers with a lot character using chestnuts brewed in Italy nowadays, whereas the French, who arguably came up with the idea never did get much further than the rather bland Pietra amber lager…
@Laurent
Giustamente diamo a Cesare ciò che è di Cesare e a Laurent ciò che è di Laurent 😉
Quando capiterà, chiederò conferma a Kuaska 😛
…posso dire la mia? 🙂
Scusate, il mio intervento di prima potrebbe essere male interpretato.
Intendevo riallacciarmi alla domanda finale del post e rispondere che la birra alle castagne che preferisco è quella che mi faccio io :-)…
Cmq, scherzi a parte, oltre ad apprezzare molto la birra alle castagne, lo considero un motivo di orgoglio del panorama birraio italiano.
@ Braska
E hai ragione,è l’unica fino ad ora che rispecchia un qualcosa d’italiano nella birra…..
Bhè, devo dire che io ho avutomodo di apprezzare quella di “32, via dei birrai” e l’ho trovata davvero gradevole…
Una bella iniziativa l’ho scovata a due passi da casa mia. In tre paesini vicini a Varese c’è un Consorzio Castanicoltori che fa produrre la propria birra al “Valle Celio” in Piemonte. Ne ho parlato qui: http://www3.varesenews.it/blog/maltogradimento/?p=438