Ottobre è uno dei mesi dell’anno in cui registriamo il maggior numero di birre inedite in Italia, per diverse ragioni. In parte raccogliamo gli effetti del ritorno a regime della produzione brassicola dopo il periodo estivo, quando inevitabilmente le novità tendono a diminuire. Non bisogna però dimenticare anche la presenza in calendario di alcuni festival birrari (su tutti Eurhop), che diventano il pretesto per i birrifici per presentare qualcosa di nuovo. Insomma, in queste settimane si avverte nell’ambiente un grande fermento, di cui vi diamo parzialmente conto nell’articolo odierno e in maniera più dettagliata sulla nostra piattaforma Whatabeer.
Ca’ del Brado
Negli ultimi anni l’elenco di Italian Grape Ale prodotte nel nostro paese è cresciuto sensibilmente, con alcuni birrifici che hanno addirittura ideato linee speciali per questa tipologia. È il caso di Ca’ del Brado (sito web) e della sua Û, serie di Wild IGA a cui si sta per aggiungere la nuovissima Û Koi (7,9%). Sarà presentata ufficialmente giovedì 10 ottobre ed è realizzata con un 12% di uva di Lambrusco Grasparossa della giovane cantina di vini naturali Koi, con sede a Valsamoggia (BO). Il mosto è stato fermentato in maniera spontanea dai microrganismi presenti sugli acini, per poi seguire un affinamento in botte di circa un anno, con le bucce in macerazione. Il risultato è una birra di colore rubino, con un profilo aromatico caratterizzato da intense note di frutta rossa ed erba falciata, accompagnate da sfumature funky e speziate, il tutto arricchito dalla complessità conferita dal legno.
Wild Raccoon
Sono due le novità annunciate di recente dal giovane birrificio Wild Raccoon (sito web) di Udine. La prima si chiama Keep Telling the Story (6,6%) ed è definita Oat Cream IPA perché la presenza massiccia dell’avena la rende decisamente morbida e opalescente. Il mix di luppoli utilizzati prevede due varietà sperimentali (HBC 586 e HBC 630) accanto al più convenzionale El Dorado, per un bouquet che rimanda a frutta tropicale, ciliegie candite, frutta a nocciolo e lamponi. La seconda new entry si chiama invece Excommunicado (6,4%) ed è una West Coast IPA ideata in collaborazione con il distributore 1001Birre. Piuttosto in stile, è luppolata con Centennial, Simcoe e Talus per un profilo aromatico che richiama gli agrumi, la resina di pino e la frutta a nocciolo.
Elvo + Liquida
Una delle due collaborazioni della panoramica odierna coinvolge i birrifici Elvo (sito web) e Liquida (sito web), con lo zampino del Donkey Pub (sito web) di Albaredo di Vedelago (TV). I due produttori infatti hanno unito le forze per creare una nuova birra in occasione dell’Oktoberfest del locale veneto, battezzata Donkhell (4,7%). Si tratta di una Helles rivisitata in chiave moderna, dunque presumibilmente contraddistinta da una componente amara più decisa e magari da una luppolatura non (esclusivamente) continentale. L’evento del Donkey Pub si è tenuto lo scorso weekend, ma non è escluso che la Donkhell sia ancora disponibile alle spine del locale.
War
Molto particolare è la creazione inedita annunciata di recente dal birrificio lombardo War (sito web). Si chiama Tea-Rex (2,8%) e, a differenza di quanto si potrebbe immaginare, non prevede l’aggiunta di tè come elemento caratterizzante. È invece una Golden Ale britannica molto convenzionale, con una gradazione alcolica leggera che la inserisce di diritto nel (piccolissimo) novero delle birre artigianali italiane low-alcohol. La ricetta prevede l’impiego di luppoli Comet e Chinook provenienti dall’azienda Italian Hops Company: il primo conferisce toni agrumati (pompelmo) e tropicali; il secondo, usato in versione wet hop, aggiunge un tocco resinoso e ulteriori layer aromatici. L’intensità del luppolo è bilanciata dalla trama maltata, leggermente biscottata.
A inizio ottobre War ha invece annunciato Smash (6,5%), una luppolata prodotta con un solo malto e un solo luppolo. Birre così prodotte sono definite Smash IPA e nel caso del produttore lombardo la scelta è ricaduta sull’Extra Pale della malteria inglese Paul Malts e sul Nelson Sauvin di Freestyle Hops, utilizzato nei formati T90, Cryo e SubZero HopKief (estratto liquido per dry hopping). Inoltre la fermentazione è a carico del lievito Pomona di Lallemand, un nuovo ceppo ibrido studiato appositivamente per IPA. Interagisce con il luppolo tramite processi di biotrasformazione, crea birre con un corpo morbido, torbide, e con forti note fruttate.
50&50
Complice la ricorrenza del suo decimo anno di attività, il birrificio 50&50 (sito web) continua a sfornare novità con una frequenza invidiabile. All’elenco delle collaborazione del 2024 si è aggiunta di recente la Mosaic3 (6,5%), una West Coast IPA brassata insieme al birrificio Bondai (sito web) e caratterizzata dall’uso esclusivo del luppolo Mosaic, impiegato in tre diversi formati. Più recenti sono poi la McBlack (8%), una Scotch Ale piuttosto tradizionale nella ricetta, e la Hugo Stiglitz (6%), una Festbier lanciata appositamente per l’Oktoberfest 2024.
Bellazzi
Chiudiamo con altre due new entry provenienti dal birrificio Bellazzi (sito web). La prima è la Ol’ Prickly Bastard (6,9%), una Old Ale aromatizzata con l’aggiunta di fichi d’India, che evolve radicalmente durante la bevuta: l’ingresso è maltato e avvolgente, nel finale invece emergono i fichi d’India con la loro freschezza. La seconda birra inedita è invece la So Wet, So Bitter (4,3%), una classica Bitter brassata esclusivamente con luppolo fresco del raccolto di quest’anno, proveniente anche in questo caso da Italian Hops Company. Quando sarà possibile assaggiare le due piccine? La Ol’ Prickly Bastard sarà presentata sabato 12 ottobre in occasione dell’evento 8 anni della Cicogna, mentre la So Wet, So Bitter sarà disponibile in anteprima giovedì 17 ottobre.