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Amiata al Mondial de la Bière: giorno 3

Si conclude con il post di oggi il diario del Mondial de la Bière offertoci da Claudio e Gennaro Cerullo del birrificio Amiata. Dopo un sabato trionfante per i colori azzurri, con la Chocarrubica eletta miglior birra della manifestazione, la domenica serve per consolidare le nuove conoscenze e per stilare un bilancio dell’evento. Ne approfitto per ringraziare Claudio e Gennaro, che hanno avuto questa bellissima idea: per noi consumatori è sempre interessante scoprire come viene vissuto un festival da chi si trova dall’altra parte del bancone. Grazie al loro contributo, Cronache di Birra è riuscita a coprire il Mondial in maniera eccezionale, credo come nessun altro sito di birra. Lascio spazio a quest’ultimo resoconto.

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Per i birrai la domenica al Mondiale è la giornata dei saluti. Con qualcuno si era già in amicizia ed è stato bello ritrovarsi, con altri si è fatta amicizia assaggiando l’uno le birre dell’altro, discutendo delle problematiche spesso comuni a 100 come a 10.000 Km. Nuove amicizie cementate durante le cene o le nottate beverine nei bei locali di Strasburgo, città giovanile ed affascinante. Birrai canadesi, americani, brasiliani, francesi e italiani a parlare di trucchi, birre, problemi attuali ed opportunità futuribili. E’ questo uno dei punti forti del Mondiale, questo scambio che è assolutamente benefico, specie per movimenti più giovani come il nostro. Infatti il bello è che ci sono diversi birrai carichi di esperienza e prodighi di consigli. Oltre a ciò molto bello è il contatto con realtà che supportano la birra o i birrifici, che non sono birrai, ma che posseggono notevoli competenze tecniche ed esperienza e con i quali è costruttivo confrontarsi.

Dal punto di vista della cronaca, sempre affollatissimo il padiglione italiano. La gara per le etichette, votate dal pubblico, ha premiato la francese Levrette (Brasserie de Bretagne). Molto apprezzati i balletti e le musiche stile hawaiiano offerte dall’organizzazione. Tra le birre assaggiate, direi molto interessanti le Bretoni. La nostra impressione suffragata anche da alcuni birrai belgi e distributori francesi è quella di una manifestazione in crescita per qualità non solo dei partecipanti, ma soprattutto anche del pubblico. Molti appassionati, molti raters, molti tecnici. Una bella vetrina per la comunità brassicola internazionale. Alla fine perciò tutti contenti!

Un doveroso ringraziamento a Nancy Rossi, incommensurabile come sempre, non solo con i birrai presenti, ma soprattutto con gli assenti. Trincerata dietro le bottiglie di Karma, Borgo, Lambrate ed Olmaia, ha promosso incessantemente queste birre con grande professionalità e simpatia, senza momenti di appannamento. Altro personale ringraziamento a Fabio Iezzi, homebrewer di Silvi, che nei 3 giorni mi ha fatto da talent scout sulle birre presenti. Da Strasburgo passo e chiudo.

Andrea Turco
Andrea Turco
Fondatore e curatore di Cronache di Birra, è giudice in concorsi nazionali e internazionali, docente e consulente di settore. È organizzatore della Italy Beer Week, fondatore della piattaforma Formazione Birra e tra i creatori del festival Fermentazioni. Nel tempo libero beve.

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2 Commenti

  1. Devo dire che quella di Strasburgo si è rivelata davvero una bella esperienza, ricca di piacevoli incontri e splendide bevute…! La città, gioiello del gotico nord-europeo, ha accolto a braccia aperte migliaia di curiosi, appassionati ed esperti del settore. Notevole, dal punto di vista qualitativo, è stato il contributo brassicolo dei microbirrifici francesi, in particolar modo alsaziani, provenzali e bretoni. Birre molto pulite, abboccate e sapientemente luppolate. Una felice scoperta.
    A seguito di ciò colgo l’occasione per fare i più sentiti complimenti al birrificio Grado Plato per la medaglia di platino conquistata con la Chocarrubica, birra elegante ed originale, e per ringraziare di cuore Claudio e Gennaro del Birrificio Amiata, per la pazienza dimostratami e per la prodigalità con cui hanno dispensato pareri e consigli in materia homebrewing!

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