Annunci

Vendesi Sala Cotte da 5 hL e attrezzatura specialistica

Birrificio vende sala cotte da 5 hL e attrezzature....

Il Birrificio BIRA vende impianto completo con sala cottura da 2,5/2,7 hL

Il Birrificio BIRA vende, preferibilmente in blocco, impianto completo...

Birrificio dell’hinterland milanese cede intera attività o vende impianto produttivo

Si propone in vendita brewpub nell’hinterland milanese, avviato nel...

Scoperto in Egitto il più antico grande birrificio della storia (3100 a.C.)

In questi giorni le testate di tutto il mondo stanno rilanciando la notizia di una straordinaria scoperta archeologica avvenuta in Egitto. Una spedizione egiziano-americana avrebbe infatti rinvenuto i resti di quello che si candida a essere il più antico birrificio su grande scala conosciuto fino a oggi e datato intorno al 3.100 a.C. Il ritrovamento è avvenuto nella zona di Abido (o Abydos), una delle due città sante dell’antico Egitto e particolarmente devota all’adorazione di Osiride – il mito narra che la testa della divinità fosse conservata all’interno di uno dei suoi templi. La scoperta ribadisce l’importanza della birra all’interno delle prime civiltà egizie e fornisce nuovi preziosi dati per capire il ruolo della bevanda nella società dell’epoca, nonché diversi aspetti produttivi. La ricerca ha infatti permesso di scoprire dettagli non trascurabili sulla struttura e il funzionamento di questa specie di birrificio ante litteram.

Secondo le analisi degli archeologi, il complesso brassicolo si estendeva su una superficie di 20 metri per 2,5 metri ed era composto da otto sezioni indipendenti. Ogni sezione conteneva circa 40 vasche circolari realizzate in terracotta, disposte su due file. I contenitori, tenuti fermi da perni in argilla piantati nel terreno e disposti ad anello, erano utilizzati per riscaldare il mix di cereali e acqua, svolgendo la stessa funzione dei moderni tini di ammostamento. Presumibilmente la fermentazione avveniva nelle stesse vasche, che quindi assolvevano all’intero processo produttivo. Secondo i calcoli del dottor Matthew Adams, a capo della spedizione insieme alla dottoressa Deborah Fishak, il “birrificio” era utilizzato per la fabbricazione della bevanda su larga scala: si ipotizza che fosse in grado di garantire la produzione di 224 ettolitri di birra durante ogni singola cotta!

- Advertisement -

Interessante è la posizione del birrificio, situato nei pressi della necropoli di Abido, una zona in cui si tenevano spesso rituali e sacrifici di stampo religioso. Sappiamo da tempo che per gli antichi Egizi la birra svolgeva diverse funzioni: era un alimento, un bene di scambio, un medicinale e, per l’appunto, un prodotto utilizzato durante i riti dedicati alle divinità del pantheon locale. Ciò che sorprende è la dimensione del complesso brassicolo, apparentemente sovradimensionato rispetto alla sua destinazione d’uso principale. D’altro canto la scelta del sito di costruzione non appare affatto casuale, segno evidente dell’ampio uso della birra durante le funzioni religiose.

- Advertisement -

Vale la pena ricordare che la struttura era già stata individuata all’inizio del XX secolo da una spedizione archeologica britannica, che però non aveva approfondito gli scavi. Con il passare del tempo si erano perse le tracce della posizione del sito, in mancanza di una precisa documentazione delle sue coordinate. L’attuale missione archeologica è quindi dapprima risalita alla posizione del sito archeologico, dunque ha proceduto con gli scavi, arrivando alla sorprendente scoperta che ora sarà oggetto di ulteriori approfondimenti. Come accaduto in passato per altri ritrovamenti, sarà interessante capire se esistono tracce delle birre prodotte in loco utili per risalire alle caratteristiche arcaiche della bevanda.

- Advertisement -

La scoperta egiziana è stata favorita dal recente impulso che le istituzioni hanno fornito all’archeologia con l’obiettivo di risollevare le sorti del turismo nella nazione. La spedizione però ha fornito dati fondamentali per riscrivere la storia della nostra bevanda e per rafforzare le considerazioni circa il suo ruolo in attività legate alla religione e alla spiritualità. È dunque confermata l’ipotesi della professoressa Li Liu, che nel 2018 guidò un team che scoprì tracce di produzioni brassicola risalenti a 13.000 anni fa. In quell’occasione spiegò un concetto straordinario:

Questa scoperta mostra che produrre l’alcol non era necessariamente il risultato di un surplus nella produzione agricola, ma che la birra veniva sviluppata, almeno in parte, per ragioni legate a rituali e necessità spirituali, prima dell’agricoltura.

A quanto pare la storia della birra è destinata a riservare ancora tante sorprese…

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

Ultimi articoli

L’entusiasmante incontro tra birra artigianale e specialty coffee

Da alcuni anni il caffè, e in particolare lo...

La Christmas Crumble di Lariano è la migliore birra di Natale secondo Unionbirrai

Negli scorsi giorni Unionbirrai ha reso pubblici i risultati...

Nuovi locali per i birrifici Brewfist, Mudita, Hype Brewing, Giustospirito e Doppio Malto

Delle continue aperture che si stanno susseguendo a Milano...

Il revival delle Lager: nascita ed evoluzione delle basse fermentazioni italiane

Oggi, 10 dicembre, è il National Lager Day, una...

Newsletter


Seguici

30,861FansMi piace
16,551FollowerSegui
6,056FollowerSegui
294IscrittiIscriviti

La caduta di un’icona: Rogue Ales chiude tra debiti, sfratti e silenzi

In questi giorni il mondo della birra artigianale americana (e non solo) è scosso dalle gravi difficoltà che stanno investendo Rogue Ales, uno dei...

13 ori, 11 argenti e 10 bronzi: ancora un’ottima prestazione italiana al Brussels Beer Challenge

Qualche ora fa, nell'ambito dell'Horeca Expo di Gent, sono stati svelati i risultati del Brussels Beer Challenge, uno dei concorsi birrari più prestigiosi al...

Il futuro del luppolo è l’equilibrio? Le varietà Dolcita e Vera tracciano una nuova rotta

Le birre succose e tropicali hanno raggiunto il loro punto di saturazione? Difficile immaginare che la passione per gli aromi di frutta esotica svanisca...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ads Blocker Image Powered by Code Help Pro

Disabilita il blocco degli annunci!

La pubblicità permette di supportare il nostro lavoro quotidiano. Su Cronache di Birra troverai pubblicità discrete e non invadenti, relegate a normali banner (no pop-up, no video a tutto schermo, ecc.). Il ricorso agli Ad Blocker, inoltre, blocca il contenuto di alcuni articoli, rendendolo invisibile insieme alle pubblicità. Per favore disabilita il tuo Ad Blocker e poi clicca sul tasto Aggiorna per continuare a navigare su Cronache di Birra.