Approfittando del miglioramento della situazione Covid e del conseguente rilassamento delle restrizioni, sono finalmente tornato a fare ciò che amo maggiormente: esplorare gli angoli birrari più nascosti dello straordinario paese in cui risiedo, il Belgio. La scelta è caduta sulle Ardenne, in particolare sulla zona della Bassa Ourthe, fra i fiumi Ourthe e Aisne. Il contesto naturalistico è molto affascinante e si tratta probabilmente di uno dei luoghi più spettacolari dal punto di vista paesaggistico e escursionistico dell’intera nazione.
La mia prima tappa è stata la rinomata Brasserie Fantome, una destinazione che avevo messo da tempo nel mirino. Situata nel villaggio di Soy, la Brasserie Fantome è nata nel 1988 per opera del birraio Dany Prignon. Il nome deriva dalla leggenda relativa alla Contessa Berthe di La Roche-en-Ardenne, il cui fantasma si dice compaia ancora fra le rovine del castello. Esteticamente il birrificio si presenta come una vecchia casa colonica in pietra, dall’aria decisamente decadente come dimostra l’insegna intatta solo a metà – si può leggere fino a “Brasserie Artisa…”. In compenso l’interno è molto fascinoso e vi trovano spazio una saletta per le degustazioni, una polverosa stanza di stoccaggio, una piccolo ambiente dedicato alla produzione e una bella terrazza con giardino.
Il birrificio è specializzato nella tipologia delle Saison, spesso realizzate con il ricorso a erbe, spezie o frutta in base alla stagione corrente. Il birraio non è facile da reperire in loco, ma il numero di cellulare scritto sulla porta è di grande aiuto. Dany si è dimostrato molto gentile e disponibile e mi ha offerto un veloce assaggio della birra “di bandiera” (la Fantome Saison), prima di presentarmi gli altri prodotti disponibili al momento. La produzione non segue ritmi particolari, molte delle sue birre sono stagionali. In poche parole bisogna adattarsi a prendere ciò che offre la casa, ma il vincolo non mi dispiace: proseguo molto felicemente il mio percorso con un bel carico di Fantome Saison, Pisselit, Blanche, Printemps, Vertignasse e della novità Macaquincoing (fatta con chinino, cardamomo e succo di mela cotogna) che allieteranno la mia estate belga.
Conclusa la visita alla Brasserie Fantome mi dirigo verso il villaggio di Hotton, distante una decina di minuti di auto. Qui il “place to be” è il ristorante La Command’Rie (pagina Facebook)che serve Fantome alla spina e prepara la “Carbonnade alla Fantome”. Non essendo però ancora ora di pranzo lo trovo chiuso e quindi ripiego sull’ottimo Aux Saveurs d’Hotton (pagina Facebook), che presenta nella sua carta molte birre della zona. Opto per L’Arogante, una Blonde Ale di carattere realizzata dal birrificio omonimo situato nella vicina Roche-en-Ardenne.
Da Hotton mi sposto verso la vicina Durbuy, conosciuta anche come “la più piccola città del mondo”. Il suo centro storico presenta un dedalo di minuscole strade lastricate: in particolare la via “Daufresne de la Chevalerie” (la più antica della città) è interamente ricoperta dai ciottoli del fiume Ourthe, che attraversa la città. Qui i posti di interesse birrario da segnalare sono almeno due. La prima è la Brasserie Ardennaise (pagina Facebook), dove è possibile degustare le birre de La Durboyse (sito web), marchio locale che propone la classica trilogia belga Blonde-Brune-Tripel, brassate nel presso il birrificio Minne. Il secondo punto d’interesse è, che produce le sue birre all’interno del castello di Durbuy con il marchio Marckloff (in onore di Philippe Marckoff, fondatore del primo birrificio di Durbuy nel 1560). Le produzioni della casa sono Blonde, Ambrée e Sorachi Ace.
Dopo la piacevole sosta a Durbuy mi dirigo a Marche-en-Famenne, comune di riferimento della zona. Qui si trova uno dei birrifici più interessanti della “new generation” belga: la Brasserie Atrium (sito web). Ho avuto modo di scoprire le loro birre tramite i miei ordini a domicilio da vari beershop di Bruxelles nel corso del lockdown 2020. Il birrificio è situato in pieno centro a Marche-en-Famenne ed è stato aperto nel 2019 dalla coppia di birrai Valéry De Breucker e Paula Yunes. Oltre alle classiche birre di core range (Saison, Blanche, varie tipologie di IPA), hanno sviluppato una curiosa specializzazione in Coffee Stout (con caffè brasiliano, colombiano, indonesiano). Fra le birre che reputo più interessanti segnalo la Saison, la Onyx Amburana (Imperial Stout maturata in botti di legno Amburana) e la Carya (Brown Ale con noci pecan).
Così si conclude il mio viaggio nella Bassa Ourthe. Rientro a Bruxelles felice di aver riassaporato il gusto della scoperta birraria e con tanti prodotti per riempire la mia cantina. À la prochaine!
Niccolò, nel caso non la conoscessi, ti consiglio di inserire nel tuo prossimo ordine l’ottima Ardenne Stout di Minne, davvero imperdibile.
Concordo. Molto buona. Ho in programma di andarci presto alla Brasserie Minne