Quando questo post andrà online sarò già da qualche ora a Milano, prima tappa di una lunga trasferta personale che si protrarrà per il resto della settimana. Nella città della Madonnina resterò qualche giorno per partecipare a Craft Beer Italy, dove modererò alcuni dei tantissimi seminari che animeranno la due giorni meneghina. Poi mi trasferirò a Bra, nel cuore delle Langhe, per presentare il mio libro Dieci anni di Cronache di Birra nell’ambito di Hoppiness, manifestazione al suo debutto ma già molto interessante. E poi presumibilmente farò tappa a Salerno per qualche ora di relax prima del mio ritorno nella Capitale. Insomma, saranno giorni sicuramente impegnativi.
Quest’anno rispetto a Craft Beer Italy nutro una grande attesa. Dopo l’ottima edizione di rodaggio che si tenne a novembre 2017, l’evento a firma NurnbergMesse Italia – per intenderci quelli del Brau Beviale di Norimberga, la più grande fiera del beverage in Europa – punta a compiere un importante salto di qualità. E gli ingredienti per riuscirci ci sono tutti: una location più grande (il prestigioso MiCo Lab nel complesso CityLife), la conferma di partnership importanti (per citarne alcune, quelle con Doemens, VLB Berlin e Unionbirrai), un lungo e valido elenco di espositori (parliamo di fornitori per birrifici) e soprattutto un programma di conferenze di primissimo piano, che rappresentano il cuore della manifestazione.
A proposito delle decine di appuntamenti che si alterneranno tra mercoledì 27 e giovedì 28 marzo, ne segnalo un paio che ritengo particolarmente interessanti anche per chi non è addetto ai lavori. Giovedì alle 11,30 sarà ospite Burke Dignam del birrificio americano Trillium, uno dei produttori più in voga a livello mondiale, che illustrerà il delicato equilibrio che esiste tra qualità e innovazione. Un tema fondamentale per il nostro settore, che grazie a Craft Beer Italy sarà affrontato da un relatore di primaria importanza: bel colpo! Il giorno prima, cioè mercoledì alle 14,30, si terrà invece un workshop condotto da Kuaska sul suo argomento preferito: il Lambic, inteso come anello di congiunzione tra il mondo della birra e quello del vino. Come accennato questi sono solo due degli approfondimenti che si susseguiranno durante la manifestazione e probabilmente i meno tecnici: per il resto il programma prevede conferenze su lievito, enzimi, confezionamento, produzione, luppolo, distillazione, analisi del settore e altro ancora. Potete consultare l’elenco completo sul sito di Craft Beer Italy.
Concluso l’evento milanese mi trasferirò a Torino e poi, il giorno dopo, a Bra (CN). Qui, come spiegato, avrò l’occasione per presentare il mio libro all’interno di Hoppiness. Del festival in questione ho già scritto negli stessi giorni, ma vale la pena ricordare che il format punta a parlare di birra artigianale con un occhio di riguardo per il suo legame con la terra. Parteciperanno allora solo birrifici agricoli (o che comunque possiedono un legame con questo tema) e l’evento sarà arricchito da un corposo programma di laboratori sensoriali, confronti tra birra e vino, abbinamenti gastronomici, approfondimenti sulle materie prime e altro ancora. La stessa gastronomia avrà un occhio di riguardo per il territorio, con tante specialità locali. La presentazione del libro è prevista per venerdì 29 alle 19,00, ma il mio consiglio è di dare un’occhiata a tutti gli appuntamenti in programma durante Hoppiness.
Poi come detto mi trasferirò per qualche ora a Salerno, ma quella è un’altra storia. Il sito continuerà a essere aggiornato anche in questi giorni, ma se desiderate una visione privilegiata sugli eventi in questione vi consiglio di seguire i canali Facebook e Instagram di Cronache di Birra. Ci vediamo in giro!