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Carlsberg entra in Mikkeller: ceduto alla multinazionale il 20% del marchio danese

Era da qualche anno che si vociferava di una possibile entrata di Carlsberg in Mikkeller, almeno dal 2020. Ora è però ufficiale: con un comunicato stampa pubblicato ieri, Mikkeller ha confermato il raggiungimento di un accordo con Carlsberg che prevede la cessione del 20% delle quote societarie alla multinazionale. Si tratta ovviamente di una notizia fondamentale per il futuro di una delle più celebri beer firm del pianeta, fondata nel 2003 da Mikkel Borg Bjergsø e trasformatasi in pochi anni in un brand esportato in 50 paesi e proprietario di diversi locali in Europa e nel resto del mondo. L’ingresso di Carlsberg avrà come obiettivo esclusivo il rafforzamento della distribuzione delle birre di Mikkeller in Danimarca, ma, sebbene il grosso delle quote rimarrà in mano a Bjergsø, è chiaro che questa partnership ha una valenza simbolica importantissima.

Come spiegato, il flirt tra Mikkeller e Carlsberg va avanti da tempo. La prima avvisaglia si era avuta con la comparsa delle birre Carlsberg nell’ecommerce di Mikkeller, una novità che aveva alimentato un certo scalpore nell’ambiente. La vicenda più eclatante risale però al 2020, quando il ruolo di CEO di Mikkeller fu assunto da Kenneth Madsen, con una precedente militanza proprio nella multinazionale danese. Madsen lasciò poi l’azienda nel 2022 e in quell’occasione ci fu un rimpasto nell’organigramma, che portò alla definizione di un comitato esecutivo composto da Martin Connie Pinborg (CFO e direttore), Mikkel Bjergsø (fondatore and direttore creativo) e Ditte Lassen-Kahlke (consigliere generale e presidente del consiglio di amministrazione). Un elemento che restituisce il senso delle dimensioni raggiunte da Mikkeller in circa soli dieci anni. Non deve dunque meravigliare se le quote acquistate da Carlsberg provengano dal gruppo Orkila, un fondo d’investimento che era entra in Mikkeller nel 2016 e che fino a qualche giorno fa rappresentava il secondo azionista dopo lo stesso Bjergsø.

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Come sempre in questi casi non mancano le dichiarazioni dei protagonisti. Quelle di Bjergsø ostentano toni rassicuratori, ma sappiamo che in casi del genere lasciano il tempo che trovano:

Questo per me è un grande giorno. Quando quasi 20 anni fa ho cominciato a dedicarmi alla produzione brassicola, l’ho fatto con entusiasmo e con l’ambizione di fornire a molte più persone l’accesso a una birra di alta qualità. Per molti anni ci siamo riusciti, ma ci mancavano canali di vendita consolidati. Grazie al notevole apparato di vendita di Carlsberg, questa partnership ci offre l’opportunità di raggiungere molti più consumatori.

Il 2023 è stato un anno davvero positivo per Mikkeller. Dopo alcuni anni difficili siamo riusciti a rimettere in sesto l’attività e la nostra redditività. Ora, con l’ingresso di Carlsberg, la nostra distribuzione in Danimarca sarà portata a un livello superiore. Sono entusiasta pensando ai prossimi anni, in cui saremo pronti a posizionare la Danimarca sulla mappa delle migliori nazioni produttrici di birra a livello mondiale.

Piuttosto prevedibile anche il commento del CEO di Carlsberg Danimarca, Peter Haahr Nielsen:

Siamo molto lieti di avviare questa partnership con Mikkeller. Mikkeller è un marchio forte e faremo tutto il possibile per aiutarlo a raggiungere un successo ancora maggiore tra i clienti e i consumatori danesi. Abbiamo un interessante portafoglio di birre speciali e, grazie a questa partnership, saremo in grado di offrire a clienti e consumatori varietà ancora più uniche in questa categoria. Siamo intenzionati a far sì che Mikkeller mantenga le sue caratteristiche peculiari, mentre noi, con il nostro apparato di distribuzione, contribuieremo alla crescita del marchio.

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Il comunicato riassume poi i cinque punti salienti dell’accordo:

  1. il controllo dell’azienda rimarrà in mano a Bjergsø, confermato CEO;
  2. i locali a marchio Mikkeller continueranno a operare con i team attuali;
  3. Carlsberg acquisirà il 20% delle quote societarie da Orkila;
  4. l’accordo diventerà operativo nella seconda metà del 2024;
  5. Mikkeller continuerà a sviluppare decine di nuove birre all’anno e resterà un marchio indipendente a livello globale.

L’ultimo punto è chiaramente il più controverso, perché è ben risaputo che accordi del genere sono spesso l’anticamera di un progressivo inserimento delle multinazionali nel controllo dei piccoli marchi. Insomma, in molti oggi scommettono che prima o poi Carlsberg finirà per acquisire anche le restanti quote societarie. Non resta che verificare se e quando questo avverrà.

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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